DELIBERE
In apertura la consigliera Serena Boresta ha chiesto la parola «per una mozione d’ordine. Non avevamo contezza dell’ordine del giorno presentato con urgenza dalla maggioranza sul tema. In rappresentanza e a nome di tutti i gruppi consiliari d’opposizione, ci tenevamo a esprimere la nostra ferma e assoluta condanna a qualsiasi forma di antisemitismo e la nostra incondizionata solidarietà e vicinanza alla senatrice a vita Liliana Segre, vittima di insulti irrepetibili e vergognosi sulle pagine social del Comune di Pesaro. Ci tenevamo a dire che sono condotte vili, che vanno severamente punite e che sono estranee al nostro sentire».
Approvata all'unanimità la prima delibera al voto del Consiglio comunale di oggi, relativa all’“Ammodernamento del cantiere navale Rossini di Pesaro riguardante “la nuova costruzione, per demolizione e ricostruzione con incremento delle volumetrie esistenti” di un edificio destinato ad “Attività di supporto alla cantieristica” illustrata dall'assessore all'Urbanistica Andrea Nobili che ha detto: «È una delibera facile dal punto di vista tecnico, ma molto importante per quanto riguarda l’opportunità imprenditoriale. L’azienda continua ad investire e, in base all'esperienza che ha maturato durante questi anni di svolgimento dell'attività di refitting sul primo stralcio, ha evidenziato la necessità di una modifica al progetto in variante Suap per ottimizzare e migliorare gli spazi legati alle attività che andrà a svolgere. Si riduce lo spazio d’ingombro a terra per facilitare e aumentare quelli per la movimentazione delle barche e yacht portati in cantiere. Aumentano anche quelli destinati a magazzino e a servizi proprio per implementare e migliorare l’attività del cantiere stesso».
Gli interventi:
Bartolomei: «Fratelli d'Italia da subito ha percepito il grande valore aggiunto che avrebbe apportato sul territorio il cantiere». E poi, «Va segnalato che l’Amministrazione non si è dimostrata all’altezza della situazione, non avendo effettuato investimenti o realizzato i servizi e le strutture di collegamento fra gli spazi urbani e la realtà portuale. La variante va nella giusta direzione, consolida lo sviluppo avviato con cantiere e realizza le ulteriori potenzialità».
Pagnoni Di Dario: «La richiesta d’investimento arriva da un’azienda leader del settore, importante per la città e per lo sviluppo della cantieristica navale». Il consigliere ha aggiunto: «Non c’è aumento delle volumetrie; e l’incremento delle altezze non impatta sulle strutture adiacenti».
Il sindaco Biancani: «A distanza di anni, possiamo dire che le attività che l’azienda svolge in tutta la zona sono di grande eccellenza e siamo orgogliosi del loro lavoro che genera un indotto economico e sociale, con persone che vengono appositamente nella nostra città. Non è scontato che degli imprenditori organizzino attività non solo legate al lavoro, ma anche allo svago dei cittadini, esattamente come avviene al Cantiere Rossini». Il sindaco ha poi fatto il punto sulla situazione dragaggio, Piano regolatore e cassa di colmata, proprio nella zona del Porto: «Ci confrontiamo frequentemente con l’Autorità portuale e, come sindaco, ho voluto fare il punto su diversi temi». Il Piano regolatore del Porto «oggi non deve essere più approvato insieme a quello degli altri Comuni, questo ci permette di velocizzare i tempi sulla pianificazione, mettendoci sempre a disposizione dell’Autorità portuale, nel bene delle attività di quella zona. Sulla cassa di colmata e il dragaggio, invece, dovremmo fare ulteriori incontri, sollecitando azioni concrete all’Autorità». Infine, il sindaco ha parlato anche dei posti barca previsti (circa venti): «Siamo a maggio e ancora non è uscito il bando per circa 2/3 lotti. Sono in ritardo ma puntiamo ad avere risposte celeri».
Malandrino: «Fratelli d’Italia è sempre stato consapevole che le attività che danno valore aggiunto alla città vanno aiutate in tutti i modi». «Ci è stato detto che votiamo sempre a favore delle delibere di aiuto ai privati e in modo contrario su quelle rivolte al pubblico. Rimando al mittente questo pensiero: cerchiamo di fare politica ma anche il bene della città cercando di analizzare le proposte in maniera obiettiva».
L’emiciclo ha poi aperto il dibattito sulle delibere legate al Bilancio presentate dall’assessore Riccardo Pozzi.
La prima (che ha ottenuto 20 voti favorevoli, 9 contrari) è stata quella relativa all’“Approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2024”. Nel presentare i numeri del Bilancio consuntivo del Comune, l’assessore Pozzi ha detto: «Avrei potuto iniziare da una favola. Farò invece un racconto di alcuni numeri e del valore politico e amministrativo che questi hanno per il Comune». Per Pozzi, «È un bilancio che conforta. Perché migliora su tutti i fronti. Lo fa sotto il profilo del risultato d’amministrazione (+1,6milioni rispetto al 2023) che raggiunge un risultato di 66milioni complessivi. Aumenta di 100mila euro l’avanzo nella parte “libera”: era di 2,6milioni nel 2023; è di 2,7milioni nel 2024. Sulla parte corrente, il consuntivo raggiunge i 122milioni di euro per la prima volta in città (con un aumentare di quasi +3,5milioni sullo scorso anno). L’assessore parla di un «Equilibrio complessivo positivo di 3miln di euro dove calano i debiti, collegati a un aumento di patrimonio che cresce toccando quota 420milioni (+6,3milioni rispetto ai circa 414milioni del 2023) grazie alla grande capacità di Amministrazione comunale di intercettare finanziamenti Pnrr. Cresce su quello che è la parte improduttiva del bilancio, la stessa che ci permette di parlare di un risultato economico in perdita con orgoglio, perché ci permette di sottolineare il tratto distintivo che caratterizza la nostra città: l'attenzione per i più fragili. Ancora una volta gli investimenti sulle politiche sociali pesano circa 1/3 del bilancio». I debiti si riducono anche per un altro fattore, spiega Pozzi: «Per la migliorata capacità dell’Amministrazione di far fronte in minor tempo ai pagamenti rispetto a quelli previsti dalla legge».
