Contenuto principale

Il 2023 del Consiglio comunale chiude con il “sì” al Bilancio di previsione

Nell’ultima seduta dell’anno, l’emiciclo ha approvato il Dup e la delibera sull’Imu; passa all’unanimità il progetto della scogliera di Casteldimezzo. Approvate anche le modifiche al Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, l’adempimento relativo alla Revisione periodica delle società partecipate. Sì anche all’ordine del giorno sul "Disegno di Legge di Bilancio 2024" e la mozione sul tema radiofrequenze

INTERROGAZIONI
La prima interrogazione discussa dal Consiglio comunale è stata sulla “Discarica in zona Riceci” a firma del consigliere Malandrino. L’assessore all’Operatività Enzo Belloni ha detto, in merito al primo cittadino, che «Il sindaco ha già risposto in maniera esaustiva indicando il suo pensiero e le informazioni che aveva, durante il Consiglio comunale del 30 ottobre». Sulle altre informazioni richieste, l’assessore ha riportato le informazioni di Marche Multiservizi Spa, «Una società a partecipazione pubblica che svolge come previsto dallo statuto, sia servizi pubblici locali, sia attività a mercato; queste ultime, ai sensi della “Legge Antitrust”, vengono svolte mediante società separate, come il caso della Soc. Aurora srl. Premesso che in base all'art. 7 del D. Lgs. 13 gennaio 2003 n. 36, salvo casi eccezionali normativamente previsti, i rifiuti possono essere smaltiti in discarica solo dopo il loro trattamento, la discarica progettata dalla partecipata Aurora a Riceci di Petriano è per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi a mercato di provenienza sia produttiva, sia urbana. Il progetto, a giudizio della proponente Marche Multiservizi, è conforme ai criteri costruttivi e gestionali previsti dalla normativa vigente». Belloni ha poi concluso ricordando che «Non è intenzione del sindaco di Pesaro sostenere tale progettazione».

Presentata da Malandrino anche la seconda interrogazione sulla “Mostra Lucio Dalla” a cui ha risposto il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini. Il «Costo complessivo è stato di 154mila euro per l’organizzazione e la promozione, a cura del Comune. L’incasso di 33.069 euro». La mostra – “spalmata” in un percorso che andava dai Musei Civici al Centro Arti Visive-Pescheria - ha registrato un numero di paganti pari a 2.568 (come il numero biglietti venduti), ma «il numero totale di visitatori è ben più ampio: conta anche le circa 500 persone dell’evento inaugurale e quelle presenti alle tante iniziative che si sono susseguite nei luoghi dell’esposizione». Che ha fatto anche da sfondo a manifestazioni, «Tra cui le due feste realizzate in piazzale della Creatività, che hanno permesso di unire l’offerta della mostra e proporla ad altre centinaia di persone». Vimini ha ricordato che quella di Pesaro, era «La quarta tappa dell’esposizione che ha toccato in precedenza aree metropolitane; la copertura del biglietto ha coperto il 25-30% delle spese». «Per dimensioni e massa critica “smossa” su Pesaro e provincia, ci si può ritenere soddisfatti. In termini di entrate siamo nella media delle mostre presentate in Italia. La sfida vera era raccontare il legame dell’artista con il territorio; inoltre la mostra è stata un’occasione, per i tanti artisti che hanno collaborato, per creare altri momenti musicali nei 5 mesi di apertura». Comunicativamente si è parlato della stessa facendo entrare Pesaro in un circuito ampio e importante» ha concluso Vimini.

