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Dal Consiglio comunale arriva il secondo sì al “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari dell’ex Manzi”

Il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari dell’area dell’ex Manzi”, lo spostamento del monumento dei Tre Martiri in Baia Flaminia, la mozione sul contrasto al bullismo e alle discriminazioni. Questi i temi principali discussi nel Consiglio comunale di oggi.

INTERROGAZIONI/INTERPELLANZE

Il Consiglio si è aperto con l’interrogazione orale a risposta immediata sullo “Spostamento del monumento in memoria dei tre partigiani fucilati in zona Baia Flaminia presentata dai consiglieri Antonio Bartolomei, Mauro Marinucci e Giovanni Dallasta. A rispondere l’assessora alle Manutenzioni Mila Della Dora: «Un progetto del 2022, che ha visto anche il finanziamento della Regione Marche e che, tra le altre cose, prevede la valorizzazione storica del monumento ai Tre Martiri posizionato all’ingresso di Campo di Marte. Non ci sono documenti storici che attestino l’attuale luogo della fucilazione dei Tre Martiri (avvenuta l’11 maggio ‘44), quindi il valore simbolico del monumento e la memoria di quello che è successo non possono venire in alcun modo alterate da un tale, minimo, spostamento, che al contrario lo valorizza. È un progetto che ha coinvolto diverse realtà, tra queste Legambiente, Anpi, Consiglio di Quartiere».

A seguire è stato poi il dibattito sulla “Colonnine ricarica auto elettriche a Santa Maria dell’Arzilla” tema sollevato dai consiglieri Bartolomei, Dallasta e Marinucci tramite un’interrogazione. A rispondere è stata l’assessora alla Viabilità Sara Mengucci: «I lavori nei pressi della colonnina di ricarica riguardano la posa della fibra Fibercop. La colonnina di Enel X risulta funzionante, ma non è possibile sostare per la ricarica a causa degli scavi. Il servizio Manutenzione del Comune ha al momento sospeso ogni altra autorizzazione su suolo pubblico per la posa della fibra, fino a quando tutti gli scavi già aperti non saranno definitivamente e correttamente chiusi. La posa della fibra è supportata da leggi specifiche che gli permettono esenzioni e deroghe da prassi cautelative a garanzia dei comuni, tali per cui non disponiamo di tutte le usuali forze per tutelare l'interesse pubblico e l'unico strumento al momento è quello descritto in precedenza». Per le tempistiche: «I lavori dovrebbero terminare nella seconda metà di marzo quando sarà possibile liberare l'area e consentire la ricarica delle auto. Il servizio viene gestito da Enel X che informa gli utilizzatori attraverso il sito internet e l’app. Come Amministrazione abbiamo provveduto ad avvisare Fibercop dell'indisponibilità della colonnina e richiesto il periodo di conclusione dei lavori. Nell'aggiornamento delle "Linee guida per l'installazione, la realizzazione e la gestione delle infrastrutture di ricarica a pubblico accesso" non è prevista l'installazione di altre colonnine nel Quartiere 3. Ciò non toglie che qualora vi fosse una grande richiesta in tali aree il Comune potrebbe autorizzare la sua installazione. Complessivamente nel territorio comunale al momento la disponibilità di colonnine di ricarica per auto elettriche è più che sufficiente, tanto che spesso gli stalli di sosta sono vuoti a scapito di utenti con auto tradizionali che hanno un minor numero di parcheggi disponibili per il parcheggio».

