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Un Consiglio unanime approva l’odg urgente “di condanna alla guerra e solidarietà agli ucraini”

Al centro del dibattito anche il parcheggio di Villa Marina, la Cicloarzilla e il progetto “WeValerio” per il nuovo Museo della meteorologia e climatologia. Il punto dei lavori al palazzetto dello sport nella riposta dell’assessore al Fare Riccardo Pozzi

La condanna morale e politica di Putin e delle sue azioni di guerra e il sostegno e la vicinanza alla popolazione ucraina al centro del dibattito del Consiglio comunale di oggi che ha votato, tra l’altro, anche i lavori al parcheggio di Villa Marina, approvato il progetto “WeValerio” e dibattuto sui lavori al palazzetto di viale dei Partigiani.


INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
Tramite l’interrogazione del consigliere Malandrino, in Consiglio si è parlato della situazione del cimitero di Novilara. L’assessore al Fare Pozzi ha detto « La situazione è in costante monitoraggio e sono in corso accertamenti per valutare la tipologia di intervento sul muro esterno (lato valle), partendo dalla corretta regimentazione delle acque superficiali (per evitare ristagni sulla muratura) fino alla modalità tecnico operativa di sistemazione della muratura con interventi di cuci-scuci per il relativo rinforzo e sostituzione del manto di copertura». 

L’assessora alla Crescita e Gentilezza Camilla Murgia, ha risposto all’interpellanza “Lotta all’odio” della consigliera Lisetta Sperindei. «Le limitazioni imposte a coloro che non vogliono vaccinarsi per il COVID-19 non costituiscono una discriminazione illegittima ai sensi dell'articolo 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, in quanto sussiste una giustificazione oggettiva e ragionevole, tenuto conto dei diritti individuali delle persone con cui i non vaccinati vengono in contatto» ha detto Murgia che ha poi sottolineato: «È bene ricordare che nessuna discriminazione, o azione violenta, è stata perpetuata nella nostra città» e che quindi non sussiste «nessun segnale che induca ad allarmarsi per comportamenti non leciti» ha aggiunto l’assessora nel rivolgere un «invito ad affrontare il tema del disagio giovanile in maniera seria, perché la peggior discriminazione è farli sentire soli, senza punti di riferimento in una battaglia combattuta dagli adulti in cui loro sono sempre, vaccinati e non vaccinati, le grandi vittime».
Sperindei, ha risposto che «Non si sa se questo vaccino, domani o fra dieci anni, sarà causa di malattie».

Si è poi parlato di infrastrutture sostenibili, in particolare della “Cicloarzilla”, con l’interpellanza a firma dei consiglieri di Prima c’è Pesaro, Marchionni e Gambini. L’assessore all’Operatività Enzo Belloni ha precisato: «Non abbiamo ricevuto alcun invito alla redazione del progetto né dal Comune di Mombaroccio, né da quello di Fano. Quando il consigliere regionale Biancani ci ha prospettato un incontro, abbiamo subito raccolto l’invito e valutato le previsioni progettuali di un’operazione che ci interessa. Insieme ai consiglieri del Quartiere 3 “Colline e Castelli” abbiamo incontrato il progettista. Se fossimo stati contattati nei tempi giusti avremmo dato le stesse indicazioni segnalate al tecnico la scorsa settimana». «Il collegamento Fenile – Santa Maria dell’Arzilla l’abbiamo visto in maniera diversa da quanto prospettato da Fano e Mombaroccio e abbiamo chiesto di prevedere collegamenti ulteriori a quelli previsti che comprendessero la riqualificazione della pista tra Novilara e Candelara». Quello della ciclabile extra urbana è un tema «che ha tutta la nostra attenzione non solo per la valenza turistica ma anche per la funzione di collegamento diretto tra il territorio rivestita da questa infrastruttura». Se ci saranno bandi che prevedono la compartecipazione di Comuni, «faremo la nostra parte dando priorità e indicazioni» ha garantito Belloni.
La consigliera Marchionni ha ricordato che «l’allora assessore competente (Morotti) in una riunione dell’Unione di Comuni, disse che Amministrazione non aveva intenzione di aderire perché priva di risorse necessarie. Sostenere quindi che l’Amministrazione non è stata coinvolta non è corretto».


