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Il Consiglio approva la variazione al Bilancio: priorità alle manutenzioni stradali, eventi e spinta ai grandi investimenti in corso

INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Il Consiglio comunale ha parlato del tema “Abbonamenti stagionali Teatro Rossini” con l'interrogazione a firma dei consiglieri Redaelli, Canciani, Boresta, Malandrino e Corsini a cui ha risposto il vicesindaco assessore alla Cultura Daniele Vimini ripercorrendo i fatti che si sono succeduti quest’estate: «Il 17 agosto, durante il ROF, si è verificato il distacco di pezzetti di stucchi dalla controsoffittatura sopra il palco del Teatro Rossini. Sono subito stati fatti sopralluoghi da vigili del fuoco, dai tecnici teatrali e del Comune. In seguito agli stessi è stata collocata una rete di protezione. Gli spettacoli del Festival sono continuati fino alla data prevista, il 21 agosto». Come da notizie diffuse tramite conferenze stampa (della Stagione teatrale del 2 aprile e di quella della danza del 29 luglio), «era stato comunicato che i rinnovi degli abbonamenti sarebbero partiti dal 10 settembre - puntualizza il vicesindaco - quindi in coincidenza con le verifiche fatte dal Comune tramite strumentazione specifica (tra cui un ponteggio e un’apposita piattaforma) per i controlli utili a capire l’entità del problema e i conseguenti interventi di ripristino. A più di un mese dall’avvio delle attività, era ragionevole pensare che il distacco potesse essere risolto in modo agile e rapido, senza compromettere l’avvio della Stagione al Teatro Rossini. È stato quindi rispettato il calendario indicato al pubblico con l’avvio della sola campagna di rinnovo degli abbonamenti e non con la vendita dei nuovi, per i quali, il 23 settembre, è stato comunicato che, in via cautelativa, sarebbe stata posticipata al 3 ottobre (anziché dal 28 settembre). Il 29 settembre, a conclusione delle verifiche tecniche (costatata l’impossibilità di procedere alla chiusura dei lavori nel tempo rimasto e anche la non opportunità di tentare di concordare con i vigili del fuoco, una messa in sicurezza del problema in maniera simile a quanto fatto per il ROF dato il lungo arco temporale in cui si svolgono le programmazioni) il Sindaco ha annunciato la chiusura del Teatro Rossini per svolgere i lavori e lo spostamento della Stagione allo Sperimentale. A seguito di ciò, AMAT - che ringrazio per la prontezza e la professionalità - ha subito verificato la compatibilità del Teatro Sperimentale con la programmazione, garantendo la sostanziale invarianza. Allo stesso tempo è stata comunicata a chi aveva già effettuato il rinnovo dell’abbonamento, la possibilità del rimborso mettendo a disposizione la biglietteria il 30 settembre, 1 e 2 ottobre, tempo poi prolungato al 3 e 4 ottobre. Solo il 5% (77 di 1535) degli abbonati lo ha richiesto. Per quanto riguarda la Stagione di danza i nuovi abbonamenti sono stati venduti dal 15 ottobre. La vendita è ancora in corso; non è stato chiesto alcun rimborso». Sui prezzi, Vimini ha precisato che «Non sono previste variazioni per la vendita dei biglietti tranne l’eliminazione di alcune categorie di prezzo non possibili allo Sperimentale». Sull’assegnazione dei posti, il vicesindaco ha precisato che «è stata fatta garantendo la massima accoglienza e disponibilità nei confronti delle spettatrici e degli spettatori dei Teatri di Pesaro (anche a loro va il ringraziamento per aver garantito la partecipazione) e secondo le modalità tradizionali per questo tipo di situazioni, cioè rispettando settori e tariffe e dando la possibilità all’utente di essere rimborsato». Vimini ha quindi aggiunto: «È stata posta la massima cura e attenzione nei confronti del pubblico e dei cittadini, permettendo i rinnovi degli abbonamenti esistenti fino a che non si avevano notizie certe, e offrendo comunque la possibilità di chiederne il rimborso. Lo si è fatto anche promuovendo la vendita di nuovi abbonamenti solo successivamente agli esiti delle verifiche comunali (ringrazio lo staff del Comune che ha agito in modo puntuale a tutela del nostro Teatro) allo Sperimentale». «Nessun problema economico è stato rilevato a causa del cambio, in particolare grazie ai minori costi di attivazione che compensano la diminuzione della capienza» ha detto Vimini che ha concluso: «L’immagine dei Teatri di Pesaro rimane salda, stante la capacità di affrontare un problema improvviso attraverso la ricca articolazione degli stessi (ricordiamo l’inedita versatilità che sta dimostrando l’Auditorium Scavolini). Il problema è stato fronteggiato nel migliore dei modi continuando a garantire una Stagione di altissimo livello, come d’abitudine».

