Contenuto principale

Sabato alla chiesa del Suffragio inaugura 1:1, la mostra di Silvano Bacciardi

1:1 - SILVANO BACCIARDI, secondo episodio del progetto fotografico in due parti ‘Esercizi spirituali’. Protagoniste delle immagini, le antiche lastre traforate dei confessionali che diventano tracce indelebili del dialogo dell’uomo col supremo

Sabato 10 maggio (alle 18), alla chiesa del Suffragio inaugura ‘1:1’ di Silvano Bacciardi con un testo di Luca Panaro, secondo capitolo della mostra fotografica in due parti ‘Esercizi spirituali’.
 
Ottenuta con un processo di documentazione oggettiva, la serie 1:1 propone fotografie di soggetti familiari per quanto inosservati dai più: le antiche lastre traforate dei confessionali che offrono un elemento di anonimità a chi comunica col confessore. Segnate dall’alito e dal contatto di chi si confessa, raccontano l’incontro tra materia e spirito, tra gesto quotidiano e tensione metafisica. La fisicità del penitente intacca la grata metallica tramite il respiro, in una giustapposizione tra anelito di purezza e la condizione di essere incarnato immerso nel mondo naturale. Nelle immagini di Bacciardi il fenomeno metafisico della confessione sembra lasciare una traccia materiale e oggettiva e le lastre si manifestano consunte, ossidate e corrose dal contatto con l’alito di innumerevoli peccatori, raccogliendo la traccia indelebile di un passaggio umano che è il vero artefice della fotografia. E’ infatti l’uomo il protagonista: la sua presenza lascia un segno permanente che è frutto del dialogo col supremo ma forse ancora prima con sé stesso. Le lastre stesse diventano quasi reliquie; con la reliquia condividono la condizione di oggetto feticcio, ponte tra il mondo materiale e la dimensione dell’invisibile, dell’ignoto, del numinoso. Il modo in cui la fisicità del penitente incide la lastra attraverso il respiro e i grassi corporei evoca una potente giustapposizione tra anelito di purezza spirituale e gli aspetti più prosaici e ineluttabili del vivere. L’occhio del fotografo - quasi come quello dello studioso che fa ricerca sul campo - corre sulla superficie e registra ogni singolo punto come se stesse facendo una scansione dei reperti collezionati: l’elemento che caratterizza questa sorta di classificazione è il suo essere un filtro tra l’ammissione del peccato e l’assoluzione della colpa.
 
Così Silvano Bacciardi: "L'elemento che caratterizza questa sorta di classificazione fotografica, non è tanto la grata metallica in sé quanto il suo essere filtro sensibile, tra l'ammissione del peccato e l'assoluzione della colpa. La traccia organica depositata sulla grata del confessionale, è di fatto è il ‘punctum’ del lavoro. L'analogia che intercorre tra la forma generata e il linguaggio che la documenta rende il dialogo dell’uomo col supremo il vero artefice di queste immagini".
 
Silvano Bacciardi

Ha frequentato l’ISIA di Urbino ed è stato allievo di Michele Provinciali. Dal 1986 al 1989 ha lavorato come art director presso l’Agenzia Armando Testa. Dal 1989 è fotografo di scena del Rossini Opera Festival. Attualmente lavora come fotografo e art director per aziende nel settore del design. Dal 2002 al 2009 è stato docente di fotografia presso ISIA di Urbino. Contemporaneamente ai lavori su commissione è impegnato in progetti di ricerca personale. Vive e lavora a Pesaro.
 
Luca Panaro
(1975) E’ critico d'arte e curatore, vive e lavora a Milano. Professore di Storia dei nuovi media all'Accademia di Belle Arti Bologna, insegna al Biennio di Fotografia dell'Accademia di Brera e dell'Isia di Urbino. Fondatore di Chippendale Studio e dell’archivio Dummy Photobook, è direttore artistico di Centrale Festival e Zenato Academy. È considerato uno dei principali studiosi dell'opera di Franco Vaccari, a cui ha dedicato seminari, conferenze, mostre, cataloghi e il libro L'occultamento dell'autore. La ricerca artistica di Franco Vaccari (2007). Ha scritto su Enciclopedia Treccani XXI secolo il saggio Realtà e finzione nell'arte contemporanea (2010) e molti libri sull'immagine fotografica, le installazioni video e l'estetica dei new media. Tra i numerosi incarichi è stato collaboratore della rivista Flash Art (2002-2018) e Around Photography (2004-2008), curatore di Paggeria Arte al Palazzo Ducale di Sassuolo (2006-2008), direttore della Galleria Betta Frigieri (2008-2011), curatore della sezione fotografia contemporanea dei Musei di Palazzo dei Pio di Carpi (2009-2022). Ha pubblicato saggi, cataloghi e monografie per diverse case editrici tra cui Alinari/Sole 24 Ore, Apm, Baldini Castoldi, Biblos, Campanotto, Charta, Corraini, Damiani, Electa, Gli Ori, Marsilio, Montanari, Mousse, Skira.
 
Esercizi spirituali
Il progetto espositivo che ha aperto la programmazione 2025 della Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive ha raccolto le ricerche autonome e parallele di Michele Turriani (29 marzo - 4 maggio) e Silvano Bacciardi (10 maggio - 15 giugno), due autori che propongono punti di vista inconsueti su spiritualità, tradizione e anelito metafisico attraverso un’interrogazione culturale in senso antropologico. Entrambi si soffermano su manifestazioni iconiche dell’impulso trascendentale e le presentano trasmutate o come viste per la prima volta nella loro essenza. ‘Esercizi spirituali’ è una mostra promossa dal Comune di Pesaro, organizzata dalla Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive, in collaborazione con Pesaro Musei.
 
ESERCIZI SPIRITUALI. UNA MOSTRA IN DUE PARTI
chiesa del Suffragio/Centro Arti Visive Pescheria, corso XI settembre 284, Pesaro
1:1 Silvano Bacciardi
con un testo di Luca Panaro

10 maggio - 15 giugno 2025
Inaugurazione sabato 10 maggio ore 18
orario venerdì, sabato, domenica e festivi 11 - 17
ingresso con card Pesaro Musei, gratuito fino a 18 anni e possessori Carta Famiglia del Comune di Pesaro
info 0721 387541 - Pesaromusei.it
 

Torna all'inizio