Pozzi ha fatto anche cenno, «all’aumento della parte corrente che dipende anche dalle scelte di annettere il Municipio di Monteciccardo che l’Amministrazione ha portato avanti con impegno con una serie di investimenti: parchi pubblici, le mura, l’apertura del circolo, la nuova scuola».
«Potrebbero essere dei numeri confortanti se stessimo parlando di un anno qualunque, ma il 2024 è stato un anno straordinario per almeno 3 ragioni». Pozzi le elenca, a partire dalla prima: «È stato l’anno della Capitale della cultura; 12 mesi in cui si sono aumentati gli investimenti in cultura e turismo in maniera incredibile portando il numero di eventi sopra ai 1000, portando il Pil della cultura dall’8 al 15% e facendo così aumentare del +110% gli ingressi dei musei. Numeri record che fanno riflettere rispetto alla scelta corretta e coraggiosa fatta qualche anno fa e che non deve finire. Abbiamo altre sfide rispetto alla capacità di portare a Pesaro iniziative culturali e turistiche di rilievo nazionale e oltre. Sfide che dovranno vederci in prima linea, come per la candidatura a Capitale europea della cultura». Quello passato è stato un anno straordinario anche per un secondo motivo: «I residui calano nonostante la grande quantità di investimenti Pnrr ottenuti da città - spiega Pozzi -. Abbiamo oltre 17,2 milioni di Pnrr di edilizia scolastica (su asili, scuole, mense e asili) che portano con sé un grande valore sociale e di tutela del territorio più periferico. Nel bilancio 2024 (e per la gran parte in corso nel 2025) ci sono 7,9milioni di euro per gli interventi sullo Sport» ha aggiunto Pozzi prima di citare le opere legate all’abitare, «13milioni di investimenti che ci spostano su un altro tema di grande rilevanza, quello di ambito sociale che conta anche gli interventi del Pnrr dedicato, pari a ulteriore 1,3milioni di lavori». Per poi passare alla cultura, che comprende «le risorse per l’efficientamento nei teatri e, tra gli altri, quelli sui palazzi San Domenico, Almerici e Mazzolari Mosca; i 3 più grandi interventi di rigenerazione urbana sui contenitori culturali in cui amministrazione comunale sta portando avanti sfide inimmaginabili. Sono grandi sfide che hanno un impatto sul bilancio 2024 e nel 2025».
L’ultimo dei tre aspetti della straordinarietà del 2024 è quello del cambio di Amministrazione, «Una nuova sindacatura che ha portato con sé una continuità su alcuni aspetti e un cambio di passo su altri. Come per le manutenzioni, che avranno una centralità al pari dell’obiettivo di portare avanti le sfide per finirei cantieri Pnrr citati, riempirli e aprirli alla città». Pozzi ha concluso dicendo che quello chiuso è «un Bilancio che ci lascia fieri, soddisfatti, orgogliosi. Grazie agli uffici, che hanno svolto un lavoro che ci consente di portare un rendiconto con valori solidi, un bilancio sano e un avanzo di amministrazione che ci fa stare tranquilli di 2,7milioni per la parte corrente e un avanzo importante nella parte investimenti di 3,1milioni».
Gli interventi:
Redaelli: «Questo rendiconto di bilancio apre diversi interrogativi. Il primo campanello d’allarme che vogliamo sottolineare è quello che riguarda le difficoltà della spesa corrente che, già nel 2024, si riscontrano in modo certo. Nonostante sia aumentata da delle voci che portano liquidità aggiunta (Pesaro 2024, la fusione con Monteciccardo o la CTE), la spinta non è sufficiente a mantenerne una stabilità. È stato necessario l’impiego di oneri di urbanizzazione per coprire le spese. È un campanello d’allarme: sono da impiegare, nella loro funzione primaria, per la parte degli investimenti». Il consigliere Redaelli ha poi riportato all’aula i tagli precedentemente annunciati dal sindaco Biancani: «Non ve ne è alcuno certificabile, se non quello relativo alla formazione del personale. Anche il tema del Pnrr e dei cantieri solleva grossi interrogativi: i costi aumentano e i tempi si allungano ed è nostro compito segnalare questi campanelli di allarme in modo propositivo. L'altro grande punto è riferito a Capitale italiana della cultura: sono stati certificati i grandi contributi che la Regione Marche ha investito sull’iniziativa ma si rivela il grosso limite di trasparenza di informazioni rispetto al Consiglio comunale, di tutto quello che è stato Pesaro 2024. Nessun consigliere può dire di conoscere nel dettaglio le spese effettuate perché la Fondazione Pescheria non ha fornito alcuna documentazione e rendicontazione». Il consigliere Redaelli ha poi invitato il presidente Belloni ad attivarsi sulla presentazione della rendicontazione. «Ma cosa resterà di Capitale della cultura? - si chiede il consigliere – Abbiamo visto un lungo elenco di eventi ma di strutturale cosa rimarrà? Su questo si potrebbe discutere molto, soprattutto sui ruoli delle grandi strutture, tra cui Rocca Costanza e i Mosaici. Quello che rimane è la Biosfera che ci costerà 60mila euro l’anno».
