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Pesaro 2024 protagonista alla cerimonia della posa della stella di Pavarotti nella Walk of Fame

Il sindaco Ricci: «Un’emozione incredibile. Fortunati per essere stati il “luogo della felicità” del Maestro tassello della Capitale italiana della cultura 2024». In centinaia, a Pesaro, hanno assistito alla diretta della cerimonia di Hollywood a cui ha partecipato la delegazione pesarese

C’è anche Pesaro 2024 nella stella di Luciano Pavarotti che da oggi illumina la Walk of Fame di Hollywood ammirata dal pubblico presente in piazzale della Libertà a Pesaro per assistere alla cerimonia trasmessa – e commentata – in diretta da Los Angeles e vissuta, sul posto, dalla delegazione pesarese guidata dal sindaco Matteo Ricci, dal vicesindaco Daniele Vimini e dal direttore generale del Rossini Opera Festival Cristian Della Chiara.

«Un’emozione fortissima», così l’ha descritta il sindaco Ricci stringendo Cristiana, figlia di Luciano Pavarotti davanti alla stella del Maestro tanto legato a Pesaro. Un legame raccontato durante l’appuntamento “Luciano Pavarotti – The Star”, un’altalena tra i ricordi e le curiosità del rapporto tra il Maestro - celebrato nella “città degli angeli” da Cinzia Salvioli (di Albego Production che ha coordinato “l’operazione stella” nata da un’idea di Paolo Rossi Pisu, direttore di Genoma Film), da James Conlon (direttore musicale della Los Angeles Opera) e da Cristina Pavarotti (che ha ritirato il premio a nome di tutte le eredi) – e la sua “seconda casa”. Quella Pesaro Città della Musica UNESCO e Capitale italiana della Cultura 2024 che, ricorda il sindaco Matteo Ricci, «deve tanto al Maestro che qui ha intrecciato legami umani, solidali e creativi. Soprattutto nella sua villa immersa ne “La natura della cultura” che ha plasmato Pesaro 2024. Una città che, per il Maestro era “il luogo della felicità” e residenza creativa in cui produceva il suo canto capace di emozionare il pubblico dei teatri di tutto il mondo» ha sottolineato il sindaco Ricci.

«Bello essere collegati nonostante le 9 ore di fuso orario che ci separano – ha detto Vimini nel messaggio di saluto al pubblico pesarese - e creare questo ponte anche tra la città di Modena e quella di Pesaro; la prima che ha dato i natali al Maestro, la seconda che l’ha adottato come sua seconda casa. È bello anche farne un elemento di promozione per Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, non solo perché il Maestro è una star mondiale ancora tanto amata, ma anche perché ne “La natura della cultura” di Pesaro 2024 vogliamo raccontare storie autentiche. Non poteva quindi mancare quella d’amore che unisce Pesaro e il Maestro e che mai si è interrotta».

Ad aprire il collegamento tra Pesaro e gli States è stato il corto “Luciano Pavarotti, the Star” realizzato da Gianluigi Toccafondo che ha ripreso il carattere, l’arte, la voce e il sogno del Maestro con tratti leggeri e fuggenti. E che sarà la sigla di tutti gli eventi della tre-giorni pesarese ad Hollywood che farà tappa anche al “N10”, il ristorante dell’ex capitano della Juventus, Alessandro Del Piero che ha salutato – con un video-messaggio – gli spettatori dell’evento. È stato poi il momento del racconto della storia tra Pesaro e il Maestro: dalla riapertura del Teatro Rossini, alla partecipazione al Rossini Opera Festival nel 1986, fino all’inaugurazione dell’allora BPA Palas (oggi VitriFrigo), tra le più grandi arene d’Italia, nel 1996 proprio con un suo concerto. E le tante storie umane che lo legano ai cittadini di Pesaro.
Tra i momenti più toccanti della cerimonia di posa della stella di Pavarotti a Los Angeles, l’intervento di Cristina Pavarotti: «Di mio padre sono stata da sempre, anche una fan. Una fan molto fortuna e ormai senza pudori, per cui concedetemi di ringraziarlo per tutte le volte che, con una frase struggente, con un pianissimo o un acuto squillante, mi ha acciuffato al volo e mi ha portato in alto, in alto».

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