Il 28 giugno 2025 cadrà il centenario della nascita di Antonio Amurri (1925-1992), poliedrico protagonista del mondo dello spettacolo italiano degli anni d’oro. Umorista, scrittore, pittore, disegnatore satirico, autore, alla sua penna si devono molti dei più importanti varietà della televisione e della radio italiana degli anni ’60-70-80, canzoni che sono rimaste nella storia della musica del nostro paese, e anche diventate successi internazionali, libri che hanno divertito generazioni e che sono tuttora nelle antologie scolastiche.
Per l’occasione, mercoledì 25 giugno alle 21, la Biblioteca San Giovanni accoglie la presentazione del suo libro – uno dei più amati - Stavolta m’ammazzo sul serio (Baldini+Castoldi, 2025), tornato in libreria arricchito da una postfazione di Sandro Veronesi e dalla nota critica di Mariarosa Bastianelli Amurri era nato ad Ancona e In Stavolta m’ammazzo sul serio racconta anche la sua infanzia a Fano.
All’incontro intervengono: le figlie Roberta e Valentina e Mariarosa Bastianelli che ha curato la ripubblicazione dei suoi romanzi con Baldini+Castoldi. Modera Micaela Vitri. Letture di Cristian Della Chiara.
«Ridete, ridete, tanto questa volta m’ammazzo sul serio»: così pensa Antonello Rossi, apprestandosi a lasciare questo mondo dopo aver ingoiato barbiturici in notevole quantità. È destino di Antonello - protagonista in attesa di decesso - di non essere preso sul serio: né come padre, né come marito, né come adultero, tantomeno come suicida. Forse il signor Rossi è un personaggio comico? No. È uno come tanti, come noi. Un padre non autoritario. Una persona civile che, avendo un’amante, non nega alla moglie il diritto-dovere all’adulterio. Il docile paziente di un invisibile psicoanalista con cui vorrebbe fuggire alle Seychelles. Insomma, un galantuomo di cinquant’anni che ne dimostra cinquantadue in piena crisi di mezz’età. Stavolta m’ammazzo sul serio, quasi cinquant’anni dopo la sua prima pubblicazione, con grande garbo ci fa ancora ridere del suo protagonista, ma soprattutto di noi, anche quando ci risulta difficile tutto, persino un bel suicidio. Antonio Amurri, con i suoi spettacoli di varietà, le rubriche televisive, i programmi radiofonici e i tanti libri di successo, ha fatto divertire intere generazioni di italiani. È stato l’umorista caustico e leggero della famiglia italiana, l’autore che ha preso in giro i rapporti di coppia, quelli tra genitori e figli, e poi tra nuore, suocere e generi. A differenza della maggioranza degli autori, professionisti che agiscono dietro le quinte, Amurri era e rimane un personaggio pubblico molto amato, grazie alle sue apparizioni in televisione nel Tg satirico Amurri e Verde News, alla conduzione di trasmissioni in radio, al successo popolare dei suoi libri. Baldini+Castoldi, per celebrare il centenario della nascita, ripubblica l’intera opera di questo geniale autore.
Bio
Poliedrico personaggio di origine marchigiana con un innato genio del successo, osservatore acuto degli accadimenti quotidiani, Amurri riusciva a catturare gli aspetti paradossali della realtà e con la sua mordace creatività li trasformava in siparietti esilaranti per la TV, per la radio, per il teatro, per i giornali. I suoi corrosivi libri sul costume e sulla famiglia divennero popolarissimi negli anni ‘70, da Piccolissimo, Famiglia a Carico e Piccolissimo 20 anni dopo alla serie del "Discorso costruttivo sulla famiglia", composta da quattro titoli: Come ammazzare la moglie e perché, Come ammazzare il marito senza tanti perché, Come ammazzare mamma e papà e Come ammazzare la suocera. Ma la sua produzione letteraria non si limita ai titoli appena elencati si estende fino ad una quindicina di opere. Tradotti anche in Spagna, Germania, Francia, e nella ex Jugoslavia i libri di Amurri hanno abbondantemente superato il milione di copie di tiratura. Nella sua trentennale attività di scrittore è stato premiato con quattro maschere d’argento, per spettacoli televisivi e ha ricevuto numerosi premi per la letteratura umoristica (Salsomaggiore, Bordighera, Forte dei Marmi). Come autore televisivo e radiofonico ci ha lasciato indimenticabili sketches interpretati da Bice Valori, Paolo Panelli, Ave Ninchi, Lando Buzzanca e trasmissioni come Gran Varietà - di durata decennale, creata per la radio insieme a Maurizio Jurgens - o Canzonissima, Studio Uno e Doppia Coppia per la TV. Fu molto attivo anche come giornalista satirico, ora nelle vesti di fondatore della testata "Il Miliardo", ora in quelle di redattore capo de "Il Traverso" e lavorando per varie altre testate. La coppia Antonio Amurri - Dino Verde ha scritto e condotto il primo TG satirico della storia della Tv italiana, News da cui è stato tratto un libro e a cui si sono ispirati tutti i tg satirici successivi, compreso Striscia la notizia. Amurri fu un importante autore musicale, scrisse infatti più di 200 canzoni per: Mina (Vorrei che fosse amore e Sono come tu mi vuoi), Teddy Reno (Piccolissima serenata), Domenico Modugno, Gianni Morandi (Si fa sera), Rocky Roberts (Stasera mi butto), Sylvie Vartan (Buonasera, buonasera), Shirley Bassey (La vita) oltre ad aver tradotto molte canzoni dei film di Walt Disney per la versione italiana (Supercalifragilistichespiralidoso, Can Caminin).
Antonio Amurri
Stavolta m’ammazzo sul serio, Baldini+Castoldi 2025
Postfazione di Sandro Veronesi
Nota critica di Mariarosa Bastianelli
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti disponibili