Rocchi: «Il 2024 è stato un anno molto importante per il nostro Comune, che continua ad avere un bilancio sano, giusto, gestito in maniera oculata, grazie ad un’attenta amministrazione che è riuscita a garantire quei servizi che ci hanno sempre garantito, quindi le politiche educative, sociali, culturali, manutenzioni. I risultati del 2024 sono pregevoli, l’esercizio si è concluso con un avanzo di oltre 66milioni, con quote svincolate pari a oltre 2milioni. Gli investimenti fatti, grazie anche ai bandi PNRR, rappresentano un valore aggiunto importantissimo per la nostra città. I residui attivi calano, segno di un buon andamento. Un rendiconto che sancisce la solidità finanziaria, è positivo e ben fatto, grazie ad una buona e accurata gestione delle risorse».
Marchionni: «Vorrei fare un’analisi sullo stato e sulle condizioni di salute della nostra più grande partecipata: Marche Multiservizi. Il bilancio di MMS approvato pochi giorni fa fotografa una situazione per cui ci sono degli utili in forte crescita e questo dato non è mai stato sfruttato a pieno dal Comune di Pesaro. Abbiamo una partecipazione molto importante in questa azienda che genera grandi risorse. Però va analizzato l’utilizzo degli utili derivanti da MMS, come potrebbero essere utilizzati per far fronte ad esigenze strategiche per la nostra città? Anziché capire cosa farne in modo lungimirante, l’Amministrazione ha deciso di incamerare gli utili come liquidità ordinaria destinandoli alla spesa corrente, per finanziare che cosa? Feste ed eventi. Un grave errore, visto il momento di difficoltà collettivo. Sarebbe stato più intelligente pensare a soluzioni con un impatto diretto sulle condizioni dei cittadini e imprese del territorio».
Dominici: «Oggi mi trovo a dire, con grande soddisfazione, che gli impegni presi non sono stati solo parole, ma fatti concreti. Per quello che riguarda i servizi educativi stiamo affrontando tutte le sfide impattanti sul bilancio in maniera diligente e il grande impegno sull’edilizia scolastica dimostra risultati straordinari, frutto di una pianificazione seria e concisa. Le tariffe degli educativi del 2024 per le famiglie sono state confermate senza aumenti, stessa cosa per i fondi dei centri estivi convenzionati e anche il servizio per gli educatori per la disabilità. Altra vittoria riguarda il prolungamento dell’orario dei centri estivi; l’attivazione del servizio primavera per la fascia 2-3 anni anche d’estate; l’aumento dei posti nei nidi, che già dal prossimo settembre vedranno un aumento di 48 nelle strutture comunali, fino ad un raddoppio nel 2027. Abbiamo lavorato, pianificato e investito. Votare contro sarebbe come fare un torto alle famiglie e ai bambini, questi sono i risultati di una linea chiara, concreta, sostenibile e inclusiva. Un modello non improvvisato ma virtuoso».
Fabbri: «Un grazie al sindaco che ha dimostrato di avere una grande visione, meno soddisfatta sono di altri assessori ma ringrazio comunque l’amministrazione per l’operazione che ha seguito il bilancio, fatta nel migliore dei modi».
Dallasta: «Non voglio entrare nello specifico delle voci di bilancio ma credo che il minimo che un’amministrazione possa fare, sia garantire l’ordinaria manutenzione. I marciapiedi e il verde hanno perso il controllo, le strade sono un colabrodo e i fondi messi per la loro riqualificazione non basteranno per garantire una buona asfaltatura. Non era mai successo che Pesaro fosse tenuta così male come nell’ultimo anno».
Pagnoni Di Dario: «Contesto tutto ciò che ha appena detto Dallasta. Siamo qui per celebrare un traguardo importante. Il bilancio che presentiamo è il risultato di un anno intenso e di scelte corrette e coraggiose, di una visione chiara per il futuro del Comune. Dimostra che il nostro ente è solido, che impegno e responsabilità stanno dando i propri frutti. Stiamo riducendo le spese aggiuntive, attraverso una politica più rigorosa e che vede in prima linea forti investimenti e che nei prossimi anni dimostreranno una crescita economica sostenibile».
Marinucci: «All’assessore Pozzi dico: lei è sempre ottimista. Capisco che ognuno porti acqua al suo mulino, ma a volte è bene essere realisti».
Gambini: «Una riflessione va fatta sulle scelte politiche ma deve partire dalla delibera in discussione: quella del rendiconto. Quest'ultimo evidenzia che c’è un sostanziale allineamento con il bilancio di previsione, ed è questa la valutazione positiva. Gli stessi revisori, seppur suggeriscano attenzione su alcuni punti, certificano la bontà del rendiconto e dell’esercizio. L'opposizione, in gran parte è andata fuori tema non trovando appigli su cui aggrapparsi per portare avanti il dibattito politico. Questo sottolinea il buon lavoro di questa amministrazione. La difficoltà sulla spesa corrente di cui parla il collega Redaelli è molto antica perché questo Comune fa delle scelte sane che comprendono il grosso della spesa corrente riferita al mondo sociale e educativo. La scelta fondamentale di questo ente è produrre utilità sociale, questo ci fa capire che stiamo andando nella direzione giusta».
Dichiarazioni di voto:
Tommasoli: «Da oltre 23 anni il Comune non ricorre alle anticipazioni di cassa: significa che l’Amministrazione è stata attenta e ha fatto il suo dovere». «Il Pnrr comporta esborsi anticipati; il Comune – e vale per tutta la mole di bandi vinti - deve anticipare le somme a questi relativi, somme che rientrano solo dopo aver fornito la documentazione e dopo i controlli del ministero. Immaginate che peso ha questo sul bilancio».