Si è poi parlato della “Viabilità della zona campus scolastico via Guido D’Arezzo – via Villa San Martino” tramite l’interrogazione del consigliere E. Gambini a cui ha risposto l’assessore Belloni. «Parliamo di un’area vissuta da 5mila studenti che diventa centro vitale per 9 mesi l’anno». Stiamo affrontando il tema – che ha un interesse trasversale - da diverso tempo insieme ai consiglieri e grazie anche al lavoro, tra gli altri, del mobility manager del Comune con cui stiamo provando a mettere in campo, unitamente all’assessora della Dora, una soluzione a lungo termine». «II campus – ha aggiunto - è l'area più importante del Comune per concentrazione di istituti, il cui accesso avviene da via Goito e Nanterre. Nella prima è presente l'ingresso al Campus per gli autobus, nella seconda in via Nanterre due parcheggi per auto. Tale configurazione che non ha accesso diversificati e che causa delle congestioni. Per ridurla, l'Amministrazione ha intrapreso, da anni, diverse azioni per ridistribuire gli accessi e incentivare la mobilità sostenibile». Tra queste, Belloni ha ricordato «il completamento della Bicipolitana (linee 5 e 7); per promuovere gli spostamenti in bicicletta installeremo altre rastrelliere». Sul trasporto pubblico, «l'Amministrazione ha promosso uno studio di fattibilità per la progettazione di un'area dedicata alla fermata degli autobus su via Solferino, lato Villa San Martino, per ridurre la concentrazione dei veicoli su via Guido D'Arezzo, come previsto dall’analisi che stiamo svolgendo con il servizio Urbanistica». In collaborazione con Adriabus, «siamo a promuovere l'installazione di pensiline e di pannelli a messaggio variabile nelle fermate degli autobus. Inoltre, per ridurre la concentrazione di auto su via Nanterre e via Goito e intercettare quelle provenienti via Solferino - Montelabbatese, è stato predisposto uno studio di fattibilità per un nuovo parcheggio auto e autobus in via Solferino. In questo modo, i veicoli non avranno più la necessità di andare in via Goito e Nanterre. Il nuovo parcheggio, che potrà essere utilizzato anche come parcheggio scambiatore per eventi, non sarà collegato, a livello veicolare, con quello di via Nanterre». «Il Comune si attiverà con i dirigenti scolastici per una revisione degli orari di ingresso e uscita delle scuole: una differenza di 10-15 minuti nell'ingresso - uscita può rendere più fluido il traffico riducendo le concentrazioni attuali» ha concluso Belloni.

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
Ad aprire il Consiglio comunale di dicembre è stata la delibera (approvata all’unanimità) dell’assessore al Fare Riccardo Pozzi sui “Lavori di completamento scogliera del litorale di Casteldimezzo. Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Pesaro e la Regione Marche” per la progettazione, la procedura di appalto, l’aggiudicazione, l’esecuzione e collaudo dell’intervento in capo al Comune di Pesaro, ente attuatore e beneficiario del finanziamento. «È uno schema di convenzione - ha detto Pozzi - per un intervento previsto dal Piano GIZC per il quale la Regione Marche ha previsto uno stanziamento di 250mila euro sulle scogliere di Casteldimezzo». Sul tema generale della difesa della costa dai fenomeni erosivi «occorre dire ciò che l’Amministrazione è riuscita a fare negli anni, compartecipando alle spese di manutenzione straordinaria spettanti alla Regione – per assicurare risposte importanti. Ma che non sono comunque sufficienti a far fronte alle esigenze che ogni volta vengono palesate, in particolare nel tratto Sottomonte ma anche in Baia Flaminia». «Quelli svolti – ha precisato Pozzi - sono interventi diversi dall’opera prevista dallo schema, che prevede una nuova scogliera e che rende il Comune l’ente attuatore dell’intervento impegnando l’Amministrazione sulle tempistiche indicate dai fondi Fesr. Speriamo che nei prossimi mesi ci sia possibilità di intercettare nuove risorse per far fronte ad altre esigenze sia sul San Bartolo, sia per il rinfoltimento delle scogliere di Sottomonte e Baia Flaminia».
G. Marchionni: «Ancora una volta, tramite una delibera importante, veniamo a conoscenza di ulteriori risorse che la Regione destina alla città, in particolare al litorale del San Bartolo. Una particolare attenzione che negli anni è stata riservata per la “perla” del nostro territorio. Ben venga la delibera e la possibilità di discuterla entro l’anno».
A. Mattioli: «Meglio poco che niente, visto che la Regione destina oggi per Casteldimezzo, solo 250mila euro dei 39,5 milioni di fondi europei ricevuti, lo 0,7% del totale per le Marche, briciole». «Il governo Acquaroli, negli ultimi 2 anni, quando ha potuto scegliere che interventi finanziare per la difesa della costa, ha sempre escluso Pesaro e Gabicce. Addirittura è emerso che questi 250mila euro, destinati a Casteldimezzo, non sarebbero bastati a coprire l’intero intervento, dal costo stimato dalla stessa Regione di 520mila euro. Il Comune di Pesaro, quando la Regione stava ripartendo i 39,5 di fondi europei, oltre all’intervento di Casteldimezzo, aveva richiesto risorse anche per Vallugola 1,2 milioni, e Baia Flaminia 1,9 milioni, progetti previsti nel Piano regionale di Gestione integrata delle Zone Costiere, e che, a questo punto, resteranno non finanziati». «Nessuna novità – ha concluso Mattioli - anche sul fronte del completamento dei lavori alle scogliere di Levante e Sottomonte, che invece dovrebbero essere una priorità viste le continue mareggiate su quel tratto di litorale».

