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Opere compensative dell’ampliamento dell’A14: c’è il ‘sì’ del Consiglio

Approvato lo schema di atto aggiuntivo alla Convenzione che aggiunge 100milioni di euro per le opere collegate all’ampliamento della terza corsia, tra cui l’interquartieri di Muraglia che il sindaco annuncia sarà inaugurata il 6 aprile. L’emiciclo ha accolto la prima relazione annuale del coordinatore del Forum Giovani; poi il voto delle delibere: per la riduzione del consumo di suolo; per modificare il Regolamento per l’occupazione di spazi che consentirà l'adeguamento di 4 locali del Q1; per modificare il Regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari per attività culturali, turistiche, sportive

INTERROGAZIONI
La prima interrogazione discussa dal Consiglio comunale di oggi è stata quella con cui si richiede la “Pulizia monumenti, statue, lapidi e aree circostanti” a firma del consigliere Emanuele Gambini che domanda, “un censimento di tali opere presenti in città” e, tra l’altro “una pulizia degli stessi”. L’assessore all’Operatività Enzo Belloni ha detto: «L’Amministrazione nel 2020 ha svolto un'analisi e verifica dello stato di salute dei beni». Sulle operazioni di pulizia e decoro, «Il servizio di riferimento è quello delle Opere Pubbliche che si attiva con i propri operai se l'intervento non interessa un bene vincolato e che coinvolge aziende specializzate per beni di valore storico-artistico previa autorizzazione da parte della Soprintendenza». Belloni ha poi presentato lo stato delle lapidi del Q1: «Discreto lo stato della targa apposta in ricordo del riscatto cittadino dall’oppressione nazi-fascista, nella facciata di Palazzo Mazzolari Mosca. Buono, lo stato di conservazione della targa collocata nello Scalone d’onore. Buono anche la targa apposta su Casa Rossini, quella del pittore Cantarini in corso XI Settembre, quella ai caduti partigiani e civili di piazzale Collenuccio. Discrete le targa di via Passeri (nell'edificio in cui nacque l'omonimo letterato, giurista, archeologo, naturalista e poeta pesarese); quella dedicata al volontario Francesco Aiuti in corso XI Settembre; quella al pittore, architetto e letterato Lazzarini nell'omonimo piazzale; quella dell'erudito pesarese Terenzo Mamiani. Discreta la lapide di Giansanti (Pasqualon) in via Del Moro. In “cattivo stato” la lapite agli eroi pesaresi del Risorgimento a Porta Rimini». Sullo stato di statue e busti, ha indicato come "in cattivo stato", «lo stato del busto di Giulio Perticari (1779-1822) agli Orti Giuli; di Sant'Andrea nella chiesa di Santa Maria della Scala (p.le Doria) e i leoni in pietra di piazzale della Libertà; discreto quello del nobile Cassi; buono quello delle statue di Rossini e Perticari al Palazzo delle Poste; così come i mascheroni delle due fontane in facciata al Centro Arti Visive Pescheria». Dei monumenti ha detto: «Discreto quello di Pandolfo Collenuccio e il monumento a Rossini di Palazzo Olivieri; buono quello dedicato a Felice Cavallotti, quello a Garibaldi e quello alla Resistenza. In “cattivo stato” quello per Terenzio Mamiani realizzato da Ettore Ferrari (1845-1929) nel 1896».