Andreolli: «Voterò no. Al di là del giudizio sulle azioni politiche sottese da questi numeri, l’azione sulla spesa corrente va fatta in modo significativo. Non possiamo vivere con un bilancio in pareggio, sano, su due operazioni straordinarie. È sbagliato perché si andrà a concludere e quelle cifre, legate ai dividenti di MMS, debbano tradursi in investimenti».
Cioppi: «Il nostro gruppo è favorevole e con il mio intervento voglio sottolineare la grande capacità della squadra del Comune di Pesaro che è riuscita non solo a raggiungere gli equilibri previsti, ma ha creato un avanzo che sarà utile allo sviluppo e al miglioramento della nostra città nei prossimi mesi».
Redaelli: «Voto contrario. Non condividiamo la linea, ma abbiamo voluto dare un contributo fatto di interrogativi e spunti per migliorare. Il rendiconto evidenzia la difficoltà della spesa corrente, attestata dal fatto che sono stati utilizzati oneri di urbanizzazione in fretta e furia per fare asfalti in campagna elettorale. Il tema della Pescheria è da rendiconto».
Marinucci :«Quello che critichiamo come gruppo è il modo in cui vengono impegnate queste risorse, ci sono delle priorità e queste non sono la Biosfera. I veri conti saranno da fare nel 2026, quando l’effetto di Capitale della cultura sarà andato scemando».
Marchionni: «Sono fiera di essere contro questo rendiconto. Non sono d’accordo sul fatto che oggi non ci stiate rendicontando i costi di Pesaro 2024, soprattutto non ci state dicendo le risorse incamerate da altri enti privati e che cosa hanno determinato quelle risorse. Non sono d’accordo anche sul fatto che gli utili di MMS non vengano utilizzati per fare investimenti. Chi ci rappresenta nel cda di MMS è in grado di fare interesse pubblico?».
Manenti: «Credo che questo rendiconto sia “speciale”, non possiamo disconoscere il fatto che il 2024 rendiconta delle attività straordinarie riconosciute a livello nazionale e internazionale per la nostra città. Noi siamo rappresentati all’interno della Fondazione da alcuni nostri esponenti, i quasi 1000 eventi sono stati oggetto di stampa e valutazione, questo per noi è fondamentale e diamo un plauso a chi ha gestito i lavori. Inoltre, l’aspetto della sostenibilità economica è in linea con il buon governo che la nostra città porta avanti da anni. Per questi motivi il voto del Partito Democratico è ampiamente favorevole».
Lugli: «M5S favorevole. Fatico a capire come si possano contestare i dati dell’anno 2024, quando Pesaro è stata degna dei migliori palcoscenici. Siamo sulla strada giusta».
Fabbri: «Fino adesso abbiamo dato un’attenzione speciale e particolare ad eventi che hanno al centro la sensibilità verso l’ambiente Augurandoci di proseguire verso questa direzione, il gruppo AVS vota positivo».
Il sindaco Biancani: «Quest’anno nel rendiconto ci sono circa 2,7milioni di spesa corrente, pur partendo da meno 3,8 milioni di euro per il 2025, di cui 500mila euro di utili in meno riferiti a Mms (da 2,2milioni a 1,7milioni); 3,3milioni sono, invece, riferiti all’aumento delle spese e ai tagli. Quindi, l’Amministrazione comunale continuerà con l’operazione di razionalizzazione e riduzione di spesa corrente che ha già messo in atto da diversi mesi». Sul tema delle politiche educative: «In questo primo anno, in prospettiva, abbiamo una riduzione di spesa abbinata ad un aumento della disponibilità dei posti, un’operazione riuscita grazie alla realizzazione di un nuovo modello, studiato e sviluppato in modo serio e concreto. Il tema si pone anche per gli asili estivi che quest’anno sono stati coperti ma per l’anno prossimo abbiamo bisogno di nuove soluzioni, riducendo contemporaneamente la spesa corrente e garantendo i posti per i bambini delle famiglie pesaresi. Per quanto riguarda il personale, stiamo facendo decine e decine di colloqui per razionalizzare e ottimizzare i diversi ruoli già presenti in Comune. Abbiamo ridotto le auto di servizio passando da 50 a 22, con una diversa organizzazione da parte dei servizi; le politiche culturali rimangono una priorità, seppur razionalizzando le spese; stiamo rivedendo tutti i contratti, dai tributi alla gestione dell’Auditorium, passando alle bollette degli impianti e ai rapporti con le partecipate. Si può fare sempre meglio ma stiamo portando avanti tutta una logica volta a razionalizzare e risparmiare, dove possibile».