Il consigliere Redaelli: «Non siamo soddisfatti. Ci si è trovati di fronte a una necessità di lavori di 6-7 mesi, com’è possibile non si sia riusciti a intervenire con tempismo? La problematica si è rivelata il 17 agosto, come mai è servito tutto quel tempo?».
 
PROPOSTE DI DELIBERE
Si è poi passati alle delibere. La prima, sul “Regolamento per l’organizzazione e la gestione del servizio centri socio educativi riabilitativi diurni per persone disabili a valenza socio-sanitaria”, è stata presentata dall’assessore alle Politiche sociali Luca Pandolfi, che ha detto: «Portiamo in Consiglio il Regolamento richiesto dalla Legge Regionale n. 21/2016  che sarà valido, in particolare, per le 3 strutture gestite dal Comune: Villa Vittoria (16 utenti), il centro socio educativo riabilitativo Movimhandicap (10) e il centro servizi educativi Viale Trieste dedicato a Giuliano Tacchi (20) che accolgono un totale di 46 persone. Il documento specifica: i criteri per l'ammissione e l’accesso degli utenti, le modalità di organizzazione e di gestione delle attività, diritti e doveri degli utenti, la partecipazione alle attività, la comunicazione di eventuali assenze, le modalità di erogazione dei servizi, compresi gli orari di apertura e chiusura, gli eventuali costi a carico degli utenti, i progetti educativi personalizzati portati avanti nelle strutture». L’assessore ha sottolineato che l’approvazione del Regolamento (approvato dal Consiglio con 30 voti favorevoli) è «Un passo fondamentale per garantire il corretto funzionamento dei centri diurni e la tutela degli utenti, per uniformare la gestione delle diverse strutture, per garantire la qualità dei servizi offerti e per promuovere l'integrazione sociale e il benessere delle persone che li frequentano» ma anche per «le eventuali richieste di attivazione di nuove strutture socio-sanitarie nel territorio». Pandolfi ricorda «il fondamentale servizio educativo svolto dai centri attraverso progetti interni e personalizzati sull'utenza» e sottolinea «la cultura della “progettualità in rete” che caratterizza l’offerta delle strutture: consente di organizzare delle attività insieme anche agli altri centri presenti nel territorio dell'Ats1 (quindi non solo comunali, in totale sono 9). Si tratta di progetti integrati –come quello teatrale, altamente inclusivo, che dopo l’edizione “0” 2024 sarà riproposto quest’anno coinvolgendo utenti e operatori di diverse strutture- che danno un grande valore ai nostri centri diurni, come dimostrato dallo studio fatto dall’Università degli Studi di Urbino nel 2022».

Dominici: «Da 50 anni l’attività di questi centri è un pilastro del welfare del Comune; accompagna generazioni di persone con disabilità con l’obiettivo di dare sostegno, percorsi educativi e riabilitativi. È frutto di un dialogo costante tra una rete territoriale integrata, modello virtuoso di integrazione socio-sanitaria». La consigliera ha evidenziato un passaggio per l’accesso alle strutture: «Abbiamo chiesto alla Regione di rivedere i criteri che definiscono il bisogno socio-sanitario, oggi calcolato per numero di abitanti del Distretto. È ingiusto e non tiene conto delle liste d’attesa e delle persone che, uscendo dall’età dell’obbligo scolastico, necessitano dell’inserimento nei centri».

Palazzi: «Regolamento che dà forza anche agli altri centri, oltre a quelli gestiti dal Comune». «Le questioni da sostenere sono ancora tante. Continueremo a battagliare per le richieste che sia il Comune, sia io nel mio ex ruolo di Garante, abbiamo già fatto alla Regione e alla Sanità sui temi del fabbisogno e sul dialogo con la sanità. Penso in particolare alle questioni relative alle tariffe e alle modalità di inserimento delle persone con disabilità gravi e gravissime, che sono da rivedere. È necessario un ragionamento che rimane, ancora, purtroppo sospeso».

T. Nobili: «Sottolineiamo i percorsi avviati, che sono sempre partiti dalle persone. Il Regolamento nasce non semplicemente per rispondere a un obbligo ma dall’attenzione che è sempre stata data ai fruitori dei centri e alle loro famiglie. Mantenere l’attenzione alta sul tema è un elemento distintivo del Comune. Grazie all’assessore e a tutte le realtà che lavorano per rendere la vita di questi centri condivisa e in grado di rispondere alle esigenze degli utenti».

Il Consiglio comunale ha approvato con 22 voti favorevoli (10 i contrari), le “Modifiche all'articolo 4, comma 4 del vigente Regolamento di monetizzazione delle aree destinate a parcheggio ai sensi del vigente Prg”. L’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili ha spiegato: «Il Regolamento risale al 2010, da quella data le condizioni sono cambiate. Oggi capita spesso di dover intervenire su parcheggi esistenti, per metterli a norma e sistemarli. Con questa modifica si mantengono le destinazioni previste, introducendo la possibilità di effettuare la straordinaria manutenzione. Successivamente la delibera, se approvata, dovrà seguire i passaggi in Giunta».