Il Consiglio ha poi ricevuto aggiornamenti sui “Lavori al palazzo dello sport” di viale dei Partigiani, tramite l’interrogazione del consigliere Daniele Malandrino. Nel rispondere, l’assessore al Fare Riccardo Pozzi, ha citato alcune premesse che riprendono «le informazioni non corrette citate nell’interrogazione». A partire dal quadro economico che, come riportato nella delibera di giunta del 2015, «ammontava a quasi 4 milioni (3.960.220€). In quell’anno i prezzi a base erano stati ribassati prima di essere posti a gara: le lavorazioni edili del 23%; le impiantistiche del 28% rispetto al prezziario regionale. L’appalto si sta conducendo tuttora con questa clausola contrattuale».
Il progetto, definito nell’interrogazione come un “restauro”, «in realtà è sempre stato una ristrutturazione profonda, definita prima “miglioramento statico” e, dopo il terremoto 2016, “miglioramento sismico”».
Precisazioni anche sugli importi. Pozzi ha evidenziato che, «La stampa ha riportato notizie errate. Il quadro economico attuale dell’opera ammonta a 6.136.000€ comprensivi di importo lavori, Iva al 10%, somme per incarichi esterni, indagini sismiche preliminari, tasse di istruttoria presso enti esterni, ecc».
Alle precisazioni, l’assessore ha aggiunto le risposte ai quesiti. In particolare, sui tempi, ha ricordato che l’appalto «è stato aggiudicato sul progetto definitivo migliorato dell’offerta tecnica prodotta dall’ATI aggiudicatrice». Nel corso di tale fase progettuale, a seguito anche delle conseguenze emotive e procedurali dovute al sisma, l’Amministrazione ha introdotto una richiesta migliorativa, richiedendo (delibera di giunta dell’aprile 2018) il “miglioramento sismico controllato” dell’intero complesso edilizio. In sede di approfondimenti progettuali e analisi di vulnerabilità simica dell’edificio, l’Amministrazione ha deciso di rivedere il progetto nelle sue parti fondamentali sulla sicurezza dell’edificio in caso di sisma».
Le cause del prolungamento dei tempi di consegna dell’opera, «nella fase progettuale sono state di 6 mesi per le verifiche previste nel bando; 12 mesi per la riprogettazione sismica definitiva; 6 mesi per la progettazione esecutiva oltre a quelle contrattuale». Sono poi state realizzate «lavorazioni di tipo strutturale (delicate e complesse e non previste dal progetto definitivo a base di gara), che hanno richiesto un ulteriore anno di tempo». L’assessore ha indicato che «La conclusione dei lavori e la riapertura al pubblico avverrà entro la seconda metà dell’anno 2022». 
Durante la risposta l’assessore ha anche elencato gli importi corrisposti alle ditte, indicato l’esatto costo che si prevede per il completamento dei lavori, «oltre alle risorse esistenti, ulteriori 2,5 milioni inseriti a bilancio»; aggiunto che «le ditte assegnatarie abbiano potuto visionare il cantiere e il progetto» prima dell’avvio delle operazioni. Il Comune ha inoltre assicurato che «ogni operaio o tecnico o fornitore entrato in cantiere era in condizioni di poterlo fare. Ditta appaltatrice, coordinatore per la sicurezza e tecnici comunali, prestano molta attenzione a tali aspetti. Tanto che a oggi i cantieri del Comune non hanno ricevuto denunce di questo tipo, così vale per il palazzetto». Sulla solvibilità delle ditte coinvolte, l’assessore ha detto «Ogni impresa affidataria di qualsiasi prestazione, lavoro o servizio da parte della Pubblica Amministrazione è soggetta alle verifiche di rito, tra le quali l’assenza di debiti nei confronti della P.A. e il regolare versamento dei contributi previdenziali».
Sui controlli sulla regolarità del cantiere, l’assessore ha ricordato che «sono svolti costantemente monitoraggi; ogni visita è riportata nel “giornale dei lavori”. La Direzione lavori ne ha effettuate almeno 5 settimanali negli ultimi mesi, a queste vanno sommate quelle dei tecnici comunali». Alla domanda di un’eventuale apertura dii azioni legati, Pozzi ha replicato indicando che «non esistono al momento i presupposti, né è nell’interesse dell’Amministrazione avviarne».
Malandrino parla di «ritardi biblici. La cittadinanza non è soddisfatta e non lo sono nemmeno io. Anche quest’estate, per il Rof, saremo senza palazzetto».  