Si è proseguito poi con il dibattito sull’“Auditorium Scavolini: costi, utilizzo e gestione della struttura”, tema presentato dagli stessi consiglieri della prima interrogazione Bartolomei, Marinucci, Dallasta. L’assessora alle Manutenzioni Mila Della Dora ha detto: «La struttura è nuova, e non ci sono come non sono previsti, lavori di straordinaria e ordinaria manutenzione». Sulle utenze, «sono variabili in base all’utilizzo. Ricordiamo che la struttura ha una certificazione nZeb, tanto che l’Amministrazione ha ricevuto dal Gse 1,7milione di euro, a dimostrazione che l’edificio non è energivoro». Della Dora ha aggiunto anche che «le utenze sono in corso di volturazione ad Aspes, non ci sono spese per l’ente». Sugli eventi programmati all’Auditorium Scavolini, l’assessora ha precisato: «Aspes ci ha riferito che per annualità 2025 e 2026 sono confermate 25 giornate in cui si svolgeranno eventi spettacolistici, sportivi e convention; a queste vanno aggiunte quelle dedicate al ROF 2025». Inoltre, «Sono pervenute diverse richieste di utilizzo, anche al mio assessorato, che ora sono in corso di valutazione» e «Non sono pervenute né da soggetti privati né da soggetti pubblici, manifestazioni di interesse per la gestione della struttura». Sui punti 4 e 5 dell’interrogazione, Della Dora si è avvalsa delle informazioni del servizio Lavori Pubblici del Comune: «L’esecuzione dei lavori è stato un procedimento complesso, in cui si sono succedute diverse ditte, derivanti da 2 distinti progetti e appalti. Del 1° appalto i costi sono stati completamente contabilizzati e liquidati; attualmente in ragioneria vi è la liquidazione della rata in saldo che è in attesa di un documento per poter essere liquidata. I costi relativi al 2° appalto sono in corso di definizione; le economie accertate all’interno del quadro economico saranno impiegate per il completamento degli spazi accessori per cui era già previsto il riutilizzo del ribasso d’asta. Altre somme relative al 2° stralcio saranno liquidate dopo che Governo erogherà gli importi per l’adeguamento prezzi, richiesti per il caro-materiale degli ultimi anni». Sempre sul 5° punto, risulta che «la contabilità finale non è ancora stata presentata al Comune, sarà cura comunicarla non appena ricevuta». Infine, «I rapporti tra Comune e Coop sono disciplinati da apposito contratto di concessione stipulato il 5-11-2024» ha concluso Della Dora.

Il Consiglio ha poi discusso della “Valorizzazione degli sgambatoi comunali”, tema presentato dai consiglieri Redaelli, Malandrino, Boresta, Canciani e Corsini.  Nel rispondere, l’assessora Maria Rosa Conti ha detto: «Abbiamo già iniziato un percorso per la redazione di un regolamento ad hoc, per la gestione e la realizzazione di aree di sgambamento, dove si chiederà anche la collaborazione della popolazione. L’Amministrazione è a disposizione per migliorare questi spazi, che devono avere tutti i servizi, le manutenzioni necessari e la riqualificazione.  Va fatto un lavoro di mappatura per capire dove è necessario realizzarne di nuovi, in collaborazione con i Quartieri».

DELIBERE 
Approvata con 18 voti favorevoli (11 astenuti) la delibera per l’approvazione dello schema di convenzione relativo alla costruzione (con demolizione) di un fabbricato residenziale nZeb (all’ex scuola Mascarucci) presentata dall’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili, che ha detto: «Un ex immobile che è stato alienato, un intervento diretto da parte di chi l’ha acquisita per realizzare degli appartamenti. La delibera si è resa necessaria soltanto per la richiesta, fatta da parte del Comune, di realizzare una cabina Enel a scomputo degli oneri primari. Questa cabina serve per la scuola e sarà a servizio di buona parte del Quartiere, quindi necessita di essere realizzata prima che vengano effettuati altri lavori». 
Gli interventi:  
Redaelli: «Chiedo che nelle successive fasi progettuali si posizioni la cabina, previo coinvolgimento del Quartiere, nel posto meno compromettente possibile rispetto alla fruizione dell’area verde; visto quanto accaduto poco lontano». 
L’assessore Nobili in risposta a Redaelli: «Con l’assessora Mengucci e l’ufficio Traffico ci siamo confrontati per valutare di realizzare, un domani, un parcheggio in quello spazio. La possibilità c’è, teniamo in considerazione ciò che il consigliere Redaelli ha evidenziato». 
Rocchi per la dichiarazione di voto: «La maggioranza voterà favorevolmente la delibera confidando nel posizionamento migliore possibile della cabina grazie alla valutazione dei tecnici ed esperti».