L’emiciclo ha poi aperto la discussione (unica) e il voto delle delibere sui documenti di pianificazione economica e finanziaria e collegati, nel dettaglio quella sull’“Imposta Municipale Propria (Imu) - Approvazione delle aliquote per la redazione del Bilancio 2024-2026”, quella sul Dup, Documento Unico di Programmazione 2024-2026 (passata con 20 voti favorevoli, 9 contrari) e quella sul Bilancio di previsione finanziario 2024 – 2026, (20 voti favorevoli, 9 contrari). Quest’ultimo è stato presentato nella precedente seduta consiliare di dicembre dall’assessore Nobili, che aveva detto: «È un bilancio importante, sano ed equilibrato e che guarda al 2024, un anno speciale per il Comune che sarà Capitale italiana della cultura e che vivrà le elezioni amministrative; una coincidenza che non possiamo non tenere in considerazione». Del previsionale 2024-2026, Nobili aveva ricordato «quelle risorse che troppo volte diamo per scontate al pari della qualità dei servizi erogati». Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, è intervenuto parlando del Bilancio come di «Un lavoro preciso, virtuoso e svolto in tempi rapidi, come accade da dieci anni a questa parte. Cosa non scontata, di questi tempi». L’approvazione del previsionale 2024, entro la fine dell’anno «non è da tutti – ha detto Ricci ricordando la proroga del Governo al 15 marzo -. Un elemento che dimostra la presenza di una macchina organizzativa e gestionale del bilancio valida, e soprattutto che non ci sono problemi». Poi, tirando le somme «Dopo 10 anni abbiamo un bilancio virtuoso, un indebitamento bassissimo, tanti soldi in cassa e 1,7miliardi di investimenti che cambiano il volto della città (riportati nel sito pesarochecambia.it, ndr). Un lavoro straordinario, mai Pesaro aveva attratto così tanti investimenti pubblici».
Castellani sul Bilancio di previsione: «Un documento che si dedica agli ultimi: oltre il 20% di tutte le spese del Comune (24milioni su 108) sono orientati all'assistenza, educazione e cura della comunità. Quando moltissimi Comuni di nostro rango non arrivano al 10%, perché sono soldi che non hanno ritorno di ricchezza». Castellani si dice "fiero" anche «perché, ancora una volta, non si aumentano le tasse (dal 2011)» e perché «Le spese diminuiscono, grazie all’attenzione allo spreco ed al recupero di risorse». Poi la parte degli investimenti: «Che restituisce un Bilancio solido e virtuoso, anche grazie alla politica che da sempre sosteniamo: freni tirati sulle spese e tutto gas sugli investimenti. Che renderanno la nostra città più bella, attrattiva e ricca con i numerosi posti di lavoro ed indotto che la ricettività turistica trascina».
Redaelli: «È un Bilancio che porta con sé delle peculiarità: tiene conto dell’anno di Pesaro 2024, su cui è importante che tutte energie siano convogliate; è perché è quello di fine mandato, ne raccoglie l’eredità». Proprio per questo, «necessita di una particolare attenzione: dev’essere solido, sostenibile e duraturo (per non essere modificato con delle variazioni nell’anno a venire)». Sul Dup e le partecipate: «Non si è stimolato la crescita delle società. Come fatto per Aspes per il verde urbano, per la gestione della VitriFrigo Arena, per i cimiteri. Anche sulle farmacie comunali, mancano obiettivi e target di sostenibilità». Su Pesaro Parcheggi, «anche qui il target è immutato da anni e prevede il “miglioramento dei servizi all’utenza”, troppo poco» per Redaelli. Su Marche Multiservizi, «L’Amministrazione ha già dato prova di non avere le capacità di esercitare il proprio ruolo di controllo e di governance sull’azienda». «Il fatto che gli obiettivi assegnati alle società partecipate per i prossimi anni siamo un copia incolla di quelli di tutti gli ultimi 5 anni è la dimostrazione palese di un'Amministrazione stanca, che non ha la capacità di guidare le proprie partecipate, di fissare obiettivi sfidanti dal punto di vista aziendale e utili per dar risposta ai bisogni dei cittadini».
Lugli: «Il Dup richiede una visione strategica, una capacità progettuale e una volontà politica, e una sensibilità culturale. Una creatività innovativa che l’Amministrazione ha e che ha messo in evidenza nel documento». Quattro, per Lugli, i punti principali che il documento porta con sé: «Il potenziamento dei servizi sociali ed educativi, con l’incremento delle risorse a questi settori dedicato; il rilancio della cultura, intesa come motore di crescita economica e di rafforzamento d’identità; il sostegno allo sviluppo sostenibile, che si esprime nella promozione della mobilità dolce, nella riduzione di emissioni, nella gestione rifiuti, nella valorizzazione delle aree e negli interventi di rigenerazione urbana e sociale; il consolidamento del rigore inteso come responsabilità ed efficienza nell’uso delle risorse pubbliche».
Andreolli sul bilancio: «Doveva avere un altro significato: per metà ricadrà su un’altra Amministrazione». «Avrebbe dovuto avere una logica diversa – continua - con le spese programmate nella prima parte dell’anno pronte a indirizzare il corso delle altre azioni da farsi». Del Dup, Andreolli ha sottolineato «Il grosso limite: non ha più la carica che voleva avere quando è stato proposto. È un Dup stanco, ed è lo stesso, in forma smorzata, di quello iniziale». E ancora, «Non presenta un’integrazione né sul Pnrr né su Pesaro 2024, citata solo in un passaggio che pare più un refuso». Per il consigliere «manca di una strategia sul personale, non esplicitata nel Dup», «una vera sinergia con gli altri comuni; con Fano e Urbino mancano linee strategiche di sviluppo per crescere nei servizi e nelle politiche culturali e turistici» e una vera «politica ambientale». Nella parte legata al piano degli investimenti, «In questi anni si è preferito investire nelle inaugurazioni piuttosto che nelle manutenzioni e ci sono anche in questo piano tante risorse, f ma servono più risorse per le manutenzioni di scuole, asili, strade, fossi: rappresentano la garanzia più importante della qualità di vita dei cittadini».