La seconda e terza delibera illustrate anch’esse dall’assessore al Bilancio, sono state quelle sulla “Variazione al DUP, Documento Unico di Programmazione 2025-2027" e “Variazione al Bilancio di previsione finanziario 2025-2027" (e “Applicazione quote vincolate dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2024”). La prima proposta è passata al voto dell’assise con 20 consiglieri favorevoli (9 i contrari); la seconda con 20 consiglieri favorevoli (9 contrari). «Sono due delibere che per alcuni aspetti si intrecciano» ha precisato Pozzi che ha poi iniziato a illustrare quella del DUP, «il documento che tiene insieme l'azione strategico-operativa del Comune con una visione rivolta al futuro. Nel portare questa modifica, l’Amministrazione ha cercato di tenere insieme le esigenze arrivate dai diversi servizi mantenendo lo sguardo d’insieme, distintivo del documento in cui andiamo a inserire un elemento legato al PUG». Si tratta del co-finanziamento di 150mila euro per «il percorso già avviato che ci consentirà di portare avanti una prima fase di studio del Piano Urbanistico Generale». Dentro la Variazione al Dup, «Ci sono alcune voci legate all’inserimento di risorse legate al Fondo povertà: permetteranno l’ampliamento della platea a cui saranno destinate le risorse per far fronte a condizioni di disagio. Ci sono anche aspetti prettamente tecnici, come quello relativo al rientro della Polizia locale tra le funzioni del Comune». Figura anche la «parte intrecciata a quella dell’attività di razionalizzazione; riguarderanno anche le funzioni della società partecipate, come quelle di Aspes per l’attività di riscossione e per la parte di gestione degli impianti sportivi». Nel Dup è stata inserita anche una tematica relativa alle politiche giovanili: «Nei prossimi mesi pubblicheremo una gara che consentirà al soggetto economico la gestione da qui ai prossimi 2 anni dei centri di aggregazione». C’è inoltre «l’aspetto della tesoreria, affidata dal Comune a un istituto da 5 anni; nel 2025 avvieremo le procedure per la nuova gara di affidamento».
Pozzi ha poi evidenziato due aspetti più politici «contenuti nel Piano triennale delle opere pubbliche del Dup che prevede ulteriori esigenze per intervenire sulle strade. Con la variazione avremo 1,2milioni di euro per farlo, sappiamo non sono sufficienti per intervenire su tutte quelle della città. Non abbiamo però avuto la fortuna di usufruire del contributo regionale di 2milioni di euro come successo ad Ancona che ha ospitato lo Stato Generale della Salute (che si è già svolto, le asfaltature no). Non abbiamo avute ulteriori occasioni come successo ad altri enti. Per cui il Comune ha dovuto trovare nella parte degli investimenti del Bilancio, 1,2 milioni di risorse per dare una risposta sulle strade».
In merito alle priorità indicate dai Quartieri, «Si sta concludendo la fase che prevede, per la prima volta, il Comune di Pesaro protagonista di un accordo quadro per intervenire in maniera celere sugli asfalti nei lotti individuati dall’assessora Mila Della Dora. Individueremo diverse ditte che avranno l’onere di intervenire subito per asfaltare le strade di volta in volta indicate dall’Amministrazione». Tra queste, strada Dell’Angelo Custode, «interessata dalla frana a seguito dell’alluvione». Si integrano nel Piano triennale altre voci, «come quella per la straordinaria manutenzione dello Stadio Benelli; 300mila euro per efficientare e migliorarne l’illuminazione e adeguarla agli standard richiesti dalla Lega». Figura anche l’incremento della voce su Monteciccardo, «A Pesaro abbiamo fatto la scelta di investire sulle scuole di periferia, convinti che le stesse siano il più importante presidio di socialità che c’è. E ciò faremo sul Municipio».
Sul tema delle manutenzioni straordinarie, l’Amministrazione comunale continua a tenere il piede sull’acceleratore. Pozzi lo spiega parlando della Variazione di bilancio, «con cui facciamo due cose. Sulla parte degli investimenti, andiamo a impegnare tutte le risorse che vengono dall’avanzo del rendiconto appena approvato mentre sulla parte corrente (“intaccata” solo per i 150mila euro delle risorse del Pug) continuiamo a tenere un atteggiamento prudente. Sulla parte corrente ha aggiunto, «Siamo riusciti a metterla in sicurezza tenendo anche conto dei minori trasferimenti derivanti dagli utili di MMS con un’operazione nel Bilancio comunale che non ha previsto di intaccare l’avanzo libero, né applicare tagli o aumenti». Tornando sugli investimenti, l’assessore ha sottolineato: «I 3,1milioni di risorse sono state impegnate tenendo a mente 2 obiettivi: dare continuità agli investimenti del Pnrr e distribuire sull’intero territorio investimenti e manutenzioni». Pozzi ha ricordato le ulteriori risorse per i grandi contenitori: tra cui i 211mila euro per il recupero degli affreschi di Palazzo Almerici; il finanziamento di altri lavori sul San Domenico che consentiranno di terminare la realizzazione del chiostro e realizzare l’ascensore nella parte di via Giordano Bruno; l’intervento da 300mila euro per la riqualificazione di Galleria Roma, un luogo scuro, tetro e in parte degradato». Poi gli investimenti e le manutenzioni “spalmate” sulla città, che daranno una risposta distribuita territorialmente alle domande raccolte in questi mesi: «A Borgo Santa Maria andranno 30mila euro per l’accessibilità pedonale legata al ponticello che sta realizzando la Provincia; a Villa Ceccolini, interverremo sul campetto; in via Frescobaldi a Villa San Martino daremo altri spazi di socialità nella nuova sede del Quartiere; avremo 20mila euro per il progetto esecutivo del sottopasso pedonale vicino al nuovo impianto sportivo di Villa Fastiggi».
Gli interventi:
Redaelli: «Questa amministrazione continua a sbandierare una distanza, che non esiste, dalla Regione, se non politica. Entrambi i documenti presentano cifre che per grande parte sono messe a disposizione da Stato e Regione. Alcune obbligatorie, altre per volontà». E ancora: «Non sono soddisfatto dalla scelta della spesa corrente, perché in questi mesi ho sentito tante promesse fatte in seguito ad allarmismi. Manca l’ampliamento del Fondo anticrisi, di cui abbiamo bisogno. Sulla parte degli investimenti si vede un continuo drenaggio di risorse su tema cantieri e PNRR, e manifestiamo alcuni campanelli d’allarme su costi e tempistiche che si allungano. Vediamo voci che riguardano manutenzioni, speriamo non siano sprechi e pezze non risolutive, esempio lo Stadio che merita soluzioni vere. Galleria Roma la chiediamo da tempo, speriamo non si concluda con un nulla di fatto. Una variazione che non ci soddisfa perché rende evidente la necessità di impiegare i residui solo per garantire la manutenzione di base. E ancora la gestione del verde, le scuole, le risorse delle partecipate».