Secondo passaggio in Consiglio comunale per il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, relativo all’area dell’ex scuola 'A. Manzi' in via Lamarmora”, approvato emendato con 21 voti favorevoli (11 contrari). «Con questa delibera flessibilizziamo e diamo maggiori opportunità di utilizzo a quell’immobile - ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili – che potrà ospitare residenze, attività commerciali e terziario. Rimangono confermate le capacità esistenti, con la possibilità di aumentare di un piano, riducendo gli spazi a terra. Dal primo passaggio in Consiglio non sono arrivate osservazione, se non quelle legate all’emendamento che arriva dal Quartiere».

Sulla delibera è stato presentato «un emendamento prettamente tecnico» (che ha ottenuto 31 voti favorevoli) come ha chiarito il sindaco Andrea Biancani, che ha lasciato la parola al responsabile del servizio Sviluppo Urbano ed Economico Marco Fattore per la presentazione del documento. L'emendamento modifica la delibera in due parti. Nella prima riporta che "il Consiglio di Quartiere n. 12 'Pantano' ha presentato osservazioni con note prot. 19040 del 12/02/2025 (pervenuta nei tempi) e prot. 21603 del 19/02/202 (pervenuta oltre le tempistiche previste)". Nella seconda, l'emendamento modifica la delibera indicando che "la proposta di deliberazione prevede esclusivamente una valorizzazione dell’immobile relativo all’ex scuola Manzi, mediante la flessibilizzazione delle possibili destinazioni d’uso insediabili, senza precluderne l’attuale destinazione a scuola e che, pertanto, tutti i contenuti delle osservazioni pervenute dal Consiglio di Quartiere n.12 “Pantano” non sono pertinenti alla proposta in esame, ma dovranno essere oggetto di successiva valutazione da parte del competente organo comunale".