G. Marchionni: «Il Dup che votiamo è vuoto, non ha nulla che già non contenesse nei precedenti. Ripropone per il triennio successivo le stesse cose; ciò vuol dire che non è stato fatto nulla di quanto preventivato». Ed è un documento, che «Prima di mettere il necessario, aggiunge il superfluo. In qualunque documento economico, è evidente la difficoltà di affrontare risorse della spesa corrente, mentre vediamo crescere risorse per investimenti.
È normale che in un periodo complesso come l’attuale mettiamo 4milioni di oneri di urbanizzazione sulla ‘rambla’? È un’opera necessaria alla città? Rimaniamo con i piedi per terra. Sono risorse potenzialmente investibili in altro. Non ci sono risorse necessarie per garantire scuole all’altezza. Questo è un Bilancio che non si focalizza sulle necessità ma che rimane appeso ai sogni; è un documento che non ci rappresenta». Sulle partecipate: «Se questa è l’ottimale gestione, allora noi tutti in quest’aula possiamo fare di meglio».
Bellucci: «Bilancio coerente agli obiettivi di mandato di questa Amministrazione racchiuse nelle parole d’ordine: abbracciare, respirare, accelerare». In linea con “abbracciare”, «il Bilancio rafforza le risorse per servizi educativi, sociali e sport», il consigliere sottolinea in questo senso anche «l’accordo con le parti sociali per il Fondo anticrisi e sull’impostazione globale del documento». Prima di evidenziare «L’impegno del Comune per la gestione di una spesa corrente da 121milioni». Sul “respirare”, Bellucci ha ricordato diversi interventi legati agli “spazi ampi” tra cui il parcheggio di via Mirabelli e quelli dedicati al parco San Bartolo. Sull’“accelerare” ha sottolineato «l’ultimazione di importanti cantieri e le energie volte a intercettare ulteriori risorse; confermata l’edilizia che muove dal “costruire sul costruito” e gli investimenti sul trinomio turismo, cultura e vivacità». Il consigliere ha aggiunto, «L’aula deve riconoscere l’impegno dell’organizzazione comunale per rendere la città più efficiente e dinamica». «Altro tema strategico: la gestione di Pesaro 2024, tutti dovremmo essere orgogliosi e promuovere il programma della Capitale». Sulle scuole, «Non accetto che si definiscano “cadenti”, sono stati fatti investimenti per nuovi edifici, sostenendo la fase transitoria con un impegno enorme. Questa è un’Amministrazione responsabile, positiva e concreta, che ha onorato gli impegni presi. E questo è un bilancio con le carte in regola».
Vanzolini: «Come si può definire vuoto un Dup che ripropone obiettivi già presenti? È stato fatto un buon percorso e se si ripropongono obiettivi significa che li si è ritenuti vincenti. È segno di continuità, non di vuoto». Il bilancio di previsione per la consigliera, «consolida e conferma gli impegni dell’Amministrazione, anche rispetto le nostre stanze». A partire dall’università, «Tassello di prestigio nella cornice di Pesaro224 che formano figure più ricercate dal territorio favorendo l’occupazione». Sull’innovazione, «Richiede una svolta culturale, la stessa che ben esprime “la natura della cultura” di Pesaro2024 e la CTE Square, progetto finanziato dal Mise con 11 milioni di euro che lancia l’occupazione del comparto ponendo attenzione all’ambiente e sostenibilità, una delle nostre 5 stelle. Senza lasciare nessuno indietro come fatto con l’infopoint digitale». «Ci sono tante sfide da affrontare, come l’emergenza abitativa e quella educativa legata al disagio giovanile ma non possono essere affrontate da un’Amministrazione comunale senza avere il sostegno a più alti livelli; questo vale anche per la sanità, che rimane il problema dei problemi» ha concluso.
Mattioli: «I 1.6 miliardi di investimenti presenti indicano che il Dup non è di certo un documento vuoto. La giunta Ricci ha dimostrato capacità nella ricerca di fondi statali, regionali e del Pnrr per realizzare opere importanti, che daranno un volto nuovo alla città. Dobbiamo rendere merito al lavoro immane fatto per intercettare bandi importantissimi». Sull’arretramento ferrovia, «Ha dato la visione lungimirante dell’Amministrazione». Sulla “rambla”, «Il progetto di una passeggiata da piazza del Popolo alla Palla metterà in scurezza una delle zone più pericolose della città. L’amministrazione ha approvato una progettualità dalla visione ampia, che comporta anche importi rilevanti. È chiaro che le risorse non verranno sottratte a servizi fondamentali per il Comune, da sempre fiori all’occhiello per questa Amministrazione, come quelli educativi e sociali. I 4milioni previsti per la rambla, permettono di avere un progetto pronto ad essere candidabile ai bandi europei e ottenere, come fatto per altri investimenti, nuove e importanti risorse. Ridicolizzare il progetto è puerile». La consigliera ha poi parlato dei servizi educativi, «su cui è stato fatto un lavoro di qualità; e per il quale siamo sempre disponibili a tavolo di confronto» prima di concludere: «Questo è un Bilancio di previsione che dà tanta speranza, se lo gestiremo fino a giugno, chi verrà dopo di noi avrà l’impronta giusta per proseguire sul tanto di buono che abbiamo costruito finora».
Malandrino: «Sul “tutto gas” degli investimenti sono in disaccordo con quanto detto. Si è andati lenti». Sulla “rambla”, «Non è sull’idea in sé – avere un viale continuo sarebbe il sogno di tutto - ma non è realizzabile, sia perché la Statale ha traffico di mezzi pesanti che non pone alternative; sia perché le infiltrazioni d’acqua sono problematiche enormi. 4 milioni di euro per realizzarla sono una previsione che non sta in piedi. Serviranno tanti più soldi e urbanisticamente non credo sia realizzabile». La chiosa del consigliere è sul viaggio a Los Angeles per la “stella di Pavarotti”, «La Fondazione Rossini si presta a fare il gioco delle tre carte» e sulle lamentale sui mancati fondi dalla Regione. Non mi sembra vengano meno i contributi dell’ente, che cerca di fare quello che può».