 
A seguire è stato il tema "Soppressione Frecciabianca per Roma" di cui l’aula ha discusso tramite l’interrogazione dei consiglieri Giulia Marchionni, Andreolli Dario, Roberto Biagiotti, Giovanni Dallasta, Emanuele Gambini, Daniele Malandrino, Andrea Marchionni, Michele Redaelli, Francesco Totaro. L’assessore all’operatività Enzo Belloni ha detto: «L’interrogazione è superata. Quando sono giunte le segnalazioni di quello che si è poi rivelato essere un problema prettamente informatico il sindaco si è subito attivato. Il treno c’è, navigando sul sito di Trenitalia i posti sono prenotabili».
Marchionni G. «Con l’interrogazione poniamo l’attenzione sui pessimi collegamenti tra la nostra città e il Tirreno». Il giudizio negativo della consigliera non è solo su quelli ferroviari, ma anche sui collegamenti di autobus pubblici e privati «che fanno percorsi complessi. Per essere efficaci occorre progettare con Trenitalia un vero collegamento di Pesaro con il resto d’Italia». Tramite rotaie, «il mezzo preferibile anche per la sostenibilità ambientale».  


PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
Passa in consiglio, all’unanimità, anche il progetto di fattibilità per il parcheggio “Villa Marina” tra viale Trieste e Gorizia che rende definitiva una sperimentazione avviata più di due anni fa. Un’area di 4000mq che sarà oggetto di un intervento da 200mila euro per la realizzazione di un parcheggio a raso destinato ad accogliere 165 posti auto e «alleggerire le problematiche legate alla sosta della zona». Tra le lavorazioni previste: la preparazione del piano; la rullatura del sottofondo, l’apposizione di manto in misto cementato, la pavimentazione fatta da uno strato di binder e da tappeto d’usura. Sarà inoltre predisposta una rete di raccolta delle acque meteoriche collegate alla condotta fognaria, cordoli di delimitazione tra il parcheggio e l’area verde, la segnaletica stradale orizzontale e verticale, cinque fari illuminanti a Led. All’interno dell’area sono previsti circa 300mq “liberi”, che «potrebbero essere destinati alla sosta di scooter e biciclette» ha ipotizzato l’assessore che ha aggiunto la finalità di un «parcheggio che pensiamo come “scambiatore” e che sarà dotato di pensiline dignitose, nel rispetto dell’area in cui è inserito».
Il consigliere Andreolli ha assegnato, alla proposta di delibera, un «sì prudente. Chiediamo maggior impegno; il parcheggio dev’essere fatto tenendo in considerazione elementi che possano mitigare l’impatto ambientale e che prevedano che agli ombreggianti previsti siano aggiunti elementi di vegetazione».
Pedretti: «È un parcheggio che darà maggior sicurezza stradale all’intera area».
Gambini M. ha ricordato che con l’intervento «non sacrifica un suolo vergine» e invita l’Amministrazione a scelte forti «di orientamento della mobilità anche nell’altra parte di viale Trieste, coinvolgendo il parcheggio del Santa Marta».  

