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Chiesa della Beata Vergine del Carmine

La chiesa dedicata alla Purificazione della Beata Vergine rappresenta in città l’unico edificio sacro di tipo claustrale ancora officiato. In origine annessa al monastero delle Serve di Maria, viene ricostruita tra il 1738 e il 1773 su progetto del pesarese Giuseppe Tranquilli. Alla soppressione degli ordini religiosi in epoca napoleonica, risale l’introduzione del culto della Beata Vergine del Carmine la cui festa si celebra il 16 luglio.

Nel tempo l’edificio ha subìto abbandoni e passaggi di proprietà; chiuso per pericolo di crollo dal 1981, viene riaperto nel 1986, grazie all’impegno di un Comitato Civico e del Comune.

La struttura si sviluppa su una pianta a croce greca con cupola ottagonale. L’interno in stile tardo barocco marchigiano è il risultato di un’eccellente armonia di archi, cornici, capitelli e festoni. L’altare maggiore - dove compare un ovale con la Madonna del Carmelo - ospitava in origine la Presentazione di Gesù al Tempio attribuito da alcuni alla scuola di Paolo Veronese, ora sull’altare di sinistra. All’altare di destra trova posto un Crocefisso ligneo del XVII secolo proveniente dalla vicina chiesa del Suffragio. Nella cappellina di sinistra è conservata la statua della Vergine del Carmelo (XVIII secolo).

Aperta al culto, la chiesa è una rettorìa con autonomia giuridica e pastorale ed è sede della Pia Unione del Carmine.

sintesi tratta da: Federica Tesini, Pesaro. Itinerari di una città d’arte, Pesaro, Arti Grafiche Pesaresi Editore, 2009, p. 61

corso XI Settembre 227/1

proprietà Comune di Pesaro
gestione Pia Unione della Beata Vergine del Carmine

accesso disabili

tel 0721 371337 - 340 3390444

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