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Dieci anni dal “terremoto bianco”. Il ricordo di Ricci: «Eravamo in guerra, ma nessuno si è tirato indietro»

Il sindaco di Pesaro, nel 2012 presidente della Provincia, racconta la tragedia del nevone: tra strade bloccate, famiglie isolate e mamme costrette a partorire in casa

Dieci anni fa il “terremoto bianco”. La grande nevicata che ha scosso la provincia nel 2012 è stata anche la prima vera emergenza che il sindaco Ricci, allora presidente della Provincia, ha gestito da amministratore locale: «Una grande tragedia che ricordo con sofferenza – ha commentato -, ma che ha fatto emergere il grande gioco di squadra tra istituzioni, volontari, Protezione Civile. Una guerra, dove nessuno si è tirato indietro».  Tra le immagini più drammatiche che non dimenticherà Ricci ne ricorda qualcuna: «alberi che cedevano, tetti che crollavano. Strade bloccate e soccorsi che non riuscivano a raggiungere le abitazioni delle persone, con mamme intrappolate e costrette a partorire in casa. Famiglie che abitavano nelle zone più disperse, al buio e senza viveri». Una situazione drammatica, «che ci ha costretti a cambiare il piano di emergenza. Per settimane il nostro territorio è stato bloccato da oltre tre metri di neve nelle zone intere, circa un metro e mezzo sulla costa. La priorità era salvare le persone». Un terremoto bianco, che è costato la vita a 7 persone, con crolli a monumenti, fabbriche, stalle. «Una grande tragedia, difronte alla quale nessuno si è risparmiato».  

 

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