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Pesaro 2024 fa il punto con i comuni dell'Unione Montana Montefeltro

Si è svolto a Carpegna il terzo appuntamento ‘extra urbano’ di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 con i sindaci, gli artisti e gli operatori di una parte della provincia segnata da tante eccellenze. Per il vicesindaco Vimini, una nuova opportunità per condividere le strategie e avviare una progettazione condivisa attorno ai valori guida: arte, natura e tecnologia

Presenze numerose e voglia di partecipare ad un’opportunità unica con le proprie eccellenze: questo si è respirato all’Auditorium comunale di Carpegna nel pomeriggio di venerdì 19 maggio in occasione del terzo incontro extra urbano degli appuntamenti mensili de ‘I 24 del 23’ di Pesaro2024. Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, ha incontrato sindaci, stakeholder, artisti, operatori culturali, turistici ed economici dell’Unione Montana Montefeltro che raccoglie i comuni di Belforte all’Isauro, Carpegna, Frontino, Lunano, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Monte Cerignone, Monte Grimano Terme, Piandimeleto, Pietrarubbia, Sassocorvaro Auditore, Tavoleto.

La prima dead line per i Comuni era metà aprile con l’invio delle schede di progetto che ora sono state raccolte; entro giugno si cercherà di chiudere le valutazioni per avere un’idea di tutto quel che c’è sul tavolo. Per luglio si lancerà il programma principale di Pesaro2024 che verrà raccontato nel dettaglio a dicembre. Dal 24 gennaio 2024 partirà l’anno ufficiale da Capitale. Sul sito www.pesarocultura.it il form con cui le realtà interessate possono registrarsi; per ogni richiesta di info, sempre attiva la mail segreteriagenerale@pesaro2024.it. Per quel che riguarda la comunicazione, a breve si diffonderà un manuale d’uso del logo destinato alle imprese del territorio e non solo.

La prima parte dell’incontro rivolta agli operatori è stata aperta da Mirco Ruggeri e Luca Pasquini rispettivamente sindaco e assessore alla cultura del Comune di Carpegna che hanno ribadito un concetto chiave: siamo nel cuore del Parco Interregionale Sasso Simone Simoncello – quindi siamo perfettamente in tema con ‘la natura della cultura’ - fra l’altro una zona dopo la Pandemia sempre più riscoperta come destinazione turistica per la ricerca del green.'

Incontrarsi, condividere le strategie e avviare una progettazione condivisa: ecco il senso di questi incontri. Così ha sottolineato Daniele Vimini ricordando le 52 settimane in cui i Comuni della Provincia saranno Capitale della Cultura chiedendo loro di usare il metodo della compartecipazione e di costruire il più possibile reti che facciano dialogare realtà diverse in modo da avere una massa critica maggiore. Da parte del Comune di Pesaro un duplice sforzo: metà del budget del Ministero (un milione) servirà a cofinanziare i progetti dei comuni, cifra cui si aggiunge il bando di 200.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro; e ancora, la comunicazione e l’ufficio stampa saranno gestiti in modo centralizzato da Pesaro 2024 senza dover investire da parte dei comuni. Uno dei 44 progetti – ha continuato Vimini - punta a rendere bar, osterie e attività di ristorazione come veri e propri punti di accoglienza (con un lavoro di formazione affinché chi ci lavora sappia informare i visitatori su cosa accade nel 2024) e allo stesso tempo luoghi dove presentare eccellenze seguendo due filoni: una mappa dei pani della provincia che si inserisce nella mappa mondiale Unesco che avrà tempi più lunghi, e poi i 3 prodotti DOP provinciali: la Casciotta di Urbino, l’olio extravergine di oliva di Cartoceto, il prosciutto di Carpegna. L’obiettivo più grande è creare tanti percorsi di contaminazione e riconnessione tra soggetti della provincia per una strategia di costruzione della natura della cultura che non è un’idea bucolica ma un andare al senso ultimo della cultura, una scommessa sulla città che ancora non c’è.