Andreolli: «Entro nel merito dell’indirizzo politico, che non mi convince affatto. Non si chiede un aggiornamento tecnico ma la profonda modifica di una norma. Il primo punto che sottolineo è che fare una differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria è quasi impossibile. La delibera propone una misura iniqua soprattutto perché non sarà una tantum è da intendere come un “tana libera tutti” che stravolge la logica per cui era originata la norma. Interpreta il peggior modo di gestire il bilancio, cioè trasferire risorse dalla spesa per investimenti a quella per l’ordinaria manutenzione».

Marinucci: «Questa variazione mi lascia un po’ basito, anche perché toglie risorse ad altre opere. Riporto l’esempio di Santa Maria dell’Arzilla, dove in questi anni si sono dimenticati di fare parcheggi vicino alla scuola, ai campi da calcio, alla chiesa, anche se erano altri tempi».

Pagnoni Di Dario: «La delibera non dice che non faremo più nuovi parcheggi, piuttosto che i proventi verranno utilizzati per fare manutenzione straordinaria a quelli esistenti. È un delibera giusta, che consente di spendere risorse in maniera intelligente».

Redaelli: «Errore strutturale senza via di ritorno per il bilancio di Pesaro. Lede un principio fondamentale della costruzione del bilancio, che separa la spesa corrente da quella per gli investimenti. La norma dice che quando si fanno delle opere è obbligo di chi le realizza fare anche i parcheggi. L’eccezione a questa regola è la monetizzazione, una quota economica che va in un capitolo blindato, finora relativo agli investimenti con quelli per nuove aree da destinare a parcheggi». Con la modifica, «Si va a fare una manutenzione che dovrebbe essere ordinaria, ma che per trascuratezza di anni è diventata straordinaria. Così facendo si compie un doppio errore: contabile e di inefficienza, si interviene con risorse dedicate su investimenti che sarebbero di importanza strutturale».

Marchionni: «Con questo regolamento, oggi, il capitolo monetizzazione diventa una fonte alternativa per coprire le spese di manutenzione. Ovvero viene sancito, in maniera evidente, lo svuotamento del principio stesso da cui nasce l’idea della monetizzazione. Come detto anche questa mattina durante l’incontro sul nuovo PUG, la città è mutata profondamente. Trovo che ci sono molte zone completamente stravolte, complici alcune norme che hanno modificato la qualità dell’abitare di alcuni quartieri. O meglio, è stata consentita la trasformazione di spazi con destinazione diversa da quella iniziale in aree abitative. Questi interventi, da un lato hanno migliorato la qualità dell’abitare, dall’altro non hanno risolto l’emergenza abitativa. Una cosa di cui però siamo certe è che queste trasformazioni spesso hanno tolto spazi in cui ricoverare le auto». E ancora: «A cosa sarebbero dovute servire le risorse dei P0 e P1? A realizzare nuovi parcheggi. Ma dove sono stati messi quei soldi?».

T. Nobili: «La delibera nasce dall’idea di sopperire alla difficoltà che hanno un’impresa o i cittadini quando non riescono a prevedere un parcheggio, che ricordo non è detto debba essere realizzato in prossimità all’edificio oggetto dell’intervento. La modifica non toglie questo dovere, aggiunge invece la possibilità di usare il parcheggio anche per la straordinaria manutenzione». Con la proposta, «Ampliamo le possibilità del Comune o di realizzare dei parcheggi o di fare manutenzione. Con Pesaro Parcheggi si sta pensando di farne di nuovi, ma la differenza è nella programmazione che si fa tenendo conto del Piano urbano della mobilità sostenibile. Una modalità che consente di avere una visione ampia della mobilità pesarese che è necessario ripensare, affinché incentivi il non utilizzo dell’auto»

Mariani: «Parto dal parcheggio di Fiorenzuola di Focara, da vent’anni cerchiamo di trovare questa soluzione.  Su questo argomento abbiamo incalzato la Giunta a trovare una soluzione, che sia sostenibile dal punto di vista economico e tecnico. L’Amministrazione va verso una programmazione, che è quella di gestire i carichi demografici con le necessità. Oggi non si toglie niente a nessuno, semplicemente si cerca di trovare soluzioni».

Malandrino: «Siamo più per la creazione di nuovi parcheggi. Dopo Arzilla e Fiorenzuola vorrei parlare di Novilara. Qualche anno fa si voleva realizzare un parcheggio, ma di fatto sono stati spesi soldi (pochi) per un’area poco utilizzabile perché ripida. Le opere vanno programmate anche nei borghi».