Gli interventi sulla delibera: 
Redaelli: «Su questo aspetto c’è tanta confusione, aumentata dall’Amministrazione soprattutto in questi ultimi giorni. Le domande che sono state poste, ad oggi, non hanno ancora ricevuto risposte soddisfacenti. Non parliamo di questioni tecniche ma piuttosto politiche perché, come nel caso di oggi, riguardano l’espressione stessa del Quartiere. Dire che i pareri dei Quartieri non sono pertinenti è grave, perché riporta elementi di contesto necessari, decontestualizzando questa operazione».  
Gambini: «L’Amministrazione ha valutato strade diverse in momenti diversi. Ad oggi mancano alcuni elementi per decidere quale sia la migliore da intraprendere; tra questi, l’importo preciso dei lavori di riqualificazione necessari per rendere fruibile l’immobile. Gli elementi saranno indispensabili quando alieneremo il bene, ma oggi parliamo “solo” di una delibera preliminare che aumenta le possibilità di vendita senza precludere alcuna possibilità al Comune». 
Marchionni: «La città cerca chiarezza sulla destinazione delle due strutture. Un documento scritto sul futuro delle due scuole: Manzi e Oliveri, ad oggi non c’è. In una delibera di Consiglio comunale del 2016 si dà atto che l’Amministrazione comunale è proprietaria di oltre 50 edifici scolastici sparsi su tutto il territorio comunale, la maggior parte dei quali realizzati prima dell’entrata in vigore delle più recenti normative in materia antisismica. Per alcuni di questi edifici esistono dei problemi di ordine manutentivo e tecnologico, tali per cui un intervento di ristrutturazione può risultare anti-economico rispetto ad una nuova realizzazione. Inoltre, un altro importante aspetto che caratterizza questo tipo di intervento sugli edifici scolastici è la grande difficoltà di trasferire le lezioni e gli studenti in altri edifici scolastici. In questa delibera del 2016 il servizio proponente fa emergere che, tra gli edifici scolastici presenti in città, la scuola di via Confalonieri risulta tra le più bisognose di interventi radicali. Nella stessa delibera si cita: “un intervento di adeguamento e messa in sicurezza risulta anti-economico, soprattutto se si confrontano le prestazioni raggiungibili da un edificio di nuova fattura”. Come può, questo stesso edificio, dopo oltre 10 anni, migliorare la situazione? Chiedo al Consiglio comunale di porsi in maniera cosciente su tutta la questione». 
Lugli: «Inderogabile un coinvolgimento più importante del Quartiere. Chiedo che vengano trovati tutti i modi per arrivare a una soluzione partecipata e condivisa che venga prioritariamente dall’ascolto dei residenti. Non riesco a capire in che direzione ci stiamo muovendo».  
Corsini: «Nel 2023 il Consiglio comunale era andato verso l’alienazione dell’Oliveri per poter poi realizzare la scuola Manzi che ha una superficie di circa 730mq. Si è detto che per farne una nuova scuola ci sarebbero voluti dai 7 ai 9 milioni di euro, somma che comporta costi di 7-9mila euro/mq. Se mettiamo in relazione questa cifra con quella degli interventi che si stanno realizzando (la Brancati è costata 1.300euro/mq nel 2020; l’Anna Frank 2700euro/mq) risulta che i numeri della Manzi non stiano in piedi; ma sottolinei che sono stati detti, anche in Consiglio di Quartiere». Sull’Oliveri, «le perizie stimano per il solo adeguamento sismico dell’immobile di via Confalonieri 2,7milioni, una cifra con cui realizzeremmo una Manzi nuova; abbiamo anche il computo con cui il Comune si è candidato ai bandi, che riportava una spesa di 4,9milioni per riqualificare l’Olivieri. I numeri li abbiamo, ed è lampante quale direzione il Comune debba prendere». 
Dallasta: «Ritengo saggio l’intervento di Lugli, che dice che in questa operazione non si vede la fine. Ma forse si è partiti male dall’inizio. La priorità è la sicurezza dei bambini e i genitori da tempo hanno alzato le barricate sull’Olivieri. Un dibattito che si è, in qualche modo, risolto, ma resta il fatto che si tratta di un edificio che ha i suoi anni. Quando ci troviamo con due plessi vecchi, la priorità sono sempre i bambini. I tempi sono lunghi, la cosa migliore sarebbe trasferire subito i bambini e poi intervenire». 
Il sindaco Biancani: «Nessuna confusione sul tema, noi abbiamo in essere una valorizzazione sulla scuola Olivieri e oggi portiamo in Consiglio comunale una valorizzazione ulteriore per allineare e vendere anche la scuola ex Manzi. Il Consiglio di quartiere è già andato oltre, ha fatto delle domande dando per scontato la vendita, chiedendoci direttamente le tempistiche sui lavori che, ad oggi, è difficile avere, ma questo fa ben capire come il quartiere, al contrario dell’opposizione, sia già oltre». Poi il sindaco ha parlato degli aspetti tecnici: «Abbiamo già incaricato l’ingegner Bianchi per una valutazione tecnica sul recupero della Olivieri, che ci dovrà dare una perizia tecnica e ben precisa. Sicuramente l’obiettivo è trovare uno spazio sicuro per gli alunni e le alunne, ma purtroppo Il tema di una ipotetica nuova scuola, in assenza di bandi regionali o nazionali, è controproducente o già persa in partenza. Quello che, come Amministrazione, stiamo facendo è un lavoro di valutazione che ci possa consentire ulteriori valutazioni. Non vogliamo sprecare soldi pubblici ma vogliamo valorizzare le nostre strutture. Basta di trattare le valorizzazioni pubbliche come se fossero private, paradossalmente quando si parla di progetti privati ci sono meno interventi. Vogliamo trovare una soluzione per dare risposta alla scuola, non accetto che ci si permetta di far trapelare l’idea che il comune voglia speculare sui beni pubblici». 
Marinucci: «Da parte dell’opposizione c'è la volontà di garantire che i soldi siano spesi con parsimonia». 
Lanzi: «Sulle varianti di “privati” ci sono state proteste, ricordo quanto successo per largo Tre Martiri e quanto sta accadendo per le torri di Muraglia, e noi consiglieri comunali siamo sempre sul pezzo. Sulla vicenda dell’Olivieri nessuno di noi ha sobillato alcuna persona». 
A chiusura del dibattito, l’assessore Nobili: «Vorrei riportare la discussione sulla delibera. Se vogliamo fare l’interesse della collettività bisogna dire le cose come stanno sulla base di quello che si sta discutendo. Oggi il focus è su una valorizzazione, domani potremmo discuterne di un’altra. Diamo la possibilità di avere un immobile con più destinazione, né più, né meno». 
 