È seguita la discussione delle 5 mozioni sul Dup e Bilancio presentate da Andreolli e G. Marchionni respinte con 20 contrari (9 i favorevoli) la prima, seconda e la terza; respinta con 21 contrari la quarta e con 20 voti contrari la quinta.
Andreolli ha presentato le prime due collegate al Dup. Con la prima ha chiesto di prevedere, tra gli obiettivi 2024, il “Miglioramento quali/quantitativo della raccolta differenziata con l'estensione del modello di raccolta attraverso le isole ecologiche intelligenti, funzionali all'attivazione della raccolta puntuale e capaci di migliorare la percentuale complessiva della raccolta differenziata”. «Le isole ecologiche intelligenti – ha detto Andreolli - sono l’unico modello che rappresenta il vero indirizzo futuro: sono anche l’unico investimento importante fatto dall’azienda che gestisce il servizio e l’unico che permette l’attivazione di una raccolta puntuale. Serve più organicità». L’altra mozione chiede di “Favorire il miglioramento dell'arredo urbano, la riqualificazione, la fruibilità e l'attrattività dei principali centri commerciali naturali cittadini”. Sulle mozioni 3 e 4 presentate, Andreolli ha detto: «Sul sottopasso della “rambla”, la proposta che facciamo, per serietà, è cancellare la voce del progetto per inserirla in altri capitoli» perché, per Andreolli, «Anche ci fossero i permessi di costruire e gli oneri di urbanizzazione (che non sarebbero di 4mln), sarebbe comunque sbagliato investire sul progetto. Abbandoniamolo» ha detto. L’altro punto della mozione è sul Piano delle opere: «Non penso sia una priorità investire 500mila euro sulla ciclabile di via Cialdini. Realizzarla ingessando la viabilità senza avere un progetto condiviso con i commercianti è sbagliato. Destiniamo le risorse su piazza Redi: vero centro commerciale naturale della città».
G. Marchionni della mozione a sua firma, ha detto che «Chiede una modifica del tema strategico “dell’abbracciare” nella missione 4, relativa ai servizi educativi. Chiediamo di promuovere e favorire la creazione di un tavolo di confronto con tutti gli attori dell’offerta formativa per dare vita a nuove forme che mettano in dialogo servizio pubblico, privato e paritario. E dare quindi alle famiglie un’offerta allineata alle richieste. È la base da cui, a nostro parere, occorre affrontare i servizi educativi. Il nostro compito è favorire un dialogo tra questi soggetti per arrivare all’offerta migliore per le famiglie, altrimenti saremo da capo con le liste dei servizi estivi e annuali. È una proposta che non impatta economicamente».
M. Gambini sulla “rambla”: «Dare continuità tra centro storico e lungomare, comporta una trasformazione importante. Ma un’Amministrazione lungimirante deve avere la capacità di proiettarsi in avanti, con una visione audace. Ho il dubbio che possano esserci soluzioni diverse, ma per saperle occorre acquisire nuovi elementi».
Lugli: «Sono proposte non ricevibili perché non condividiamo le soluzioni presentate. Fondamentale è la ciclabile di via Cialdini; importante e quindi da non porre come questione di scambio, anche la riqualificazione di piazza Redi». Sul progetto “rambla”, «Dice qualcosa di nuovo, con essa si prende il coraggio di voler cambiare faccia alla città».
«Sono abbastanza esterrefatto su alcune cose – ha commentato il sindaco Ricci intervenendo nella discussione - Pesaro ha una Bicipolitana fantastica, che continuerà a crescere anche nei quartieri più periferici. Uno dei temi che abbiamo è collegare i tratti di ciclabile, come succede in via Cialdini, che ogni giorno è frequentata da migliaia di persone. Chiedere di stralciarla mi sembra incredibile». Su piazza Redi Ricci ha ricordato che i portici sono di competenza dei privati, «il Comune ha già rifatto l’illuminazione, che competeva ai condomini. Qual è la proposta strutturale?». Infine sulla “rambla”: «Pesaro ha una particolarità, che è anche un elemento di bellezza: la vicinanza del centro al mare. Questa passeggiata è interrotta dalla Nazionale; riuscire a superarla è strategico. È nel Piano delle opere per il 2026, con possibili fonti di finanziamenti oneri urbanistici (che il Comune incasserà quando Cassa Depositi e Prestiti venderà l'edificio dell'ex Bramante). Se fossi il sindaco del futuro non avrei dubbi sul progetto della rambla».
G. Marchionni: «È via Cialdini una delle zone più pericolose della città, non la zona della “rambla”. E la ciclabile non è la soluzione al tema sicurezza».
Manenti: «Non si può essere a favore del ponte di Messina e contrari alla piazza che porta al mare. È una questione di visione prospettica».