Perugini: «È una modifica regolamentare proposta dagli uffici per adeguare lo strumento; non mi pare una delibera che abbia una forza così stravolgente sul bilancio». «Anche se da una parte vorrei che lo fosse  -ironizza il consigliere- perché vorrebbe dire che avremmo molte risorse da spendere per i parcheggi (nuovi e per manutenzioni). In realtà è una proposta che ripercorre delle espressioni, anche della Corte di conti, che ci dicono si possano usare le monetizzazioni anche per la manutenzione straordinaria dei parcheggi».

Gambini: «Condivido quanto espresso dal collega Perugini. Vorrei anche lanciare un messaggio chiaro: viviamo in una città che può e deve essere vissuta attraverso forme di mobilità alternativa. Ogni volta che decidiamo di realizzare un nuovo parcheggio, rischiamo di sminuire il valore e gli obiettivi della mobilità sostenibile, di cui spesso ci facciamo promotori. I parcheggi richiedono spazio, e per adottare realmente questo tipo di approccio dovremmo immaginare città completamente diverse, più simili a quelle californiane. Dobbiamo invece fare i conti con i limiti geometrici e strutturali del nostro spazio urbano».

Il sindaco Andrea Biancani: «Quella in discussione è una delibera di cui ci assumiamo la piena paternità politica, e lo voglio dire con convinzione e forza. È un documento che, assieme alla Giunta, abbiamo voluto portare avanti dopo esserci resi conto che, per gli interventi di manutenzione straordinaria, non era possibile utilizzare le risorse derivanti dalla monetizzazione dei parcheggi». Il sindaco chiarisce: «L’asfaltatura rientra a pieno titolo nella manutenzione straordinaria, così come i parcheggi; infatti, non procediamo mai alle asfaltature utilizzando la spesa corrente, ma lo facciamo sempre attraverso la spesa per investimenti, e lo stesso principio vale anche per i parcheggi». Nello specifico, aggiunge Biancani: «Le aree di sosta in centro non sono realizzate direttamente dal Comune. Esiste una società, nata nel 2002, con l’obiettivo di gestire la sosta e realizzare nuovi parcheggi in base alle esigenze dei cittadini e dell’Amministrazione. È per questo che abbiamo chiesto a Pesaro Parcheggi di condurre uno studio sulla sosta nel centro storico e nelle zone limitrofe. Nelle aree periferiche, di competenza del soggetto pubblico, invece, grazie a questa delibera, sarebbe possibile intervenire con i fondi derivanti dalla monetizzazione, sia per la realizzazione di nuovi parcheggi, sia per la riqualificazione di quelli esistenti, senza precludere la possibilità di realizzare anche ulteriori parcheggi in centro storico». Infine, conclude Biancani: «Questa città non parla solo di parcheggi: abbiamo un progetto complessivo. Continuiamo a realizzare interventi diffusi, dai marciapiedi alle asfaltature; investiamo ogni anno circa 200mila euro per garantire navette gratuite a sostegno della mobilità sostenibile e proseguiamo nella realizzazione di nuove piste ciclabili. Andiamo avanti su tutti i fronti, compreso quello della sosta. Ben venga questa delibera, e mi auguro che venga votata favorevolmente da tutti».
Il segretario comunale Volpini è intervenuto per spiegare l’inammissibilità dell’emendamento proposto da Andreolli.

Lugli: «Meglio riparare piuttosto che espandere: è una risposta semplice ma corretta per contrastare l’espansione orizzontale della città. Probabilmente ci sarà bisogno di più parcheggi, non possiamo far finta che non esistano le auto e un certo tipo di circolazione per un territorio in crescita. Mi sembra che questa delibera sia nel segno di una nuova urbanistica partecipata, in cui si deciderà quali, dove e quanti saranno i parcheggi da costruire. Propongo una densificazione intelligente degli stessi, che potrebbe essere data dalle strutture multipiano».

Andreolli: «Il sindaco ha detto ciò che abbiamo chiesto. Ma questo principio di realpolitik non deve essere una prassi, è tutt’altro che positivo».

Sempre l’assessore Nobili ha presentato la delibera successiva (approvata con 18 voti favorevoli, contrari 10), per l’“Adozione della variante al Prg vigente relativa alla flessibilizzazione delle destinazioni d’uso di alcuni immobili comunali, mediante piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari”. «Parliamo di 4 aree e immobili di proprietà del Comune - ha detto Nobili -. L’obiettivo è renderle più disponibili, dal punto di vista della flessibilità, quindi della destinazione d’uso. Parliamo dell’area Ricci (zona Selvagrossa), che ha una destinazione obbligata a parcheggio; della scuola elementare “E. Tonelli” di via Po (Cattabrighe) con destinazione vincolata a servizi per istruzione di base che in questo caso implementiamo con servizi e attività terziaria. C’è poi il piano terra di palazzo Gradari, per cui verrà mantenuta la destinazione attuale, incrementando l’attività di tipo terziario. Ultimo immobile inserito è quello che ospita il centro d’aggregazione “La Miniera” a Borgo Santa Maria che ha una destinazione rivolta a servizi sociali e ricreativi; andremo ad uniformarla al tessuto limitrofo concedendo anche la possibilità di residenza, servizi per attrezzature, attività terziarie».

