Gaifa è un toponimo longobardo, che appunto significa terra nullius, ma è anche una pieve, una torre diroccata, una campana, un castello scomparso e un’abbazia perduta lungo la media valle del Metauro. C’era una volta una valle Gaifana, che si stendeva tra le Cesane e il monte Pietralata, dalle porte di Urbino ai paraggi di Fossombrone, il cui ambito territoriale è oggi diviso fra più comuni, e questo libro ne indaga la storia e la configurazione antica. Diversi studiosi (Anna Ermeti, Anna Fucili, Sara Bartolucci, Leonardo Gubellini e Nicole Hofmann) esplorano gli aspetti storici, documentari, artistici e floristici di quel comprensorio, cimentandosi nella ricerca di una unitarietà perduta nei secoli.
Anna Fucili è storica dell’Arte; è stata bibliotecaria dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, ha collaborato alla catalogazione dei Beni culturali su incarico della Soprintendenza e dell’Arcidiocesi di Urbino. Membro dell’Accademia Raffaello, è autrice di numerosi studi in riviste e volumi collettivi e di diverse proprie monografie.
Anna Lia Ermeti è stata docente di Archeologia medievale presso l’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”. Ha partecipato e diretto campagne di scavo all’estero e in Italia; autrice di numerose pubblicazioni, ha promosso mostre e progettato e allestito diversi musei, da Cantiano a San Leo; è inoltre direttore della collana dell’insegnamento di Archeologia medievale dell’Università di Urbino “ArcheoMed”.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti
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