Per Silvano Straccini, direttore generale di Pesaro2024, il 2024 è un’opportunità per il territorio per fare emergere le peculiarità e far dialogare zone lontane ma accomunate dalla stessa tematica come lo slow touring ad esempio con una nuova concezione della natura, dimensione che ben si adatta al Montefeltro. Con questi incontri apriamo tavoli di ascolto e tiriamo a bordo altre progettualità: continua Straccini. Si tratta anche di un modo per coinvolgere i musei minori della provincia e farli godere di una promozione comune, e per mappare tutti i punti di interesse per i visitatori e turisti del 2024. Nell’analisi dei progetti privilegeremo quelli che si muovono nella direzione dei 3 valori di Pesaro2024: arte, natura e tecnologia. Quanto più saremo coerenti nelle proposte tanto più emergerà un messaggio uniforme del nostro territorio, con una sintesi efficace dell’offerta e delle peculiarità. Altro tema essenziale è quello della mobilità con il car sharing, la ricarica elettrica, parcheggi scambiatori, oppure piattaforme di condivisione della mobilità per aggregare persone che non riescono a raggiungere certe destinazioni.

Tra i presenti, i rappresentanti dell’ Ente Parco Interregionale Sasso Simone Simoncello, l’associazione Micro Cosmo, Roberto Baldani de La grande calamita associazione giovanile di volontariato, il Coro e la Banda di Sassocorvaro, il laboratorio Antica Stamperia Carpegna, Giampiero Bianchi allievo di Michele Provinciali ideatore del progetto ‘Otium nel Montefeltro’, il professor Paolo Sora docente di scultura all’Accademia di Urbino e responsabile delle mostre del Museo di Pietrarubbia, Luciano Baldacci artista di Sassofeltro, Giulio Serafini, artista e curatore della mostra Artisti nel Montefeltro.

La parte finale del pomeriggio ha visto un confronto con i sindaci del Montefeltro cui Vimini ha rivolto due suggerimenti molto precisi in vista dell’ideazione di progetti che siano davvero in sintonia con i principi del dossier di Pesaro2024: sviluppare relazioni con altre regioni e così pure quelle internazionali mettendole a sistema (una vera e propria mission per i Comuni), puntare il più possibile sulle residenze di artisti giovani – nel teatro, nella danza o altri ambiti artistici – da collocare in palazzi storici che con la loro forma connotano fortemente la geografia del territorio. Per quel che riguarda la comunicazione, Vimini ha ricordato che Pesaro2024 sta lavorando ad una segnaletica unitaria provinciale che prevede cartellonistica, vetrofanie per le attività commerciali e supporti personalizzati con i nomi dei vari comuni.

Ai sindaci presenti Marco Martelli presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro ha presentato il bando messo a punto proprio in occasione di Pesaro2024 che mette a disposizione 200.000 euro (scadenza 31 maggio), rivolto a enti pubblici e privati senza scopo di lucro di comuni extra Pesaro per progetti da realizzare nel 2024 che privilegino azioni di rete e sviluppino i temi di Pesaro2024; 20.000 euro l’importo massimo concesso per un finanziamento che copre fino al 60% della spesa del progetto.

In conclusione, Agostino Riitano, direttore artistico di Pesaro2024, in collegamento video, ha ribadito come la natura della cultura sia l’asse principale attorno a cui si muovono tutti gli ingranaggi, una natura che è ubiqua, vivente, operosa, mobile, imprevedibile. Continua: Il dossier vuole indagare le relazioni tra natura, arte e tecnologia, quest’ultima intesa in modo ampio come espressione tecnica dell’umano e non solo come digitale. I Comuni con i loro progetti devono riuscire ad essere una declinazione positiva di queste relazioni.

Info territorio@pesaro2024.it, segreteriagenerale@pesaro2024.it

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