Redaelli: «Questi 4 beni vengono inseriti tra quelli alienabili. E sta qui l’aspetto cruciale: sia sul tema delle valorizzazioni e di eventuali alienazioni ancora non è chiaro, ad oggi, la visione dell’Amministrazione su questi immobili. Averla è fondamentale in particolare per i 2 immobili, quelli di Cattabrighe e di Borgo Santa Maria, luoghi periferici che hanno bisogno di presidi a segnalare la presenza concreta e vicina dell’Amministrazione». Ancor più dubbi il consigliere pone su palazzo Gradari, «Un luogo di pregio che, visto che è stato inserito nell’elenco, il Comune potrebbe alienare. Sono fortemente contrario e questo è l’unico momento che ho per poterlo dire visto che non ci saranno altri passaggi nell’emiciclo».

L’assessore Nobili, per chiarire: «Non c’è volontà, da parte dell’Amministrazione, di vendere Palazzo Gradari, come dimostra il fatto che nella delibera, tra le stime fatte dall’ufficio patrimonio non c’è questo immobile. Su Cattabrighe e Borgo Santa Maria, si fa difficoltà a prevedere ciò che accadrà: oggi la destinazione è vincolata, ma le esigenze in futuro potrebbero essere molteplici».

Malandrino: «Siamo contrari. Con la possibilità di alienare un palazzo storico, com’è palazzo Gradari, ci si chiede di firmare un assegno in bianco. Io mi fido dell’assessore ma in tutta onestà non ci sentiamo di votare ‘sì’ alla delibera».

Andreolli: «Le motivazioni per cui è stato inserito palazzo Gradari non le ho capite. Perché si vuole flessibilizzare un bene che non può essere utilizzato per una questione di massimizzazione della rendita. Per la sua ubicazione è un bene che ha un valore che prescinde dall’incasso che si potrebbe avere».

Rocchi: «Obiettivo della delibera è la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune in vista di una eventuale e possibile dismissione. Per i 4 edifici verranno ampliate le destinazioni d’uso; consentirà di avere la possibilità di indicare, ad esempio, un immobile da candidare a progetti specifici o per altre iniziative. Valorizzare i beni crea un ventaglio più ricco di azioni, a vantaggio degli stessi, e di conseguenza della collettività».

Sì del Consiglio (19 i voti favorevoli; 1 quelli contrari, 7 gli astenuti) anche alla “Variazione al Piano triennale delle opere pubbliche 2025-2027, variazione della sezione strategica del Dup 2025-2027”. L’assessore alle Nuove opere Riccardo Pozzi, nel presentare il documento, ha detto: «È una proposta di delibera che aumenta gli investimenti e le manutenzioni straordinarie che l’Amministrazione avvierà nelle prossime settimane. Dimostra la buona capacità del Comune di candidarsi alle opportunità di finanziamento e di intercettare nuove risorse per dare il via a degli investimenti di cui parliamo da anni». Pozzi cita il recupero delle mura di Candelara: «È il terzo bando sui borghi a cui l’Amministrazione partecipa e il terzo di cui ottiene il finanziamento; a dimostrazione della capacità di riqualificare luoghi definiti strategici per l’Amministrazione. Così è successo per Monteciccardo, qui a breve termineremo l’intervento di recupero delle mura, valorizzando ulteriormente un borgo che avrà dei nuovi punti panoramici a cui i visitatori, oltre ai residenti, potranno affacciarsi. Il secondo dei tre bandi in corso, quello di Casteldimezzo, dimostra anch’esso le grandi capacità dei professionisti delle ditte e del Comune che vi stanno lavorando; darà ulteriore valore, capacità attrattiva e bellezza. Il terzo bando sui borghi, quello delle mura di Candelara, ci permetterà di ricostruire la cinta muraria nella sua interezza, restituendo un percorso utile a valorizzare l’accessibilità e la sicurezza del borgo durante le varie iniziative. Abbiamo ottenuto un finanziamento regionale di 447mila euro, risorse che co-finanzieremo con 203mila euro. L’importo totale di 650mila euro è quello che entra in variazione». L’assessore alle Nuove Opere parla dell’altra voce inserita in delibera, quella per le strade: «Su questo tema le risorse non saranno mai abbastanza per rispondere a tutte le esigenze dei cittadini perché -per loro natura- sono limitate. Sta quindi all’Amministrazione fare delle scelte. Le nostre contano 1,9milioni di euro per proseguire il piano degli asfalti che potrà correre a una buona velocità grazie all’accordo quadro firmato nei mesi scorsi: darà tempestività alle esigenze che individueremo di volta in volta. Sono risorse importanti che non veniva assegnate da tempo, con questa entità, alle asfaltature». Pozzi cita infine l’ultimo intervento inserito in variazione: «È il 2° stralcio (200mila euro) dell’opera di installazione di pannelli di controsoffittatura che saranno "allungati" ad altre campate di via Montegrappa per evitare la presenza di piccioni e quindi di guano. L'opera prosegue nella riqualificazione avviata anni fa al “ponte dei Cappuccini”. Negli ultimi anni siamo intervenuti con un nuovo sottopasso, con le nuove barriere di sicurezza del cavalcaferrovia e con il ripristino del ponte a 4 corsie. Oggi andiamo avanti con la riqualificazione di una zona che comprende una parte molto più ampia: è quasi conclusa la “Stazione di bicipolitana” che darà importanti risposte in termini di socialità e vivibilità e quindi di sicurezza; abbiamo realizzato il deposito delle biciclette e stiamo svolgendo una serie di operazioni che contribuiscono anche ad altre rigenerazioni, come quella che creerà un secondo ingresso alla stazione ferrovia con un’operazione complessa, di cui abbiamo parlato anche la scorsa settimana insieme a RFI». L’assessore conclude sottolineando come l’Amministrazione sia riuscita a intercettare finanziamenti e a individuare nuove risorse proprie, che ci permetteranno di proseguire opere già avviate o che andremo a mettere a terra».