Rocchi: «Variazione frutto dell’applicazione delle quote vincolate dell’avanzo di amministrazione al 31/12/2024, applicate in conseguenza alle richieste formulate dai responsabili dei servizi ed unità operative per il conseguimento degli obiettivi e per lo svolgimento delle attività programmate da questa amministrazione. Le spese correnti, per un totale di 1.76mila euro, verranno finanziate con l’avanzo disponibile. Per le spese di conto capitale si adopereranno quote di avanzo di amministrazione utilizzate per le opere pubbliche, come la riqualificazione dello stadio Benelli e del San Domenico. Anche a scuole e nidi sono destinati 90mila euro di manutenzioni, a cui si aggiungono le quote accantonate o vincolate, la cui destinazione è già definita per le aree del sociale e degli educativi. Questa variazione di bilancio è sempre più nella direzione della sua sana definizione».
Fabbri: «Si prende atto che sono state riviste e rafforzate le competenze delle risorse umane, come richiesto dal programma di coalizione. Ci aspettiamo che l’impegno sia portato a termine e implementato con azioni virtuose, come fatto fino ad oggi».
Marinucci: «Ho sentito tante promesse e pochi fatti. Le criticità sono tante».
Malandrino: «Premettendo che i problemi della città sono tanti e riuscire a risolverli tutti è impossibile, vorrei comunque dire che negli interventi che si fanno sul Dup si discute il modus operandi rispetto all’utilizzo di questi fondi. Io, personalmente, non posso che dirmi contrario a questa modalità che ha bocciato oltre 40 emendamenti presentati dall’opposizione, e rispetto alla sbagliata programmazione che ritengo essere portata avanti da questa amministrazione. In merito allo stadio, ad esempio, sembra si vada avanti a “pezze”, con piccoli interventi che non vanno poi a modificare lo stadio nella sua essenza. Uno stadio che per la serie C è indegno». Poi il consigliere elenca le spese sostenute durante la scorsa legislatura: «I primi 2 milioni sono stati spesi per aggiornare il nuovo impianto di illuminazione, spogliatoi, parcheggi, tribuna prato; 250mila euro di spese accessorie; 900mila euro per il prato da gioco, bagni e panchine; 350mila euro per le nuove illuminazioni. Siamo a quasi 4milioni di euro che comunque ci danno uno stadio vetusto, senza un progetto e ridicolizzato dai tifosi di tutta Italia».
Alessandroni: «Le problematiche sulle scuole di Arzilla e Candelara sono una nostra premura. Voglio ricordare che i lavori fatti non prevedevano alcune sistemazioni, ovvero la pavimentazione, cosa che è già stata presa in carico dell’Amministrazione».
Il sindaco Biancani: «Abbiamo presentato questa variazione di Bilancio il prima possibile, per riuscire a sbloccare tutte le risorse disponibili e reinvestirle sulla manutenzione delle strade. Grazie alla chiusura dell’accordo quadro, che ci permetterà di avviare i lavori in modo immediato, senza la necessità di fare alcuna gara ogni volta che si sbloccano le risorse, sarà tutto molto più veloce. Dall’altra parte abbiamo messo in atto uno sforzo non indifferente per sbloccare le risorse destinate ai cantieri Pnrr che devono procedere e concludersi entro il 2026». Per quanto riguarda la Vis, «con la società sportiva siamo rimasti d’accordo sull’investimento di 300mila euro per le luci, che permetteranno alla squadra di partecipare al campionato». Poi, il sindaco puntualizza: «Un nuovo stadio costerebbe al Comune dai 15milioni in su, non di certo i soli 4milioni – elencati dal consigliere Malandrino -, ma stiamo comunque cercando di garantire il funzionamento e la dignità dell’impianto. La scelta politica noi l’abbiamo fatta: abbiamo mantenuto il terreno della Torraccia libero proprio pensando al futuro stadio che potrebbe sorgere, una volta trovate le risorse, in una zona vicino all’autostrada con dei parcheggi utilizzabili. Vendere quell’area, o destinarla ad altri soggetti, significherebbe non avere un terreno per un nuovo impianto, anche se ciò porterebbe al Comune un incasso non indifferente, estremamente utile all’amministrazione».
Per dichiarazione di voto sul Dup
Marchionni: «Contrari. Abbiamo scoperto due aspetti: il primo è che sta per inaugurare Pesarello, il secondo che finalmente il Comune pensa che l’Auditorium non sia completato. Mi sorgono delle domande e spero di avere risposte nei prossimi giorni».
Marinucci: «Ho saputo delle criticità di cui si parla oggi solo un mese fa mentre i consiglieri di maggioranza che fanno riferimento al mio territorio vedo che le conoscevano da tempo. Era il caso di dirle prima a tutti».
Redaelli: «Contrari perché non condividiamo gli obiettivi che vengono dati, soprattutto alle società partecipate. Copia e incolla degli anni precedenti, non aderenti ai bisogni della città».
Anniballi: «Pieno sostegno a questa importate delibera. Un dato semplice e significativo: a partire dal 2024 il nostro patrimonio cresce di oltre 6milioni di euro. Una cifra che rappresenta il frutto di tanti cantieri avviati. Ogni passo che facciamo è un segno di trasformazione della nostra città».
