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I pericoli della rete: non lasciamo i nosri figli soli

Mercoledì 26 aprile (ore 20.45) alla Biblioteca Rodari di Borgo Santa Maria un nuovo appuntamento della rassegna ‘Un volto familiare. La violenza nella vita di bambini e adolescenti’ promosso dal Comitato Provinciale di Unicef e dal Siulp di Pesaro della Polizia di Stato. Marco Lanzi, già sostituto commissario, parlerà di cyberbullismo, vera e propria emergenza educativa.

Mercoledì 26 aprile alle 20.45 la Biblioteca Rodari di Borgo Santa Maria accoglie un nuovo appuntamento della rassegna ‘Un volto familiare. La violenza nella vita di bambini e adolescenti” promossa dal Comitato provinciale UNICEF e dal SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) di Pesaro, in collaborazione con il Comune di Pesaro, un’iniziativa preziosa che si rivolge soprattutto ai genitori dei ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni.

Titolo dell’incontro: ‘I pericoli della rete: non lasciamo i nostri figli soli. Come accompagnarli nelle loro relazioni sociali e nella realtà virtuale’. Marco Lanzi – ex Sostituto Commissario della Polizia di Stato ora in pensione, dirigente Siulp Pesaro, volontario e referente UNICEF per le scuole della provincia - illustrerà a genitori e interessati i pericoli della rete e dei social per ragazzini e adolescenti che ne fanno uso, e talvolta vero e proprio abuso.

Il cyberbullismo è ormai un’emergenza nazionale, una vera e propria emergenza educativa. Ogni giorno sono numerosi i fatti di cronaca che vedono adolescenti presi di mira e umiliati dai loro coetanei attraverso il web; troppo spesso atti ritenuti scherzi o bravate configurano in realtà reati anche gravi. Un uso sbagliato dei social o della rete può provocare danni irreversibili per chi commette le azioni, per chi le subisce e per le famiglie degli attori coinvolti che possono essere condannate a pagare elevati risarcimenti civili. Da qui la necessità di un confronto anche con gli adulti, per avviare un percorso parallelo con i genitori che nella maggior parte dei casi non si rendono contano di ciò che i loro figli fanno e vedono navigando. Basti dire che le statistiche rivelano che l’80% degli adolescenti ha visionato siti pornografici senza ricevere alcuna educazione emotiva o sessuale, con il rischio che il modello educativo di riferimento per la gestione delle loro relazioni sentimentali e sessuali sia costituito da video pornografici intrisi di violenza.

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