 

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
La guerra in Ucraina ha poi aggiornato l’agenda del Consiglio comunale che ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno a carattere d’urgenza, presentato in maniera congiunta. L’assise, con lo stesso, si è impegnato, “a far sentire al popolo ucraino la reazione e la solidarietà dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica di Putin e delle sue azioni di guerra”, “a creare ogni possibile mobilitazione contro l'aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale insieme alle altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli”, “ad esprimere vicinanza e solidarietà alla comunità Ucraina presente nella nostra città rendendosi attivamente disponibili, coinvolgendo associazioni, privati ed enti pubblici a prendere parte a ogni iniziativa umanitaria volta a tutelare in particolare i bambini e le vittime più fragili del conflitto”. 
Per Mattioli, «La politica della sicurezza non si afferma con la forza delle armi». «Impotenza e rabbia», i sentimenti sottolineati dalla consigliera.
Bellucci, aggiunge: «Abbiamo il dovere di insistere nei nostri ideali per continuare a credere che violenza e guerra non avranno mai vincitori e sono soddisfatto per questo ordine del giorno unanimemente sottoscritto: dà voce a tutti i concittadini solidali con i 600 ucraini presenti a Pesaro». 
Per Mattioli è un odg che dimostra «la capacità di fare politica in maniera profonda e seria. Abbiamo cercato di portare il nostro contributo attivo cogliendo le sollecitazioni giunte in queste ore dalla cittadinanza e dare attenzione in particolare ai bambini, la cui sofferenza lacera e rendere tutti impotenti».
Si è detta soddisfatta, l’assessora Murgia, per un documento che «rappresenta Pesaro, una città empatica che quando si parla di pace e diritti è sempre in prima linea». Per mercoledì 2 marzo, l’assessora, rilanciando le parole di Papa Francesco, ha deciso di promuovere «una giornata dedicata alla pace, durante la quale le scuole esporranno bandiere e messaggi di vicinanza all’Ucraina e a tutti i paesi del mondo coinvolti da conflitti. Daremo anche la possibilità di comprendere meglio sia la situazione geopolitica, con incontri con esperti destinati ai ragazzi; sia su come affrontare e spiegare al meglio la tematica alle nuove generazioni, durante l’appuntamento pensato per genitori e docenti da psicologi e psicoterapeuti.
Biagiotti: «L’Europa non può, da un lato dare aiuti alimentarie e sanitari e dall’altro fornire le armi per combattere. Chiedo al sindaco di rivolgere un appello al Governo affinché questa follia non accada».

 
Dopo il voto contrario di 19 consiglieri (e 8 favorevoli) che ha respinto il carattere d’urgenza della mozione di indirizzo “Area sosta porta Cappuccina”, l’assise è passata a valutare il progetto “WeValerio” presentato tramite la mozione a firma di Anna Maria Mattioli e Chiara Panicali approvata all’unanimità dal Consiglio comunale.
Il progetto punta a istituire all'interno dell'Osservatorio Valerio che verrà ristrutturato e risanato a scopo conservativo strutturale, il "Museo della meteorologia e laboratorio didattico-scientifico". La sede «potrà diventare la casa ideale per l'allestimento di laboratori didattico scientifici di climatologia e meteorologia (vedi Museo del Bali, col quale si potrà aprire un dialogo di scambi culturali reciproci) aperto a studiosi in materia, scolaresche e appassionati, creando un luogo vivo, interattivo e attrattivo anche dal punto di vista turistico. Dovrà parlare, attraverso i documenti e la strumentazione, di quanto sia stato fatto in passato per la salvaguardia del pianeta e stimolare l'interesse verso la meteorologia e l'attenta osservazione de fenomeni correlati». «È un luogo del cuore per i pesaresi, da salvaguardare perché preziosa eredità ancora all'avanguardia e risorsa unica da valorizzare come merita».
Marchionni A. «Proposta lodevole, ad eccezione del nome che non rappresenta un ostacolo alla bontà del progetto».
L’assessora Heidi Morotti: «Trovo che la mozione, così come presentata e lavorata in Commissione, abbia centrato l’obiettivo e la vocazione della struttura. Attuare il progetto dopo la riqualificazione permetterà all’intera area di risplendere e diventare un polo museale attrattivo, un centro di divulgazione sulla climatologia unico nel territorio».

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