Mattioli: «La lotta al degrado è al primo posto per l’Amministrazione, porto i ringraziamenti del Quartiere Pantano e dell’Oratorio dei Cappuccini, luogo molto frequentato da famiglie. Il risultato dell’opera di controsoffittatura è già evidente, aver aggiunto ulteriore risorse per incrementare il lavoro è stato molto apprezzato. Sulle asfaltature, rimpinguare le risorse denota grande sensibilità. Mi preme sottolineare la grande operazione fatta sui borghi, ma chiedo di porre attenzione a tutte le Colline».

Marinucci: «Bene la Mattioli che pone attenzione ai borghi, una verità detta ad alta voce. Bene gli interventi che si sono fatti a Candelara, ma occorre che l’Amministrazione guardi anche alle altre Colline del Q3»

Bernardi: «Continuiamo un lavoro onorevole, vanno valorizzati tutti i borghi, un vero e proprio patrimonio paesaggistico e storico. Vorrei fare un piccolo appunto a Marinucci, sempre molto simpatico quando interviene, ma bisogna saperlo fare. Le battute velatamente di stampo sessista vanno evitate, cerchiamo di mantenere termini idonei a un Consiglio comunale».

Il sindaco Andrea Biancani: «Sono pienamente consapevole delle necessità del territorio, di ogni quartiere ma anche di tutti i borghi. Il nostro obiettivo è riuscire ad arrivare ovunque, partendo magari dagli interventi più piccoli che ci vengono segnalati, e che ho ben presenti, capendo che le esigenze sono diffuse in tutta la città. Come Comune abbiamo presentato il progetto per la realizzazione delle mura di Casteldimezzo e stanziato le risorse per il recupero delle mura di Monteciccardo. Ora, per una questione di tempistiche, abbiamo presentato anche il progetto per la cinta di Candelara: è infatti uscito il bando ed era l’unico progetto già pronto. Va ricordato che i progetti esecutivi hanno costi significativi: per un intervento da 1 milione di euro, possono arrivare a circa 250mila euro, risorse che inevitabilmente vengono sottratte alle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Stiamo facendo i salti mortali per dare priorità alle manutenzioni diffuse su tutta la città e alla conclusione dei cantieri già avviati, mantenendo al contempo alto il livello delle politiche sociali, culturali ed educative. Compito non facile che stiamo cercando in ogni modo di svolgere».

Vastante: «Sposiamo la delibera, in assoluta coerenza con la maggioranza e il sindaco, di mettere al primo posto le manutenzioni».