Gli interventi sull’emendamento  
Redaelli: «Dopo la spiegazione del sindaco in Consiglio e degli assessori nei Quartieri sono pervenute decine di domande dai residenti e questo vuol dire che la strategia in merito a questa operazione non è stata compresa». 
Bernardi: «Abbiamo sentito attaccare il sindaco su presunte allusioni giudicate molto gravi, ricordo che qualche consigliere ha riferito di un presidente di Quartiere, che raccoglieva soldi contanti in una cassetta. Una dichiarazione che afferma un fatto penale; è su questo che servirebbero delucidazioni». Sui chiarimenti «chiesti continuamente», ha detto «mi pare vengano dati». Infine: «Mi chiedo se il consigliere Corsini chieda spiegazioni come consigliere comunale o come presidente dell’Ordine dei geometri, è una domanda che pongo e che interessa anche i geometri». 
Marchionni: «Dall’emendamento evinciamo che c’è confusione. Chiediamo di capire cosa si vuole fare».  
Corsini: «Sono come consigliere comunale di minoranza, sono un tecnico e sono competente in maniera. Se qualcuno mi vuole attaccare sono robusto». 
La precisazione dell’assessore Nobili: «Il documento del Quartiere è stato inserito nell’emendamento oggi perché non era attinente alla tematica della delibera. In Consiglio di Quartiere oltre a me e all’assessore Pozzi, e ai residenti e famiglie, c’erano alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione; il documento che riporta l’emendamento è stato dato ai presenti quella stessa sera. Non c’è nulla di male a riconoscerlo, ma facciamo una discussione su temi reali dando un valore aggiunto».  
Canciani: «Ero presente ad entrambi i Consigli di Quartiere e vorrei fare chiarezza: dire che il costo di costruzione della Manzi si aggira intorno ai 7 e 9milioni di euro è poco serio», ha detto la consigliera riferendosi all’assessore Riccardo Pozzi.  
Sul tema è intervenuto l’assessore alle Nuove Opere Riccardo Pozzi: «Il lavoro che si sta portando avanti è quello di avere meno scuole ma più sicure, funzionali e adatte alla modalità con cui si fa attività didattica. Quando si realizza una nuova scuola si fa un ragionamento sulle iscrizioni del quartiere, sul bacino di riferimento dell’area; si fa un ragionamento complessivo rispetto le altre strutture scolastiche presenti e si realizza un investimento rispondente a tutte queste necessità. Il valore di una nuova costruzione è assolutamente legato al tipo di progetto e al volume da realizzare che non potrà essere di 750mq. Oggi l’Olivieri di via Confalonieri ospita numerose aule, il Cpia (scuola adulti), laboratori e stanze per il quartiere; venderla significherebbe dover traslare in altre sedi gli stessi spazi». 
Il sindaco Biancani: «La scuola Olivieri è una struttura ampia, suddivisa in più piani e utilizzata per diverse destinazioni; dalla scuola per adulti, a quella per i giovani studenti e, infine, ai locali destinati al Quartiere. Abbiamo bisogno di ricreare quegli stessi spazi con identica superficie e ampiezza, e farlo nella scuola ex Manzi sarebbe più oneroso che attuare la stessa riqualificazione dell’Olivieri che continuiamo a promuovere». 
Redaelli: «Rimangono le modalità rocambolesche con cui questo parere è arrivato; inoltre non siamo d'accordo sui contenuti ritenuti non pertinenti, per noi lo sono». 
Pagnoni Di Dario: «Il parere del Quartiere non è arrivato nei modi e nei termini. E non è vero che non è pertinente, l’emendamento dice solo che le osservazioni del Quartiere non hanno attinenza con la delibera».

