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Bertha, più forte della felicità

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Nel Salone Antonia Pallerini di Palazzo Gradari, l'associazione Fidapa presenta un evento di storytelling ideato da Alfredo Bussi sulla forza delle idee nella più scandalosa storia d’amore del ‘900, tra aristocrazia e segregazione razziale.

Venerdì 28 marzo alle 18:00 nel Salone Antonia Pallerini di palazzo Gradari (via Rossini 26), l'associazione Fidapa/sezione di Pesaro presenta 'Bertha, più forte della felicità' un evento di storytelling ideato dall’operatore culturale Alfredo Bussi, realizzato con il patrocinio del Comune di Pesaro: un’opera originale di racconto scenico attraverso letture, recitazione, musiche dal vivo e contenuti multimediali.

Nel mese dedicato alla donna, viene proposta al pubblico una storia vera risalente al 1925 che racconta di un amore che fece scandalo all’epoca e poi dimenticato, la storia sentimentale tra la contessa Bertha Kolowrat, sposata e madre di quattro figli, appartenente ad una delle più prestigiose famiglie della nobiltà austro-ungarica e Roland Hayes, tenore afro-americano tra i primi interpreti di colore accolto nei teatri internazionali. Nessuno prima d'ora aveva tentato di dare voce alla protagonista, più facile ingabbiare le azioni anticonformiste di una donna in giudizi morali che oscillavano dal 'stravagante ed eccentrica' al più devastante 'pazza'.

Troppo facile e troppo ingiusto, l’autore ha così deciso di ripercorrere il percorso ideativo celato nelle azioni della contessa e trovare finalmente la sua anima nella forza delle idee che la motivavano, il vero castello interiore di Bertha Kolowrat, circondato da mura di libertà femminile, emancipazione e coraggio. E con le sue difficili ma consapevoli scelte, ribellarsi a regole ataviche come il matrimonio di interesse e superare pregiudizi come il razzismo. Anticipando così tempi nuovi ancora oggi non del tutto realizzati.

musiche, Elisabetta Matacena violino
letture, Manuela Marini associata Fidapa, Brunella Quieti e Gigi Sica attrice e presidente del Teatro Accademia di Pesaro
Giuliana Tomassoli, esperta di moda e costume, accompagnerà la scena con alcune “allusioni di moda” dell’epoca in omaggio alla protagonista della storia.
Concept e testi Alfredo Bussi
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
INFO: 348 7823618

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