È seguita la discussione sulla “Variazione al Bilancio di previsione finanziario 2025-2027” illustrata dallo stesso assessore Pozzi (con anche la delega al Bilancio) approvata con 22 voti favorevoli, 9 astenuti. «Ci consente di mettere a disposizione dei servizi e della città più di 1 milione di euro di nuove risorse che provengono sostanzialmente dall’avanzo di amministrazione, cioè dalle gestioni passate che assegniamo a 3 macro-aree – spiega Pozzi -. La prima, è quella che destiamo alla vivacità del Natale (a cui sono destinati 260mila euro in totale di cui sol 130mila euro inseriti in questa variazione, il resto provenienti dalle economie di servizi), un periodo di oltre 40 giorni di iniziative che mi piace definire un investimento per la città, anche se “da bilancio” non lo sarebbe. Diversi studi, tra cui quelli di Anci, dimostrano come 1 euro speso bene sul Natale ne porta 4 all’indotto e all’economia di un territorio. Sostenere e programmare iniziative ed eventi in questi 40 giorni dà un aiuto importante a tutte le attività che combattono ogni giorno per tenere aperte; sappiamo che il 20-30% del fatturato spesso dipende da questo periodo». Pozzi ha citato la seconda macro-area, «che ci permette di accompagnare e sostenere gli investimenti che stiamo portando avanti in città. Parlo dei 120mila euro per l’intervento dell’elementare Anna Frank; modifiche progettuali hanno comportato un aumento di risorse. Sempre sul tema scuole ci sono gli altri 30mila euro per realizzare, nel polo 0-6 anni “Il Faro”, una mensa adeguata alle esigenze della nuova struttura. Ci sono altri interventi che rientrano in questo “accompagnare gli investimenti”, come il sottopasso di Vismara (che andrà a collegare la linea 3 della Bicipolitana) per i quali si sono resi necessari espropri per 15mila euro che ci permetteranno di concludere l'infrastruttura che inaugureremo nei primi mesi 2026». Presente in questa area della variazione, le già citate risorse per le mura di Candelara e le cifre (compresi nei 30mila euro) «che permettono di progettare la città dei prossimi anni con un’attenzione per il Municipio di Monteciccardo». Figurano nel documento anche diverse risorse per la straordinaria manutenzione, la terza macro-area indicata dall’assessore, «in particolare rivolta alla sistemazione delle strade, come già indicato in variazione del Piano delle nuove opere. Riportati 20mila euro per la sistemazione delle biblioteche, in particolare per il porticato della San Giovanni. Nella variazione ci sono anche 72mila euro per la manutenzione ed efficientamento di edifici comunali, tra cui quelli più periferici (in parte risolveranno i problemi all’ex cinema di Borgo Santa Maria; in parte renderanno più accessibile la ludoteca di Muraglia)». Pozzi ha aggiunto: «Queste sono le principali risorse che andiamo a mettere disposizione per le richieste fatte dalla città e dai quartieri. Sono rese possibili da 3 fonti finanziamento: la parte minore proviene dai trasferimenti regionali per iniziative già svolte (anticipate con risorse comunali); altre dal buon andamento della fiscalità (dovuta alla fedeltà fiscale dei nostri concittadini, un elemento di ricchezza per il territorio in parte dovuto al lavoro di recupero fatto dal Comune e dalle società che collaborano al recupero); l’altra parte, la più rilevante, è quella che deriva proprio dall’avanzo».

Redaelli: «Segnalo notevoli entrate che arrivano da altri Enti, come la Regione Marche, a dimostrare il fatto che non c’è volontà di remare contro». Ancora: «Nel bilancio ci sono circa 260mila euro che verranno spesi per il Natale, in più ci sarà un impegno di CTE Square per realizzare iniziative, spero che non sia vero, perché l’utilizzo dei fondi non è corretto».

Rocchi: «Si stanziano risorse facendo fronte alle richieste che arrivano dai servizi, alle manutenzioni in particolare, alle opere di decoro, alla Cultura. Non ultimo al Natale, che rafforza la nostra economia, sostenendo artigianato e attirando turisti».

Marinucci: «Ben vengano i soldi per le strade, ma ci vorrebbe maggiore ripartizione».

Mattioli: «Più volte ho denunciato la mancanza di attenzione da parte della Regione marche per le attività culturali, ma in questa variazione mi compiaccio nel vedere, seppur in piccoli importi, la volontà di contribuire ad aventi di promozione. Speriamo continui negli anni».

Biancani: «Chiederò un incontro con la Regione Marche per chiedere risorse dirette - come vengono date anche ad altri comuni -, perché quelle che abbiamo dai soli bandi non sono sufficienti per il sostentamento di tutta la macchina. Abbiamo bisogno di aiuto, e lo chiederemo».

L’assise ha poi approvato le due delibere successive, entrambe inerenti la “Costituzione di servitù di elettrodotto per cabina elettrica di trasformazione a favore di Enel Distribuzione Spa” in strada Montefeltro (la prima; ha ottenuto 26 voti favorevoli) e in via Paganini (la seconda; 26 voti favorevoli). L’assessore Pozzi ha spiegato: «Le proposte sono state illustrate durante la commissione Lavori pubblici. La prima riguarda una cabina che servirà gli edifici di nuova costruzione, il vicinato e le attività già insediate in loco. Questa proposta va a costituire una servitù in un’area di proprietà privata e che viene assegnata al Comune come oneri di urbanizzazione, per il quale l’Amministrazione incamererà una cifra di 500 euro, una tantum. La seconda è analoga, cambia ditta concessionaria e zona».

