«È una notizia tristissima per l’intera comunità, che oggi perde un uomo che ne ha scritto la storia di libertà e democrazia» così il sindaco Andrea Biancani e il vicesindaco Daniele Vimini sulla morte di Gianni Rulli, partigiano 97enne (nato il 20 agosto) di Villa Fastiggi. «Un grande uomo che è stato partigiano fino al suo ultimo giorno e che ha arricchito Pesaro con la sua testimonianza intensa, resa anche alle giovani e ai giovani delle scuole della provincia, che ha incontrato fino a poche settimane fa. È enorme il sentimento di gratitudine che proviamo per quanto ha fatto dagli anni bui del nazi-fascismo fino ad oggi». Rulli ha infatti presenziato, nel settembre scorso, alla cerimonia istituzionale per l’80° anniversario della Liberazione di Pesaro; un’occasione durante la quale il sindaco Biancani aveva sottolineato: «A volte ci siamo dimenticati di quanto siamo debitori a te, ad Achille, a Leone, Gino, Sante e a tutti coloro che si sono battuti per la nostra Liberazione. Ti prometto che ci impegneremo perché il 2 Settembre sia sempre una giornata di festa, di riconciliazione, di unità, di ringraziamento, un'occasione per continuare a scegliere il futuro, la democrazia e la libertà».
Biancani e Vimini, ripercorrono la vita di Rulli, «segnata dalla battaglia partigiana contro i nazi-fascisti che insieme a sua mamma Angela, aveva deciso di intraprendere con coraggio da appena adolescente. Dopo aver capito che la madre era diventata staffetta partigiana al fianco di Lina Fastiggi, sorella di Pompilio Fastiggi, decise di dare il suo contributo rubando le armi dalla caserma Del Monte, che ben conosceva come ospite della mensa, per portarle ai partigiani. Furono anni intensi, Rulli fu anche fermato e portato in Questura per poi essere rilasciato grazie all’intervento della madre. Gianni non parlò mai ai nazi-fascisti, parlò invece per tutto il resto della sua vita. Lo fece rivolgendosi ai ragazzi, raccontandosi alle feste partigiane, celebrando la libertà alle ricorrenze istituzionali. La sua presenza ha sempre portato un vento gioioso di libertà; una conquista e una memoria che portava orgogliosamente al collo con il suo inseparabile fazzoletto tricolore con lo stemma dell’ANPI. Se ne va un pesarese straordinario, un uomo giusto, un testimone insostituibile di cui Pesaro sente già la mancanza».
«Alla famiglia, agli amici e a tutta la comunità dell’Anpi rivolgiamo le più sincere condoglianze e la vicinanza dell’intera Amministrazione comunale» hanno concluso Biancani e Vimini.
I funerali si svolgeranno mercoledì, alle ore 15.30, nella chiesa parrocchiale di Santa Croce in via Lubiana 2.