Terminata la discussione sul previsionale, il Consiglio ha poi approvato – con 20 voti favorevoli e 9 astenuti -la “Variazione al Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 e applicazione quota dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022” illustrata dal segretario comunale Chianese. Sempre Chianese ha presentato le “Modifiche al Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria”, che passa col sì unanime dell’assise. «Le variazioni sono applicabili dal 1° gennaio – ha detto -. La proposta prevede modifiche formali che correggono alcuni refusi indicati nel precedente Regolamento. Modifica inoltre i valori delle sanzioni in caso di omesso versamento del canone alla scadenza. Prima, il pagamento tardivo prevedeva una sanzione del 15% dell’importo, ora definisce due tipologie (in caso di avvenuto accertamento, ndr). La sanzione viene ridotta al 5% se pagata entro i 5 gg; è del 15% se pagata dal sesto in poi. La modifica più importante è quella che dà la possibilità al contribuente di ricalcolarsi la sanzione per non subire l’accertamento, scelta fatta per agevolare il versamento tardivo di chi ha dimenticato di farlo, in buona fede».

Passa in Consiglio - con 18 voti favorevoli, 9 astenuti - anche la “Revisione periodica delle società partecipate dal Comune Di Pesaro - Ricognizione partecipazioni societarie direttamente e indirettamente possedute al 31 dicembre 2022”. L’assessore all’Operatività Enzo Belloni ha detto: «È un adempimento previsto dal 2016 per il quale il Comune deve fare una ricognizione sulle partecipate e poi trasmetterla alla Corte dei Conti. Con l’adempimento riportiamo le percentuali delle partecipate che sono invariate e pari a: 85.87% Aspes, 33.9% Ami, 25.5 MMS, 4.81% Cosmob» così come quelle delle partecipate in via indiretta. «Non si sono registrati cambiamenti rispetto alla ricognizione dello scorso anno, ad eccezione di un ulteriore allegato dedicato ad Aspes in quanto società in house» ha concluso Belloni.