Dichiarazioni di voto della delibera emendata: 
Andreolli: «Nessuno vuole ostacolare, perché l’obiettivo sicurezza nelle scuole è universale. Il nostro compito è chiedere come si vuole raggiungerlo. Il voto è contrario perché il percorso non ci ha convinto». 
Tomassoli: «Questa giunta e il sindaco fanno il loro lavoro e lo fanno bene. La valorizzazione del patrimonio comunale prevista dall’apposito piano è un obiettivo che l’Amministrazione deve perseguire, è una richiesta che arriva direttamente dal Ministero. In Puglia molti comuni sono stati sanzionati perché non hanno adempiuto a questo dovere». 
Di Dario: «Inserire un immobile nel Piano delle valorizzazioni serve all’Amministrazione per decidere se effettuare o meno determinate scelte». 
Fabbri: «Valorizzare un immobile è un valore aggiunto, il voto è favorevole». 
Lugli: «La strada è quella giusta, il ruolo della politica è creare il terreno e fornire gli strumenti giusti per fare le cose migliori per i cittadini. Sollecito trasparenza e partecipazione, voto favorevole». 
Marchionni: «Per Pesaro Svolta il voto è convintamente contrario. Parliamo di due edifici che per forza di cose dialogano tra loro, ma purtroppo siamo di fronte ad una struttura – l'Olivieri – che ha bisogno di lavori di riqualificazione che secondo la delibera del 2016 – presentata in seduta dalla consigliera Marchionni – sono anti-economici». 
Mariani: «Forse abbiamo perso il bandolo della matassa. Qui si parla di qualcosa e si intersecano discorsi che non hanno nulla a che vedere con l’argomento in questione. L’Amministrazione comunale ad oggi cerca di risparmiare, valorizzando e programmando. Il Faro, per questo, voterà favorevolmente». 
Cioppi: «Al momento giusto saremo aperti ad ascoltare i pareri e a fare le valutazioni, ma oggi si vota altro». 
Boresta: «Il problema nasce da un errore di metodo, una scelta fatta senza dati alla mano sufficienti per poter dare chiarimenti ai genitori o ai Quartieri. Fratelli d’Italia vota contrario» 
Marinucci: «Voto contrario, qui si vorrebbe fare prima la casa e poi il progetto».