Il sindaco Biancani: «Gradirei che le mie risposte non venissero strumentalizzate, quindi ci tengo a precisare: l’amministrazione ora ha deciso di dare ad Aspes la gestione dell’Auditorium ma quest’ultima non si “accollerà alcun debito”, come invece hanno già provato a dire alcuni consiglieri di opposizione. La sala al secondo piano dell’Auditorium verrà attrezzata da Aspes per consentirne un utilizzo ottimale, ma la stanza è già realizzata e la struttura è pienamente utilizzabile».
Per dichiarazione di voto sulla Variazione al Bilancio
Bartolomei: «Pesaro è tra le città più colpite dalla desertificazione commerciale negli ultimi 10 anni. Voto contrario».
Malandrino: «Voto sfavorevole alla variazione. Non siamo contrari alle risorse in sé ma sulle scelte su dove, come e come programmarle».
A chiudere la parte dedicata alle proposte di delibera sono state quelle relative alla TARI (Tassa sui rifiuti). La prima “Modifica al Regolamento per la disciplina della Tassa rifiuti - TARI. Decorrenza dal 1° gennaio 2025” ha ottenuto 20 voti favorevoli e 8 contrari; la seconda “Approvazione delle tariffe per l’applicazione della Tassa sui rifiuti – TARI per l’anno 2025” ha registrato 20 voti favorevoli, 8 voti contrari.
Sulla delibera sul Regolamento è stato presentato un emendamento – poi giudicato “inammissibile” - dai consiglieri Bartolomei, Dallasta e Marinucci.
L’assessore al Bilancio Pozzi ha illustrato le proposte. «Con le delibere proponiamo al Consiglio comunale di azzerare l'aumento già previsto della TARI che indicava per il 2025, un +5,6% della tariffa sia per le utenze domestiche (i privati cittadini), sia per le non domestiche (attività economiche come bar, ristoranti, hotel, etc). Riusciamo a farlo a seguito di un percorso tecnico-politico avviato sin da quando ci siamo insediati e che ha portato l’Amministrazione a compiere 2 scelte in particolare: da una parte abbiamo aumentato i controlli, riducendo così l’evasione fiscale e aumentando la platea dei contribuenti; dall'altra proponiamo di adeguare le tariffe indicate nel Regolamento della TARI, per i soggetti che hanno la seconda casa sfitta o allocata con affitti brevi (che non risulta quindi con un residente), al pari di quella applicata dalle principali città della nostra provincia e non solo. È un’azione innovativa, che va nella direzione delle Politiche per la casa, consentirà, in maniera indiretta, di sanare le situazioni dubbie favorendo i proprietari a scegliere di immettere nel mercato degli affitti a lungo termine (vale per chi affitta a libero mercato ma anche con canone concordato, ndr) gli appartamenti presenti in città». A Pesaro sono circa 7mila le abitazioni che risultano vuote, libere, sfitte per motivazioni diverse, «Un numero che comprende le case destinate ad alloggi turistici e a locazioni temporanee, così come quelle che i proprietari hanno scelto di lasciare fuori dal mercato degli affitti, diminuendo di conseguenza le possibilità di dare risposte importanti sul tema dell'abitare che, anche nella nostra città, è molto sentito» spiega Pozzi. Gli aumenti previsti erano stati comunicati nel PEF, il Piano Economico Finanziario, votata ad aprile 2024 dal Consiglio comunale di Pesaro e degli altri comuni marchigiani. Con la stessa, il Comune recepiva gli aumenti imposti dall’Ata su indicazione di Arera che erano per il 2024 e per il 2025 del +5,6% per tutti i Comuni della provincia. «Già lo scorso anno, tramite il lavoro di accertamento contro l’evasione fiscale, eravamo riusciti a ridurre l’aumento per Pesaro al 4% - ricorda Pozzi -. Oggi siamo ancor più soddisfatti di proseguire questa strada e riuscire ad azzerare gli aumenti della TARI, tra le imposte più sgradite dai cittadini». Per Pozzi è una «risposta che diamo in termini di equità». Rivolgendosi all’opposizione, in particolare ai firmatari dell’emendamento, l’assessore ha ricordato che «c'è una modalità per far sì che sulla seconda casa sia sospesa la tassa: i proprietari devono dimostrare non sia abitata, non abbia mobilio e sia priva di allacci. In quel caso, tramite una comunicazione, viene sospeso il pagamento. È una possibilità prevista dalla legge e confermata dal nostro regolamento e a cui può far riferimento ogni cittadino ma non è la questione di cui stiamo parlando».
Gli interventi:
Redaelli: «il complessivo della Tari che il Comune deve riscuotere non può che aumentare, perché aumenta il piano economico finanziario e di conseguenza anche il Comune deve adeguarsi. L’aumento è andato su due categorie, quella relativa agli accertamenti e quella alle seconde case sfitte. Sul tema delle maggiori entrate per accertamenti sono state individuate ben 100mila mq in più, come parte su cui da oggi in poi si avrà una quota relativa alla Tari. Perché non sono stati fatti accertamenti prima? Sul tema delle seconde case, dal nostro punto di vista è un’operazione di cassa, non di equità sociale».
Cioppi: «La modifica al Regolamento TARI permette di parlare dell’“emergenza-abitativa”. A Pesaro è dovuta alla scarsità di offerta e, di conseguenza, ai prezzi elevati. I canoni delle locazioni nel territorio sono proibitivi, inaccessibili soprattutto per le giovani coppie o per chi non ha contratti a tempo indeterminato. Servirebbero interventi legislativi strutturali – a livello nazionale - per regolamentare completamente gli affitti brevi. Con la proposta in discussione però abbiamo l'opportunità di definire un’integrazione normativa generale che potrà essere d’esempio per altri comuni per compiere un primo passo per contrastare l’emergenza».
