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Comune e MMS sistemano l’acquedotto romano; Biancani, Della Dora e Tiviroli: «Concluso prima del termine previsto l’intervento straordinario sull’antica infrastruttura»

«Da oggi torna a portare acqua alle spiagge della città». Sindaco, assessora e presidente di MMS illustrano «le delicate operazioni di disostruzione»

Si è concluso prima dei termini indicati, l’importante quanto delicato intervento di sistemazione e disostruzione della più antica infrastruttura idraulica del territorio: l’acquedotto romano. «Siamo felici di aver concluso, prima dei tempi, operazioni molto delicate – spiegano il sindaco Andrea Biancani e l’assessora alle Manutenzioni Mila Della Dora - che abbiamo seguito con attenzione per tutelare sia l’acquedotto in sé, un tesoro del nostro territorio, sia la funzione che ancora oggi a distanza di 2000 anni, continua a svolgere: portare acqua alla città».

Sindaco e assessora precisano poi che «il termine che avevamo indicato era quello dell’estate, stagione in cui l’acqua dell’acquedotto romano viene pompata attraverso un’autoclave da Muraglia verso il Genica per poi essere utilizzata dagli stabilimenti balneari». «Oggi siamo davvero soddisfatti – continuano Biancani e Della Dora - di aver concluso l’intervento prima del previsto. Un risultato importante che si deve al lavoro di Marche Multiservizi e al supporto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le autorizzazioni concesse e per aver garantito la tutela dell’acquedotto durante le operazioni che hanno previsto, su indicazione della stessa Soprintendenza, una costante assistenza archeologica».

Dopo aver individuato i punti di otturazione, nei giorni scorsi è stata eseguita una perforazione orizzontale teleguidata realizzata da una ditta specializzata e autorizzata della Soprintendenza.

«L’intervento all’acquedotto romano – spiega l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli -è stato realizzato con tecnologie innovative minimizzando l’impatto sull’infrastruttura ed è stato eseguito in collaborazione e condivisione con la Soprintendenza dato l’alto valore archeologico dell’opera. I lavori hanno consentito di liberare la condotta che era intasata a causa dei depositi di calcare e radici. Siamo pienamente soddisfatti per l’intervento di ripristino di un’opera realizzata più di duemila anni fa che ancora oggi è a servizio della collettività ed in particolare dei gestori di stabilimenti balneari. A dimostrazione che quando si vanno a progettare e realizzare infrastrutture acquedottistiche è necessario mettere in campo una visione strategica che guardi non solo al breve ma anche al medio-lungo periodo nell’interesse del territorio e della comunità».

L’acquedotto romano è stato un “sorvegliato speciale” di Comune e Marche Multiservizi da fine ottobre 2024 quando si era verificata una importante problematica di otturazione; situazione paragonabile a quella avvenuta nel 2020 e subito segnalata alla Soprintendenza. Marche Multiservizi aveva riscontrato l’otturazione all’altezza di strada dei Condotti (quartiere di Muraglia); il problema aveva causato, da ottobre 2024, la fuoriuscita di acqua da uno dei pozzetti lungo la condotta, sulla strada. Una situazione che Comune e MMS avevano subito risolto, mettendo in sicurezza la via e realizzando un primo intervento temporaneo per portare l’acqua in eccesso nel fosso limitrofo lungo strada dei Condotti.

A questo è seguito il secondo intervento, definitivo, di disostruzione.

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