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO 
Ad aprire la parte dedicata, è stata la mozione presentata dai consiglieri Bartolomei, Dallasta e Marinucci per “l'avvio di un progetto di contrasto al bullismo e alle discriminazioni nelle scuole di Pesaro” respinta con 14 voti contrari e 12 voti favorevoli. A presentarla Antonio Bartolomei: «Un argomento che mi tocca particolarmente. Voglio dedicare la presentazione di questa mozione alla mia professoressa Cristina, che è stata per me un angelo in quegli anni terribili. E a tutti i ragazzi, come me bullizzati e discriminati che ogni giorno si svegliano con un peso nel cuore, perché sanno che varcando la porta di quella scuola si troveranno di fronte a insulti, risatine, atti di violenza». L’intervento è proseguito: «Immaginate solo per un instante di sentirvi esclusi, giudicati per quello che siete. Questo è il bullismo, queste sono le discriminazioni, che lasciano, in chi le subisce, delle ferite e delle cicatrici per tutta la vita. Per quanto il tempo possa passare, so bene cosa si prova. Lo dico per esperienza personale, anche se so che in politica è difficile e talvolta sbagliato mostrare il fianco parlando delle proprie debolezze. Quando ero un ragazzino, alle scuole medie, sono stato travolto da insulti di ogni genere: ero un po' in sovrappeso e mi chiamavano nei peggiori modi. Altresì, notando qualcosa forse di invisibile ai miei occhi, ma evidentemente non ai loro, ho ricevuto i peggiori insulti per via del mio presunto orientamento sessuale. Vi risparmio i dettagli sulla violenza fisica». E ancora: «Quando qualcuno dice che sono ragazzate, non credetegli mai. Io, ancora oggi al mare, nonostante abbia imparato ad accettarmi, mi tolgo di rado la maglietta, per un impulso automatico di dovermi vergognare del mio corpo. Fino ai 23 anni non sono riuscito ad accettare il mio orientamento sessuale, come se amare un altro ragazzo fosse qualcosa di sbagliato. Non era di certo colpa di genitori e amici, che al mio coming out sono stati meravigliosi. Mi ha aiutato il mio carattere, forte e determinato, quando da ragazzino ho deciso che fosse arrivato il momento di dire basta a tutta quella violenza. Mi sono imposto di non passare oltre, di non fare finta di niente, ma di parlarne, di denunciare chi mi aveva fatto soffrire. La politica poi è stata la mia salvezza: ideali a cui aggrapparsi, il fatto di sentirsi parte di qualcosa è una salvezza per chi soffre. Ho avuto la mia rivincita quando sono stato eletto rappresentate di classe, anche grazie al consenso di chi mi aveva fatto soffrire. Mi rendo conto che non tutti ci riescono, non tutti hanno il coraggio o la forza di dire basta, ed è per questo che questa mozione è così importante: è un gesto di amore, cura e responsabilità verso quei ragazzi e quelle ragazze che, come me, hanno sofferto. Chiediamo che le scuole diventino un luogo sicuro, dove ciascuno possa sentirsi accolto e valorizzato, dove le differenze non siano temute. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo fare in modo che nessuno in futuro non debba mai sentirsi solo, non debba mai sentirsi sbagliato».  
Fabbri: «Il bullismo, purtroppo, avviene in ogni contesto e ad ogni età. Per noi il voto è favorevole».  
Lanzi: «Da dieci anni svolgo un percorso nelle scuole e ho sentito centinaia di racconti di ragazzi che si portano dentro cicatrici dovuti al bullismo. Non abbiamo idea del disagio che c’è nelle scuole, condivido il messaggio della mozione».  
Drago: «Lavoro dentro la scuola e ogni giorno vedo ciò di cui parlavano i consiglieri e le ferite di questi ragazzi. Ma si è partiti dalla L. 71/2017 e le scuole si sono attivate nella direzione indicata dalla stessa legge con numerosissimi progetti». La consigliera ha ripreso anche «Rugbull, progettualità attivata dal Comune» e le altre avviate dall’Amministrazione comunale, provinciale e dall’Ufficio scolastico tra cui l’incontro pubblico del 30 novembre «a cui non era presente alcun consigliere comunale di minoranza». «La mozione mi pare poco funzionale (si sarebbe dovuto iniziare a lavorare nella Commissione Politiche educative come avevamo chiesto), poco rispettosa (del lavoro fatto nelle scuole) e pretestuosa.  
Bernardi: «Della mozione contesto il metodo, non il merito. Siamo d’accordo sull’importanza di combattere il bullismo, già da tempo lo si fa in modo eccellente come riportato dall’esperienza del consigliere Lanzi e come fanno gli studenti all’interno della propria autogesione invitando le forze dell’ordine».  
Gambini: «La consigliera Drago, nel suo intervento, non si riferiva individualmente al consigliere Bartolomei a cui, invece, va fatto merito. La volontà di lavorare insieme su questo tema c’è e mi auguro che l’aula abbia la forza di scindere la tematica dal contesto di appartenenza politica». 