Marchionni: «In questi anni è stato avviato un importante programma di recupero del “sottobosco”, i metri quadrati su cui calcolare la tariffa sono aumentati. Mi chiedo se lo stesso ragionamento sia stato fatto sulle superfici esterne che in estate vengono occupate per convivialità da ristoranti e attività commerciali, sia su quelle che hanno grandi spazi interni che non vengono utilizzati. Se non è stato fatto, attiverei un ragionamento su questo tema». E ancora: «va fatto un ragionamento più ponderato, consapevole, equo. Questa tariffa è completamente slegata dal rifiuto, perché il principio che più produci e più paghi a Pesaro viene sovvertito».
Fabbri: «L'operazione TARI è vista da un’Amministrazione che vuole provare a risolvere il problema. Da anni nei Comuni si prova a risolvere il tema del mercato degli affitti. Significa che l’emergenza abitativa è alle stelle e se c’è la possibilità di incentivare il proprietario ad affittare l’immobile ben venga». «Da qui bisogna partire per portare anche altre iniziative sul tavolo dell’Amministrazione». «È un’operazione giusta e mirata».
Boresta: «Non condivido né ritengo giusto che a pagare il prezzo di questo mancato aumento della Tari debbano essere i proprietari di una seconda casa sfitta, perché si snatura la funzione del tributo, connesso alla raccolta e smaltimento dei rifiuti. Così diventa una tassa sulle proprietà che colpisce la casa, bene primario che dovremmo sempre garantire. Sulle seconde case grava giù l’IMU».
Dominici: «La lotta all’evasione nel Comune è stata avviata da tempo. Nel 2021, ad esempio, era stato firmato ad esempio un protocollo con la Guardia di finanza a contrasto dell’abusivismo in diversi settori». E, «Pesaro sarà uno dei pochi Comuni a bloccare completamente l'aumento previsto della TARI portandolo a 0. Un risultato ottenuto premiando chi ha sempre rispettato le regole, che è sinonimo di buona amministrazione».
Bernardi: «Sento che la destra ci accusa di essere a favore delle patrimoniali. È vero: chi ha di più, contribuisca di più. Sarebbe un problema riversare gli aumenti sui cittadini meno abbienti. Serve una vera norma che tuteli le forze dell’ordine ad entrare in sicurezza nelle case occupate, dall’altro lato serve una legge seria per rimettere in campo una politica sugli alloggi popolari, cosa che in questi anni la Regione non ha fatto. Politiche abitative sono in mano alle Regioni, ma oggi il Comune decide di fare una scelta politica: chiedere un contributo maggiore a chi ha più case. Qual è la proposta della destra?».
Drago: «Le tasse non sono un male, sono ciò che garantisce ad una società democratica di poter fare investimenti per il bene comune». «Ringrazio il sindaco e l’assessore perché la variazione è evangelica, va nella direzione giusta, che è quella delle persone più fragili. È indubbio che chi ha più di una casa possiede di più di chi non ne possiede alcuna o di chi ne ha una e deve pagarci un mutuo per tutta la vita per permettersela».
Pagnoni Di Dario: «Non riproponiamo una patrimoniale. La TARI è una tassa su un servizio, ancora più chiara nei casi di esonero. Quando una casa non è utilizzata, basta presentare domanda di esonero, che una volta verificata verrà accettata».
Palazzi: «Questa soluzione trovata è l’inizio per stanare chi ha appartamenti sfitti che stanno marcendo».
Bartolomei: «Sull’emergenza abitativa sono convinto che chi ne risente di più siano le nuove generazioni. Bisogna fare azioni legate a questo problema, ma questa non può essere la soluzione»
Marinucci: «Le tasse servono, ma non vorrei che questa operazione fosse elettorale. Vorrei vedere se tra un anno viene recuperato quello che è stato diminuito quest’anno».
Pozzi ha aggiunto: «Il dibattito ha arricchito l’aula. La prima cosa che dovrebbe fare un buon governo a mio parere sarebbe istituire un Ministero per la casa, per dare una visione univoca sul tema. Se ci fosse, non accadrebbe quanto riportato dalla consigliera Marchionni, con il Tribunale costretto a esprimersi sulla legittimità dei provvedimenti adottati dai Comuni. La cosa più sbagliata è che ciascun ente si muova in autonomia per demonizzare – e non è questo il caso - chi fa un affitto a breve termine o usa un’abitazione per dare risposta in chiave turistica».
Il sindaco Biancani in chiusura: «Un dibattito formativo e i commenti della maggioranza sono completamente in linea con la scelta presa dall’Amministrazione». Poi puntualizza: «Non voler aumentare la Tari del 5,6% a chi è in affitto è una scelta politica e andare a colpire chi non può permettersi una casa di proprietà non lo ritenevamo corretto. Per noi è una scelta equa. Aumentare le tasse oggi, sapendo che nel 2029 aumenteranno a due cifre, sarebbe stata una scelta irresponsabile e non vicina ai cittadini». Il sindaco ha anche sottolineato la sua posizione sui rifiuti, anche ribadita durante l’ultima assemblea di Marche Multiservizi: «La politica deve fare delle scelte in base ad una programmazione seria e questo deve passare da noi sindaci. Con la legge attuale – di un Piano regionale che deve essere ancora approvato - gli impianti non si faranno mai e questo sarà un problema dei nostri cittadini». Infine, conclude: «Benissimo questa delibera che ci permette di stare al fianco dei più deboli».
Il Consiglio è proseguito in serata con il dibattito delle mozioni e degli ordini del giorno.