Tommasoli non ha partecipato al voto per motivi «di incompatibilità e conflitto di interessi».

Marinucci: «Due delibere abbastanza simili devono però essere trattate in momenti diversi».

Approvata all’unanimità la “Modifica tracciato e cessazione all'uso pubblico di un tratto della via dell’Arcangelo” a Montegaudio e costituzione di servitù di uso pubblico (la delibera ha ottenuto 28 voti favorevoli). L’assessore al Patrimonio Riccardo Pozzi ha detto: «Andiamo a regolarizzare quello che è uno stato di fatto di un tratto di strada; lo abbiamo approfondito in Commissione dove abbiamo visto il nuovo tracciato, che è l'esistente». Con la delibera si recepisce la richiesta dei proprietari frontisti di strada dell'Arcangelo (che ricade catastalmente in parte sull’ex strada comunale della Pieve e in parte sull’ex strada vicinale della Genga) che chiedono la cessazione all'uso pubblico della stessa. Propongono la creazione di un tracciato viario di uso pubblico alternativo realizzato su terreno di loro proprietà, già utilizzato per accedere ai fondi confinanti».

Redaelli: «È vero che si regolarizza uno stato di fatto. Ma la domanda è: come siamo arrivati a questo? Oggi la percorribilità e la pendenza della strada non sono più quelle di prima». «È già successo per la delibera in strada Ronchi - ricorda il consigliere - abbiamo regolarizzato uno stato di fatto “liberando” quella che era inizialmente una strada libera che nel tempo ha avuto tante modifiche (un parco di pannelli fotovoltaici, una piscina, etc.) la strada che c’era non c’è più. Questa situazione evidenzia il tema dell’uso pubblico delle strade vicinali che è da salvaguardare perché riguarda il patrimonio del Comune e l’accessibilità ad alcuni luoghi».

Mariani: «Bisogna avere sensibilità sulle vicinali, strade importanti e storiche. Giusto fare una mappatura, potendo recuperarle all’utilizzo pubblico».

Marinucci: «Sono realtà che hanno bisogno di essere riportate alla luce, mi auguro che qualcosa venga destinato a queste strade».

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
L’assise è poi passata alla discussione e al voto delle mozioni e degli ordini del giorno. La prima, approvata all’unanimità, è stata presentata dai consiglieri Bartolomei, Dallasta e Marinucci che hanno chiesto il “Potenziamento dell'illuminazione pubblica nella città di Pesaro”. Ad illustrarla è Bartolomei «L’illuminazione pubblica è un elemento chiave per la sicurezza urbana”; con la mozione impegnano il sindaco e la giunta a “mappare le aree urbane più critiche per la sicurezza pubblica, in collaborazione con le forze dell’ordine, le associazioni e la cittadinanza, per pianificare interventi mirati”; a “potenziarne l’illuminazione pubblica, con particolare attenzione a parchi, sottopassi, fermate dei mezzi pubblici e percorsi pedonali poco illuminati”. La mozione rivolge l'attenzione anche ai “quartieri soggetti a desertificazione commerciale, incentivando la loro riqualificazione”. I consiglieri chiedono anche di “prevedere incentivi per l’implementare tecnologie di illuminazione efficienti e sostenibili”. Chiedono inoltre di “integrare il potenziamento dell’illuminazione con politiche di rigenerazione urbana” e di “avviare campagne di sensibilizzazione e formazione, coinvolgendo scuole, associazioni e comitati di quartiere, per promuovere una cultura della sicurezza urbana e della vivibilità degli spazi pubblici”. Impegnano inoltre sindaco e giunta “a garantire il monitoraggio e la valutazione degli interventi” “con report periodici al Consiglio comunale».

Tommasoli: «La questione ad oggetto è già stata esaminata in una Commissione – dice, elencando alcuni dati - abbiamo un contratto con MMS valido fino al 2031, nel 2015 è stata avviata una riqualificazione energetica della città, in tre anni la copertura led è passata dal 40% al 93,70%. Per il consumo energetico siamo passati da 9500watt a 4500watt con un risparmio del 57% e 1500 tonnellate di CO2. D’accordo con quanto detto da Bartolomei sulla tecnologia. Quello che è emerso dalla Commissione è che il servizio di MMS è soddisfacente».

Malandrino: «Sono arrivate molte segnalazioni di zone buie della città, chiedo a chi di dovere di segnalare a MMS».

Marinucci: «Le luci sono un importante deterrente, una priorità della città».

Bartolomei: «Chiedevo un potenziamento dell’illuminazione soprattutto in percorsi pedonali, sottopassi, fermate dei mezzi pubblici, parchi, per dare un senso di sicurezza maggiore».

Perugini: «L’attenzione sul tema viene posta da tempo, con investimenti importanti. Il costo per una copertura maggiore è alto».

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