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‘I Segni della Memoria’ a Palazzo Mosca

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La corte dei Musei Civici si arricchisce dell’opera in rame di Giovanni Gentiletti (Candelara 1947-Pesaro 2010), artista del metallo di cui si può visitare anche la Casa-Museo a Santa Maria dell’Arzilla.

Sabato 9 aprile alle 18.30, a Palazzo Mosca, viene inaugurata la scultura “I Segni della Memoria” (1994) di Giovanni Gentiletti (Candelara 1947 - Pesaro 2010) nella sua collocazione all’interno della corte dei Musei Civici.

L’opera in rame su supporto in ferro, giunge a fare da pendant alla scultura “L’Occhio del cielo” (2005) di Eliseo Mattiacci (Cagli 1940 - Fossombrone 2019) e lancia un collegamento ideale con la Casa-Museo Giovanni Gentiletti a Santa Maria dell’Arzilla, l’officina–studio del Maestro dal 2020 parte del circuito Pesaro Musei, visitabile ogni terza domenica del mese.

I visitatori di Palazzo Mosca verranno ora accolti da un connubio scultoreo che vede dialogare due grandi ‘artisti dei metalli’: Mattiacci, con la sua opera di grandi dimensioni, del ciclo di ispirazione cosmico-astronomica; Gentiletti con una stele che evoca le antiche rappresentazioni antropomorfe e zoomorfe di Paleolitico e Neolitico.

La scultura di Gentiletti ora nella corte di Palazzo Mosca è come una pittura rupestre emersa dai millenni della preistoria realizzata su una lastra di rame che si increspa e alterna superfici lisce e lucenti ad altre più scure. Si riconoscono elementi figurativi in bassorilievo che compongono un testo scultoreo da interpretare in chiave metastorica: il profilo di una collina attraversata da una miriade di cardi, un fiore, una palafitta, un sole raggiante, quadrupedi indefiniti, una figura umana che tende l’arco, altre che impugnano una lancia.

Giovanni Gentiletti, esperto nell’arte dei metalli pesanti ed abile cesellatore, è stato docente al Centro TAM (Trattamento Artistico dei Metalli) di Pietrarubbia, ideato da Arnaldo Pomodoro. Inizialmente i suoi soggetti spaziano in un visionario zoo, tra l’archeologico e il futuribile. Successivamente la materia diventa protagonista. Partecipa a moltissime mostre, riceve premi di scultura e arte orafa e diverse sue opere sono acquistate da prestigiose istituzioni pubbliche. Nel 2006 “Nel vento del mito” viene installata nella rotatoria di via A. Cecchi, al porto di Pesaro: due grandi “vele” in rame per ricordare Azzurra, costruita nel Cantiere Yacht Officine di Pesaro, la prima e unica barca italiana a competere nell’America’s Cup nel 1983. Nel 2012 la famiglia dona alla Cattedrale di Pesaro il “Trittico-teca dei Santi Decenzio e Germano”, il forziere realizzato per contenere le spoglie dei due martiri pesaresi. Il 19 luglio 2020, nel giorno del varo di Azzurra, apre al pubblico la Casa-Museo Giovanni Gentiletti.


Info T 0721 387541 pesaro@sistemamuseo.it | www.pesaromusei.it


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