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Villa Cattani Stuart

Oggi hotel di lusso, la villa risale ad un periodo compreso tra il 1630 e il 1680 e viene voluta, progettata e portata a termine rispettivamente da Giacomo, Giuliano e Carlo Giuseppe Cattani. Mercanti provenienti da Stazzona, centro nei pressi del Lago di Como, i Cattani vogliono una residenza che dia lustro al loro nome, ospiti i coloni che coltivano i 10 ettari di terreno sulle verdi colline di Trebbiantico e abbia funzione di casino di giochi e caccia. La casa svolge egregiamente il suo compito e la famiglia diventa protagonista della vita sociale ed economica di Pesaro. Proprio per questo, Alemanno Salviati - legato pontificio di Pesaro e Urbino - la sceglie come residenza di campagna per sé e i suoi ospiti dal 1717 al 1726, periodo di massimo splendore per la dimora. Tra i personaggi decisamente importanti che fanno tappa qui, Giacomo III Stuart (come segnala la lapide in latino posta sopra l’ingresso della villa), quarto figlio di Giacomo II, re d’Inghilterra cattolico esiliato dal protestante Guglielmo d’Orange. Dopo la morte nel 1802 di Marianna Cattani, ultima erede del casato andata in sposa al marchese Giovanni Paolucci, la villa passa ad altri proprietari fino a quelli attuali: la famiglia Tomassini-Guidi. Al sontuoso edificio, completamente isolato e nascosto nel verde, si arriva attraverso un parco alberato. Eccellenza di questo luogo sono i tre magnifici giardini all’italiana ricchi di fontane, vasche, tempietti e statue di pietra; da qui la vista corre verso la valle sottostante e il mare Adriatico. All’interno si possono ammirare affreschi di Niccolò Berrettoni, allievo di Cantarini e Maratta.

via Trebbiantico 67
proprietà e gestione
famiglia Tomassini-Guidi
modalità d’ingresso visitabile su richiesta contattando i proprietari
accesso disabili solo ai giardini
tel 0721 55782 www.villacattani.it

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