Marinucci: «Mi sento in difficoltà per l’emozione che mi ha trasmesso il collega Antonio a cui voglio dire: “ciò che non ti spezza ti rafforza”, e tu sicuramente verrai rafforzato da questa storia, seppur triste». Poi aggiunge: «Ci sono rimasto un po' male per gli interventi successivi a quello del consigliere Bartolomei. Una volta c’erano tre capi saldi: la famiglia, la chiesa e la scuola. La famiglia e l’oratorio non sono più quelli di una volta; quindi, resta saldo il valore della scuola e per questo vanno valorizzate mozioni di questo tipo. È importante spiegare ed educare le nuove generazioni ai valori del rispetto, piuttosto che il seguire continuamente “i like” sui social». 
Dominici: «Solidarietà ad Antonio, ci ha emozionato. Condividiamo il tema del bullismo e contrastiamo qualsiasi forma di violenza. Desidero ringraziare Lanzi per l’importante attività svolta all’interno delle scuole, ricordando che “quello che il bullo non capisce è che siamo tutti diversi, ma che la diversità è una ricchezza”. Massimo supporto e appoggio alle scuole, la contrarietà alla mozione dipende solo da un fatto tecnico, ma con la volontà di costruire un dialogo». 
Salvatori: «Approfitto dell’occasione per estendere la mia solidarietà al collega Bartolomei. Il Comune di Pesaro, nel corso degli anni, si è prodigato per farsi promotore di progetti che hanno cercato di combattere il fenomeno. Sono stato il coordinatore del progetto “Rugbull – Vitamina contro il bullismo”, grazie al quale abbiamo promosso tante attività per bambini e adulti, volte proprio a sensibilizzare la comunità sulla tematica». 
Andreolli: «Ci sono dei momenti in cui, in quest’aula, è sufficiente dire “sì” o “no” e oggi ha molto più senso stare dalla parte del “sì”, superando i “distinguo” che non verrebbero capiti». E ancora, «Sicuramente è stato fatto tanto ma dobbiamo sottolineare l’importanza del continuare su quest’impegno, di cui il Comune non ha intera responsabilità». 
Redaelli: «Bartolomei ha presentato grande forza e coraggio portando in aula questo tema. Sul tema del bullismo nessuno possa considerarsi arrivato, per questo penso che questa mozione sia da considerarsi comunque come un passo in avanti». 
L'assessora alle Politiche educative Camilla Murgia: «Con il consigliere Bartolomei ci siamo confrontati più volte sul suo vissuto e anche su questa mozione, che è un progetto e non una mozione di indirizzo. Come già detto questo Comune è già molto attivo sull’argomento, anche nel contrasto all’uso di un lessico violento, un fenomeno che abbraccia una popolazione più ampia e che può essere davvero feroce, soprattutto nei social network. Ciò che abbiamo voluto fare, e che ho proposto al consigliere e agli altri membri, è cercare di convocare la Commissione per capire le azioni già in essere, per vedere cosa manca e per attivarci in maniera congiunta per comprendere dove intervenire. Ma non è stato possibile». L’assessora ha parlato dei dati, «Gli ultimi pubblicati sulle discriminazioni sono in forte crescita; la Regione Marche ha emanato una legge nel 2021, che va a sostegno del supporto psicologico nelle scuole, uno strumento che si intreccia con le attività delle scuole per il contrasto alle discriminazioni». «Questo Comune si è sempre contraddistinto per la sua azione organica sul contrasto alla violenza; azione che ha previsto un’attenzione particolare anche nel concedere patrocini e supporti alle iniziative. Come successo per il Pride, che torneremo a ospitare a Pesaro, in quanto manifestazione che diffonde la cultura della tolleranza e il rispetto reciproco.  Il Comune di Pesaro lavora in modo organico e in maniera concertata con le associazioni, non c’è lavoro di contrasto al bullismo che esuli da quello alle discriminazioni e alle violenze. Questo documento, nel suo impianto, è superato».

Dichiarazione di voto:  
Palazzi: «Tutto quello indicato nella mozione viene già svolto dal Comune di Pesaro, per questo il voto del mio gruppo sarà contrario». 
Bernardi: «Voteremo contrariamente alla mozione di indirizzo ma non alla storia del collega Bartolomei che rispettiamo, fiduciosi di poter condividere in futuro un’altra mozione sul tema». 
Boresta: «Dare un voto negativo a questa mozione, oggi, significa lanciare un segnale pessimo da parte di tutto il Consiglio comunale. Il gruppo di Fratelli d’Italia condivide e aderisce alle precisazioni del consigliere Lanzi e, per questo, voteremo favorevolmente». 
Lugli: «Voto favorevole anche per il Movimento 5 Stelle». 
 

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