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
La parte del Consiglio dedicata alle mozioni e ordini del giorno è stata aperta dalla discussione sul "Disegno di Legge di Bilancio 2024" di cui l’assise ha approvato l’ordine del giorno (17 favorevoli) con carattere d'urgenza presentato dai consiglieri Mattioli, Vanzolini, Manenti, Castellani, Petretti e C. Rossi. Petretti ha detto: «È un ordine del giorno quasi tardivo visto la discussione nazionale in corso. La legge di bilancio al vaglio penalizza gli enti locali: taglia i trasferimenti per l’emergenza abitativa; non prevede l’uso, a favore delle amministrazioni locali, delle economie di gara dei progetti Pnrr; prevede un taglio di 50milioni per interventi a sostegno della disabilità. Chiediamo, credo inutilmente vista la dinamica parlamentare, di dare ascolto alle richieste di modifica».

Si è parlato poi di radiofrequenze con la mozione (approvata con 17 voti favorevoli) urgente a firma della consigliera Sperindei, che ha aperto dicendo: «Negare l’urgenza, significa annullare la mozione. Il livello dei limiti del campo elettromagnetico lo stanno alzando adesso dai 6 ai 15 V/m dopodiché ci saranno 120 giorni a disposizione per dibatterne nelle sedi istituzionali». La consigliera ha continuato sottolineando che con il documento si richiede «Un impegno da parte del Sindaco, a sostenere presso il Governo, il Presidente della Regione Marche, la Giunta ed il Consiglio Regionale, e tutti gli organi istituzionali preposti alle decisioni sulle radiofrequenze/microonde: una moratoria contro l’aumento dei limiti di campo elettromagnetici dagli attuali 6 V/m ai 15 V/m; il ripristino dei 6 minuti per i valori mediati di esposizione al campo elettrico, al posto delle 24 ore».

Torna all'inizio