Eraldo Baldini è nato a Russi (RA). Dopo essersi specializzato in Antropologia Culturale ed Etnografia, ed avere scritto diversi saggi in quei campi, agli inizi degli anni Novanta si dedica alla narrativa. Nel 1991 vince il Mystfest di Cattolica col racconto Re di Carnevale: è di lì che inizia la sua carriera di scrittore. Oggi è non solo romanziere affermato in Italia e all’estero, ma anche sceneggiatore, autore teatrale e organizzatore di eventi culturali. Vive a Porto Fuori, una frazione di Ravenna tra la città e il mare.
Nei suoi romanzi ha saputo coniugare “gotico rurale” (come il titolo di una sua riuscita raccolta di racconti, uscita nel 2000 e poi di nuovo nel 2012, in una edizione arricchita), noir e horror in una vena originale.
Dicono di lui: Valerio Evangelisti: “Con Baldini il noir è diventato nero sul serio. Finalmente. C'è poco de dire: le sue storie fanno paura”. Simona Vinci: “I romanzi e i racconti di Baldini sono incubi perfettamente costruiti. Di certo, non sono adatti a conciliare il sonno”. Francesco Guccini:
“Eraldo Baldini ci conduce in un mondo di inquietudini ataviche, di antiche paure che tornano con rinnovata forza”. Claudio Buonadonna: “E' un nero vellutato quello a cui ci ha abituati Eraldo Baldini. Sotto la scrittura pulita, alla Scerbanenco, dietro la rassicurante prospettiva storica, nell'ottica demitizzante della provincia, si insinua la sua lucida interpretazione del male. Niccolò Ammaniti: “Quello che mi piace di più di questo scrittore è la sua capacità di portarci per mano, con sapienza, a scoprire le pieghe più oscure e inquietanti della normalità”. Giuseppe Pederiali : “Potremmo definire Baldini lo Stephen King italiano per la sua capacità di costruire incubi e orrori di stile anglosassone, trapiantati nella campagna romagnola”. Carlo Lucarelli: ”Nei racconti di Baldini c'è una scrittura efficace e solida che va oltre il genere, personaggi sorprendenti, ironia, malinconia e anche dolore, e una tecnica narrativa straordinaria, robusta e dinamica”.
Non ha scritto solo noir, ma anche romanzi non di genere, dove però il Male si annidia sempre, come ad esempio L’uomo nero e la bicicletta blu: un libro ironico e drammatico, divertente e commovente, leggero e profondo al tempo stesso, scritto col mestiere dell’autore esperto e smaliziato e la freschezza dell’artista inesauribile, depositario di belle storie da raccontare e capace di farlo con la consueta maestria da affabulatore.
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