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Nuovo ospedale, Biancani: «Il Comune lo vuole il prima possibile ma, ad oggi, non è pronto nemmeno il progetto e i lavori inizieranno tra almeno due anni.»

«Demolire gli edifici esistenti non ha senso, crea disagio e dietro ci sono solo logiche politiche che non tengono in considerazione delle esigenze dei pazienti». Sul trasferimento della RSA Tomasello a Casa Roverella: «Bene, lo chiediamo da mesi ed era previsto anche nell’accordo del 2022 che, finalmente, almeno per questo, viene rispettato»

«Nuovo ospedale, il Comune lo vuole il prima possibile ma no alla demolizione senza prima un progetto. È come se una persona decidesse di demolire la propria casa, dove ancora abita, prima di avere un progetto pronto per quella nuova. Una strategia assurda, prettamente politica e certamente non utile alla comunità. Ad oggi non è stato approvato nemmeno lo studio di fattibilità tecnico economica necessario per poter fare la gara per la realizzazione del nuovo ospedale e, considerando i tempi ormai dilatati, ci vorranno almeno altri due anni prima che si inizi effettivamente a costruirlo. Per queste ragioni, chiedo alla Regione Marche di abbandonare le logiche politiche e di potere, mettendo al primo posto le esigenze dei cittadini». È l’appello del sindaco di Pesaro Andrea Biancani lanciato durante l’odierna seduta in Consiglio comunale che ha visto presentato un’Odg con carattere d’urgenza dai capogruppi di Maggioranza, proprio sulla demolizione dell’ospedale di Muraglia. «Addirittura, ad oggi – precisa Biancani -, mi risulta che oltre a non esserci il progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo ospedale, non è stato neppure approvato il progetto di demolizione degli edifici esistenti e, di conseguenza, non è stata fatta la gara per la sua demolizione. La volontà, quindi, è propagandistica; fanno credere ai cittadini che a brevissimo inizieranno i lavori quando invece ancora manca qualsiasi tipo di atto necessario».

La realizzazione del nuovo ospedale, secondo il cronoprogramma previsto dall’accordo firmato nell’ottobre 2022 tra Comune e Regione, sarebbe dovuto partire entro dicembre 2024. «I tempi non rispettati e il sempre più vicino appuntamento con le elezioni regionali sta portando ad una corsa frenetica da parte dell’attuale giunta regionale, che da mesi si trova costretta a escamotage comunicativi per far fede alle promesse, ad oggi quasi impossibili da mantenere. Sono convinto – continua Biancani – che nemmeno la demolizione riuscirà a partire prima di settembre, ma ritengo sia comunque sbagliato continuare a comunicare cosa senza senso alla città. Se, per ipotesi, si riuscisse davvero a demolire la vecchia struttura, prima dell’inizio dei lavori su quella nuova passeranno anni e questo, ad oggi, comporterebbe lo spostamento precoce dei reparti senza una reale motivazione, recando disagi alle famiglie, pazienti e operatori».

Per queste ragioni, il sindaco Biancani, durante l’assise, ha ribadito la massima disponibilità del Comune a condividere con la Regione Marche i vari iter decisionali sullo spostamento delle strutture: «Non essendoci più una necessità imminente, possiamo ragionare insieme tutte le possibili soluzioni». Con queste premesse rilancia le proposte già fatte in questi mesi all’Ast di Pesaro: «Santa Colomba (Casa Roverella) è disponibile ad ospitare la Rsa Tomasello, il cui spostamento non è però compatibile con i tempi immediati della demolizione che viene proclamata da mesi a questa parte e il cui trasferimento – annunciato con un fabbisogno ulteriore di 27 posti letto - non sarebbe altro che rispettare l’accordo già in essere». Ci sono i margini «anche per spostare la SRR - Struttura Residenziale Riabilitativa a Galantara che può contenere almeno altri 18 posti letto e che attualmente ha un piano completamente vuoto. Inoltre – aggiunge Biancani -, nel 2026 ci saranno altri 700mq all’ex manicomio che il comune sta rimettendo in sesto e che dovrà cedere alla Regione. Ribadiamo, infine, la disponibilità di un edificio a Villa Fastiggi per il trasferimento del centro Il Gabbiano, nel quale potrebbe essere realizzato anche il Centro per l’autismo. Il Comune, cosa deve fare di più?» Si chiede Biancani.

Poi, conclude: «La Regione in questi mesi, per la fretta, ha invece voluto individuare l’Apsella come la destinazione di tutti i servizi legati alla salute mentale che, dall’accordo sottoscritto, dovevano invece rimanere nella città di Pesaro. Oggi, dopo le continue insistenze del Comune, ha deciso di mantenere l’RSA Tomasello nella città di Pesaro, a Casa Roverella, tornando sui suoi passi e rispettando l’accordo originario. Chiedo, quindi, di indire un tavolo di confronto per evitare l’annuncio di ulteriori demolizioni senza senso e senza progetti, valutando le proposte che ho fatto da mesi a questa parte. nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti».

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