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Parco Miralfiore, Frenquellucci illustra il progetto Sophia: «Innovativo e tecnologico, aumenteremo ancor più la sicurezza della nostra splendida area verde urbana»

Supportato dalla piattaforma elaborata dalla CTE Square, faciliterà e renderà più tempestivi e puntuali gli interventi delle forze dell’ordine guidati dalle immagini, “in rete”, delle telecamere

Un nuovo progetto per aumentare, ancor più, la sicurezza del Parco Miralfiore. A illustrarlo è Francesca Frenquellucci, assessora all’Innovazione e Partecipazione: «Il mese scorso è stato firmato il protocollo Sophia. Ideato dalla Questura e dalla Prefettura di Pesaro e Urbino, con il supporto della Polizia locale, coinvolge tutti i Comuni della provincia. Il progetto consente maggiore controllo e una più tempestiva capacità d’intervento e risoluzione delle criticità presenti nel territorio, grazie anche alla piattaforma digitale ideata dalla CTE Square (la Casa per le tecnologie emergenti di Pesaro), e tramite il contributo del servizio Innovazione tecnologica e transizione digitale del Comune, guidato da Maria Laura Maggiulli».

Il protocollo prevede un ulteriore passo avanti per la sicurezza cittadina, «Grazie anche al potenziamento del numero di telecamere al Parco Miralfiore che saranno messe in collegamento e invieranno celermente le segnalazioni relative alle criticità del territorio. Insieme all'assessore all’Operatività Enzo Belloni – continua Frenquellucci -, abbiamo deciso di aumentare il numero di telecamere al Parco Miralfiore. L’obiettivo è il consueto, lo stesso per il quale sono stati svolti gli interventi finora svolti nell’area (sostituzione delle recinzioni, riqualificazione dell’area dei laghetti, sostituzione e integrazione dei giochi, attività e iniziative, etc): migliorare la sicurezza del parco urbano rendendolo sempre più vivo e vivace, sempre più vissuto dai pesaresi e dai “cittadini temporanei”».

E facilitando le operazioni di sicurezza, «Durante le iniziative attivate dal Comune e da Plastic Free, sono risultate ancora situazioni problematiche, bivacchi, rifiuti, frequentazioni inopportune. Aumentare le telecamere mobili - che possono quindi essere spostate - consentirà un maggiore controllo; le stesse, tramite appunto il progetto elaborato dalla CTE Square che le collega a strumentazioni digitali e sistemi innovativi» ha concluso Frenquellucci.

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