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Canti di Sardegna. L’anima del popolo sardo

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A 100 anni dalla sua pubblicazione, alla Biblioteca Bobbato, la presentazione del libro di Giulio Fara, musicologo che fu anche docente e bibliotecario al Conservatorio Rossini di Pesaro città dove visse e morì. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Sarda Eleonora d’Arborea

Lunedì 8 maggio alle 18, la Biblioteca Vittorio Bobbato (Galleria dei Fonditori 64) accoglie la presentazione del libro di Giulio Fara Canti di Sardegna. L’anima del popolo sardo, promossa dall'Associazione Sarda Eleonora d'Arborea. A 100 anni dalla sua pubblicazione, il libro viene ora ristampato dall’editore Carlo Delfino. A raccontare la straordinaria opera di Giulio Fara (Cagliari, 1880 – Pesaro, 1949), dal 1923  al ‘49, docente di estetica, bibliotecario e segretario tecnico al Liceo Musicale “Rossini” di Pesaro,  Myriam Quaquero - curatrice del volume - insieme a Marco Lutzu.

Antologia dalla veste sontuosa, frutto di una collaborazione con l’editore Ricordi, Canti di Sardegna. L’anima del popolo sardo, compendia 37 melodie selezionate da Giulio Fara per rappresentare l’intera isola. Nelle oltre 200 pagine, l’opera riporta testi e spartiti di motivi tradizionali sardi che ripercorrono il ciclo della vita, dalla nascita alla morte, accompagnati da 12 splendide xilografie del pittore romano Virgilio Simonetti che illustrano usi e costumi sardi legati al mondo della musica.

Studioso poliedrico e ricercatore appassionato della storia della musica italiana, Giulio Fara è oggi ricordato soprattutto per il suo lavoro di valorizzazione della "musica del popolo", cui dedicò molti saggi su varie riviste musicali di rilievo nazionale. Pioniere dell’etnomusicologia in Italia, coniò per la prima volta il termine di "etnofonia". Al centro dei suoi studi le pratiche vocali e strumentali usate in Sardegna, nonché ricerche sugli strumenti musicali sardi più antichi come le launeddas o su sulitu (flauto di canna). Giulio Fara continuerà fino alla morte la collaborazione con il Conservatorio pesarese, con una parentesi nel 1943 quando subì una temporanea radiazione dal ruolo per la sua opposizione al regime fascista cui decise di non aderire neppure formalmente.

info 329 80554305 | info@assoculturasardapesaro.it

 

 

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