Il tema dei “Marciapiedi in zona Celletta” è stato il secondo discusso dal Consiglio tramite l’interrogazione a firma di E. Gambini. L’assessore al Fare Riccardo Pozzi, ha colto l’occasione «per ricordare gli interventi dell’Amministrazione per le asfaltature e il rifacimento dei marciapiedi, in corso in queste settimane. Nell’ultima variazione di bilancio di dicembre abbiamo stanziato ulteriori 400mila euro per la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi, in particolare destinati alla zona mare. Nella zona, sono quasi conclusi i rifacimenti della parte di viale Fiume (fino all’intersezione con viale Trento) a cui seguiranno quelli di viale Trento, in entrambe le direzioni». Pozzi ha proseguito poi con la «Programmazione degli interventi, ci sono tante richieste a cui cerchiamo con impegno di rispondere». Sulla richiesta specifica dell’interrogazione, l’assessore al Fare ha spiegato: «Nella zona siamo intervenuti in modo puntuale, tramite il centro operativo, per rimuovere le situazioni di pericolo dovute alle radici delle piante che, crescendo, hanno alzato le piastrelle di via Fellini e via del Cinema». Pozzi ha detto che, «Spesso sono criticità che interessano proprietà private dei condomini; quando possibile abbiamo comunque dato il supporto del Comune per risolverle». Su via del Cinema, «Stiamo ragionando con il Quartiere ed Aspes per portare avanti una strategia di ri-piantumazione di essenze che possano generare minori problematiche nel tempo».

Si è parlato poi della “Pulizia strada San Bartolo – via Tolmezzo”, argomento al centro dell’interrogazione proposta dello stesso consigliere E. Gambini, e a cui ha risposto l’assessore all’Operatività Enzo Belloni: «È un’area privata, il che comporta sia difficile, per il Comune, intervenire con mezzi propri». Quando ci sono bici e ferri vecchi attaccati ai pali della pubblica illuminazione, l’iter per rimuoverli prevede una procedura complicata (la Polizia locale fa una verifica, si affigge un avviso pubblico e si contatta Marche Multiservizi per lo spostamento)». Per il verde stradale, Belloni ricorda che il caso riportato nell’interrogazione, «In gran parte è privato; in caso contrario se in area urbana è Aspes ad intervenire, se è al di fuori procede il Comune». Belloni ha aggiunto, «Ci muoviamo con i ‘cantonieri di quartiere’ per dare risposte veloci alle criticità che ci segnalano. Coglierò occasione per valutare se si riesce a intervenire in poco tempo anche nella situazione segnalata»

RELAZIONE FORUM GIOVANI
Prima della discussione delle delibere, l’emiciclo ha ascoltato il racconto del primo anno del Forum Giovani, dalla voce del coordinatore Riccardo Bernardi. A presentarlo è stato il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini: «Insediato il 2 febbraio 2023, il Forum Giovani; nei suoi primi dodici mesi, ha svolto diverse iniziative, proposte, attività e ha adottato le sue modalità di confronto che hanno coinvolto l’Amministrazione e gli altri organi dell’ente. Grazie ai consiglieri per aver dato una nuova possibilità di partecipazione alle e ai giovani del territorio».
Bernardi, insieme al vice coordinatore Luca Cenciarini, ha presentato la relazione annuale dell’organismo “istituzionale aperto a tutti, uno strumento di partecipazione trasparente e propositivo”. «Sono state 7 le assemblee che ci hanno riunito – ha detto - e 5 le commissioni convocate, in particolare, per costruire il metodo di lavoro che verrà usato dal Forum nei prossimi anni e con i prossimi componenti nel futuro: questa è la priorità che ci siamo dati». Tra le iniziative svolte, «Due eventi di formazione dei componenti (‘Ti presento il Comune’ e un team building con i formatori ed educatori della Cooperativa Labirinto)» e la creazione del «⁠Logo e della visual identity del Forum, tramite un bando pubblico». Tra le attività più rilevanti, Bernardi ha ricordato la partecipazione al progetto Ossigeno, «con la Cooperativa Labirinto, la Consulta studentesca e il Garante dei diritti degli Adolescenti regionale, che ha coinvolto, sin dal primo evento 100 ragazze e ragazzi tra cui i e le rappresentanti di istituto». Il coordinatore ha citato anche la presenza del Forum nell’anno di Pesaro 2024, «ad esempio promuovendo iniziative come quella che si è svolta al Cinema Astra con Andrea Lorenzon, youtuber di Cartoni Morti». Il lavoro da fare, per Bernardi, è ancora tanto, «Sarà necessario aiutare il Forum, dedicandovi tempo, impegno ed attenzione per far sì che sia sempre più presente nel suo ruolo consultivo». Un impegno che «sarà necessario anche per il Progetto Ossigeno, dedito alla ricerca di un posto per i ragazzi e le ragazze in città, con il quale stiamo continuando a lavorare coinvolgendo Oceano Adriatico, i rappresentanti delle scuole superiori e la Labirinto». In ultimo Bernardi ha espresso la sua «Vicinanza alle studentesse e agli studenti minorenni feriti a Pisa. Manifestare è un diritto importante che non va mai leso».
Redaelli
: «Strumento importante e potente. Ai giovani di Pesaro è stata data questa possibilità di avere un dialogo istituzionale con l’Amministrazione, il Consiglio e le Commissioni comunali. Tutti organi a disposizione del Forum a cui rivolgo l’invito a usarli sempre più, formulando proposte».
T. Nobili:
«Bel lavoro fatto nell’anno dal Forum. Importanre mantenere costante il dialogo con il Consiglio comunale»; «invito a rivolgere sempre più sollecitazioni all’assise per valorizzare chi decide d’impegnarsi per il bene della città».
Vanzolini:
«Ci aspettiamo grandi frutti dal Forum Giovani, frutti che sicuramente vedremo nei prossimi mesi. Rinnoviamo, come consiglieri, la nostra disponibilità a essere coinvolti e ringraziamo per quanto svolto fino ad ora».
L’assessora alla Crescita e Gentilezza Camilla Murgia ha espresso il parere della giunta: «Abbiamo scommesso su un organismo indipendente dalle dinamiche politiche e amministrative a cui non abbiamo dato alcuna struttura in cui muoversi. In questa libertà, le e i giovani del Forum sono stati capaci di organizzarsi e comprendere le potenzialità dello strumento. Questo significa avere una visione dei giovani diversa, che li pone al centro di un protagonismo che non è scontato dare». Murgia ha poi parlato dei dati, «a distanza di due anni dalla ‘fine’ del Covid sono allarmanti, fanno emergere un disagio generalizzato, che diventa tema su cui questo consiglio si è più volte espresso. Perciò è fondamentale lavorare in un modo che renda liberi i giovani» e che confermi in loro la fiducia nelle istituzioni, «I fatti di Pisa, fanno ben comprendere che il rischio è molto alto. Il Forum dimostra che a Pesaro si sta lavorando bene e che i progetti e il modo di lavorare con ragazze e ragazzi è quello corretto e di cui vedremo i frutti nei prossimi anni».

PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
La prima delibera discussa dall’emiciclo è stata quella portata dall’assessora Della Dora – che ha ricevuto il sì di 28 consiglieri - per l’“Approvazione di variante sostanziale al Prg ai fini della riduzione del consumo di suolo e del carico urbanistico, relativamente ad alcune aree situate nel territorio comunale”. «È il terzo step – spiega Della Dora - per questa delibera che trasforma 6 ettari prima edificabili in terreni agricoli portando a quota 1.240.000mq le aree “verdi” prima “cementificabili” del comune, pari a 140 campi da calcio». La linea d’indirizzo adottata dall’Amministrazione comunale dal 2015 permette, «Senza togliere spazi all’edilizia, di ottimizzare quelli esistenti seguendo la logica del “costruire sul costruito” e rispettando le parole d’ordine flessibilità e rapidità, nel rispetto della strategia di Pesaro 2030» ha aggiunto l’assessora. Le 10 aree interessate dalla variante sono collocate nelle seguenti località: Muraglia, Fornace Mancini, Borgheria, Montelabbatese (via delle Regioni), Villa Ceccolini, Ginestreto, Campanara, Villa Fastiggi, “Parco del Cuneo Verde”, via Solferino.
Castellani
: «Le delibere di urbanistica sono tutte figlie di scelte politiche, così come la loro calendarizzazione. In questo caso la scelta politica è quella della riduzione del consumo di suolo edificabile». Sulle risorse ha detto: «Questa delibera si ‘mangia’ 21-22mila circa di tasse ma, da pesarese, consigliere comunale, presidente della commissione Urbanistica, sono ben contento di spendere questi soldi per 14.000mq di suolo edificabile in meno».
Redaelli
: «La delibera porta con sé la riduzione di consumo di suolo. Il dato è vero, ma è una conseguenza della presa d’atto del fatto che dei privati cittadini chiedono di non usufruire del loro diritto edificatorio. Vi retrocedono, in pratica. E sarebbe bene comprendere le ragioni che stanno dietro questa richiesta». Poi ha aggiunto, «Se lo strumento urbanistico fosse adeguato non ci sarebbe bisogno delle varianti».
Mattioli:
«L’Amministrazione non è tenuta a prendere in considerazione tutte le richieste che le giungono. Qui c’è una volontà politica di una giunta che ha rinunciato a dei terreni edificabili delle dimensioni pari a 140 campi da calcio, e agli oneri connessi, a cui riesce a sopperire con un bilancio virtuoso. È una forte scelta politica». Mattioli ha aggiunto: «La nuova legge regionale sta creando diversi disagi a i tecnici; non sarà più possibile agire con delle varianti ma solo tramite il Pug, che comporta un lavoro molto lungo e complesso»
Lugli
: «Vediamo una forte volontà politica nell’attività urbanistica svolta. Non ci sono prese d’atto, ma fatti che accadono perché c’è una politica di forte disincentivazione all’edificabilità edilizia in atto».
Malandrino
: «Abbiamo un Prg vecchio di 25 anni, mi auguro che la nuova giunta ci porrà rimedio. Non si può andare avanti a colpi di varianti urbanistiche».

Passa in Consiglio – all’unanimità, con 29 voti favorevoli - l’“Approvazione dello schema di atto aggiuntivo alla Convenzione stipulata il 2 agosto 2013 tra Comune di Pesaro, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino e Società Autostrade per l’Italia spa per la realizzazione di “opere compensative” collegate all’ampliamento a tre corsie dell’autostrada A14” presentata dall’assessora Della Dora. «Una delibera strategica per la città. Con questo documento, lo stanziamento per le opere compensative alla realizzazione della terza corsia dell’A14 arriva a quota 170milioni di euro. Ulteriori 100milioni euro in più che permettono anche il recupero dell’interquartieri, stralciato nella precedente fase. Siamo pronti a partire anche con gli altri interventi in programma appena terminati i lavori sull’opera di Muraglia» spiega Della Dora, presentando l’atto che aggiorna lo schema del 2013, «Portandolo a oltre 170milioni. Cifra che ci consentirà di procedere spediti con i cantieri che alleggeriranno il traffico cittadino ed eviteranno il passaggio dei veicoli all’interno dei Quartieri». L’aggiornamento del quadro economico dà risposta all’aumento dei costi per le lavorazioni, all’inflazione e al rialzo delle cifre per gli espropri (ai quali l’atto aggiunge ulteriori 5 milioni, per un totale di 17,5) e «Permette di recuperare gli aumenti. Ora ci sono tutti i soldi per concludere, in sicurezza, le opere». Terminata l’interquartieri di Muraglia, «si procederà con la bretella di Santa Veneranda, il raddoppio dell’Urbinate e la bretella Fratelli Gamba, che dalla Montelabbatese si collegherà all’attuale casello. L’ultima opera sarà il casello unidirezionale di Santa Veneranda» ha concluso Della Dora.
Sulla delibera, è intervenuto il sindaco Matteo Ricci, che ha detto: «La convenzione che andiamo a votare ha due aspetti molto positivi. In base all'aumento dei costi, Società Autostrade poteva decidere di tagliare le opere, che non bastavano i soldi e stralciare la bretella sulle Montelabbatese o la circonvallazione di Santa Veneranda. Nella convenzione precedente avevamo rinunciato al raddoppio dell'interquartieri attuale, ma con questa convenzione siamo riusciti a recuperarla, grazie a 100 milioni in più rispetto a quelli previsti». Poi il sindaco ha annunciato «un’altra bella notizia per la città: il 6 aprile inaugureremo l’interquartieri di Muraglia, verrà intitolata a Enrico Berlinguer».
Andreolli
: «Se nel 2013 qualcuno ci avesse detto che dopo 10 anni avremo discusso nuovamente la convenzione senza che nessuna delle opere venisse completata nessuno ci avrebbe creduto. Della discussione di oggi l’aspetto più grave è che ricalca un’assenza di 10 anni. All’epoca ci fu un dibattito intenso e divisivo in città, ma ne uscimmo con la consapevolezza che la soluzione espressa non fosse la migliore ma l’unica possibile per essere votata». Il consigliere ha aggiunto: «Tra le opere fondamentali c’era la circonvallazione di Muraglia; seguiva la circonvallazione di Santa Veneranda (che libera il quartiere) e la bretella ‘Gamba’ che dà una mano al comparto produttivo, spostando la circolazione dei mezzi pesanti. Nonostante l’importanza della convenzione, non è stato fatto nulla, il tema non è mai stato una priorità delle ultime due giunte, e ancora discutiamo di cronoprogrammi, di espropri e progetti definitivi (che non lo sono). È evidente che qualcosa non è andato».
G. Marchionni
: «Ha ragione quando si dice che è stato perso del tempo. Sono passati 11 anni, di chi è colpa? Anche se fosse dovuto a quanto successo al ponte Morandi, dal 2013 al 2018 cosa è stato fatto dall’Amministrazione? Davvero non si poteva fare nulla? Cosa dobbiamo dire di Fano e Senigallia, dove le opere compensative sono state realizzate? Purtroppo non abbiamo nulla di quanto hanno fatto in queste città, a Pesaro nessuna opera è riuscita a prendere il via. E l’unica cosa che l’Amministrazione comunale riesce a fare è dare la colpa alla Regione».
Bellucci:
«Al Comune possiamo fare tanti appunti ma non quello che perde tempo. Anzi, forse a volte andiamo troppo veloci sull’asseverazione dei progetti. Ad esempio sull’ospedale e sul relativo accordo di programma, il Comune, per non sovrapporre difficoltà, ha accettato tutte le richieste di Regione ed Ast». Sulle opere compensative, «Il ritardo è partito dal ‘casellino’; è stato detto che Fano e Senigallia hanno fatto tutte le opere. Ma abbiamo idea della portata delle opere compensative nella nostra città? Pesaro ha 6 capitoli, tra cui un nuovo casello, elaborato per non creare problemi alla parte sud».
T. Nobili
: «Non mi sembra sia stato fatto poco sulla viabilità, lo dimostrano i dati riportati nella mappa dei progetti della città Pesarochecambia.it. I soldi riportati nel sito, il Comune di Pesaro non li aveva mai visti prima».
Vanzolini,
sui ritardi delle procedure collegati al crollo del ponte Morandi, ha detto: «Il fatto è costato vittime ma ha anche comportato che i colpevoli siano stati messi di fronte alle loro responsabilità. E siamo fieri che si è perso tempo per fare bene le cose, è un validissimo motivo». Vanzolini ha aggiunto sui lavori, «Siamo in una fase di progettazione e messa a terra che non ha tempi biblici. Abbiamo davanti un fatto, e dobbiamo esserne contenti per il bene della città».
Malandrino:
«I ritardi di oggi sono figli delle mancate scelte di ieri» e ancora, «Anche la Regione si è data da fare per ottenere un risultato che andrà a favore di tutti». «Il dubbio che nutro è su utilità e funzionalità del ‘casellino’ monodirezionale. Delle tre opzioni presentate, preferivo (e preferisco) quella che non lo prevedeva: le opere compensative servono, il ‘casellino’ no, andrà a ingolfare il traffico della zona».
M. Gambini: «Un buon modo per cercare minuire la congestione del traffico sarebbe cambiare di poco gli orari di ingresso delle lezioni e degli uffici, con le scuole si fa, perché la congestione ha una durata molto breve». Favorevole al ‘casellino’, Gambini ha detto: «Il problema del deflusso verso sud è particolare. Nella discussione si è parlato di rendere più accessibile l’A14, per fare in modo potesse sostituirsi alla Statale e ‘coprire’ chi deve andare a sud».
L. Biagiotti
: «Siamo basiti, non permalosi: di nuovo siamo a discutere sulla grande capacità di portare soldi di questo Comune, capacità rara per le amministrazioni. Siamo favorevoli alla delibera, un plauso a tutto il Comune di Pesaro».
Sperindei
: «A questa Amministrazione qualche merito bisogna riconoscerlo per le opere che fa».
Mattioli
: «L’interquartieri è un’opera fatta molto bene, dà la certezza che anche le prossime verranno realizzate in questo modo e lavorando con tempistiche celeri, che riusciranno a far convivere più cantieri. La dimostrazione la danno l’apertura dei campi base, strutturati per portare avanti opere per 100milioni di euro».
E. Gambini:
«Il mio è un ‘sì’ alle opere compensative, anche a quelle che potevano essere già fatte; ed è un ‘no’ al ‘casellino’: considerato quello fatto, ci stava anche un’uscita verso nord».

L’assessora all’Innovazione e Partecipazione Francesca Frenquellucci, ha poi illustrato la delibera che ha proposto una modifica al “Regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche per l’applicazione della relativa tassa” approvata dal Consiglio comunale con 23 favorevoli e 1 astenuto. «Passato il complesso periodo della pandemia, come Amministrazione abbiamo chiesto alle attività del centro storico di adeguarsi alle indicazioni sulle caratteristiche dei manufatti, dei dehor e degli arredi da installare nelle pertinenze dei locali – ha detto l’assessora -. Nei 7 anni trascorsi dall’approvazione del Regolamento ad oggi, alcuni titolari sono cambiati, alcuni si sono aggiunti, altri hanno già portato a termine la “conversione”, altri ancora hanno delle esigenze tecniche da ovviare per adeguarsi. Situazioni per le quali sono necessarie modifiche alle schede tecniche del Regolamento». Con la delibera, , vengono recepiti i progetti dei locali del centro per i quali sono necessarie delle variazioni a quanto previsto in 4 delle 10 schede tecniche del Regolamento. Con la1^ modifica, si consente a un nuovo locale in piazza del Popolo di collocare tavoli, sedie ed ombrelloni; con la 2^ di posizionare tavoli e sedie di piazza Mosca in posizione più vicina a via Mazzolari (in accordo con Soprintendenza, anche per necessità di sicurezza della circolazione) e mantenere le cromie e tipologie degli arredi esistenti “che ben si associano ai caratteri della piazza”; con la terza, in via San Francesco si permette la collocazione di ombrelloni (in aggiunta ai gazebo); con la 4^, in piazzale Lazzarini l’attività potrà distribuire gli arredi in maniera perpendicolare a quanto previsto dalla scheda.
Lugli
: «Il sostegno alle attività economiche è sempre stato rilevante per questa Amministrazione. Abbiamo fatto scelte coraggiose che hanno reso il nostro centro storico ordinato e bello. È rinato come spazio di vita, cultura e relazioni. I dati delle chiusure/aperture delle attività del Q1 lo confermano».
Redaelli:
«Il Regolamento del 2017 è corposo, dettagliato, scritto più volte e portato avanti con grande coinvolgimento delle associazioni di categoria, in un percorso partecipativo che oggi non viene ripetuto per le modifiche che votiamo oggi (discusse solo in una commissione)». Il vero problema del Regolamento, per Redaelli, «sono i vincoli che pone alle attività che ancora non ci sono; dà soluzioni parziali e pone incertezze. Avrà la necessità di essere aggiornato a breve. Le 9 aree considerate dalle altrettante schede indicano a ciascuna delle presenti cosa può o non può fare. