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Senza paura, senza speranza

Dal 18 novembre al 16 dicembre Picca Arte Contemporanea accoglie la mostra di Maurizio Battaglia

 

Sabato 18 novembre alle 18, presso Picca Arte Contemporanea (via Diaz 18) inaugura la mostra di Maurizio Battaglia “Senza paura, senza speranza” a cura di Giuseppe Tomasello ed Elisa Di Domenicantonio.

“Mentre salivamo sull'Etna i bordi delle strade, i tetti, erano ricoperti di cenere nera.
Qui succede così, dal cielo non piove solamente acqua ma terra.
Sopra i crateri sommitali stazionava una candida nuvola, il resto del cielo era altissimo e blu.
Da quel vapore acqueo espulso dal cuore incandescente della terra si sono formati gli oceani.
Ai bordi della strada si alternavano orti rigogliosi, foreste e colate di lava rappresa.
Sopra Zafferana Etnea una di queste colate, ormai fredda, arrivava a lambire il paese, un immenso ghiacciaio di terra.
Al rifugio Citelli era appesa una cartina, con le colate e la data, una cartina che si rinnova continuamente, un paesaggio in costante cambiamento.
La valle del bove, uno sterminato oceano di terra, con le onde, e qua e là isolotti salvati dall’alluvione, con sopra vecchi boschetti.
Qui ho avvertito per la prima volta con precisione l’immenso lavorio di costruzione e distruzione della terra.

Dopo è capitato a noi.
Un’emorragia di acqua, la pianura sommersa, le cose non più riconoscibili.
Sulle colline un'infinità di escoriazioni, o peggio ancora di slavine, scivolamenti dal profondo, che hanno aperto crepacci in quelli che erano campi, coltivati senza soluzione di continuità dai tempi dei galli e dei romani.
L’espressione “mettere radici” per noi non avrà più senso, perché querce centenarie sono state spazzate via come fiammiferi e sono finite gambe all’aria in fondo alle valli.
Sapevamo di essere caduchi e sapevamo che il paesaggio cambia, ma eravamo convinti che saremmo diventati vecchi senza poter assistere a grossi cambiamenti, invece nel giro di una notte ci siamo risvegliati, noi immutati e il paesaggio stravolto, invecchiato e trasformato al posto nostro.
Questa inversione dello stato naturale delle cose ci ha ferito nel profondo.
Se l'Etna lavorava per via di aggiunte, qui la pioggia ha lavorato per via di levare, lì un movimento verso l’alto, qui verso il basso, parti opposte di un unico processo.

Al museo di storia naturale di New York, tra meteoriti, campionari di rocce e una collezione strepitosa di minerali, un modello dell'interno del pianeta terra, realizzato sulla base delle ultime ricerche.
Non più, come nei libri di scienza delle scuole medie, una sfera sezionata, con dentro il nucleo, perfettamente sferico, e intorno il mantello, anche lui perfettamente regolare, e sopra la crosticina sottile su cui viviamo, no questo modello era radicalmente diverso, il nucleo non era regolare ma si espandeva e si ritraeva, e il mantello era percorso da correnti, in alcuni punti raggiungeva e sforava la crosta.
L’espressione “viscere della terra” qui trovava la sua perfetta descrizione, perché proprio questo sembrava, un intestino, una serie di organi diversi strettamente connessi, racchiusi, come noi, da una pelle-crosta.
Ed è giusto e normale che sia così, la terra non può che essere fatta come le creature che la abitano, e certamente anche lei ha le sue flatulenze, i suoi rutti, i suoi rimescolamenti e forse chissà anche i suoi sentimenti, ma di questi nel museo non ho trovato un modello.

Ecco, di questo vorrei provare a parlare con i lavori che farò.
Chissà se li farò”.

Maurizio Battaglia

Senza paura, senza speranza – Maurizio Battaglia
a cura di Giuseppe Tomasello ed Elisa Di Domenicantonio
Picca arte contemporanea via Diaz 18, Pesaro
18 novembre – 16 dicembre 2023
Inaugurazione sabato 18 novembre ore 18
Orario su prenotazione: piccartecontemporanea@gmail.com

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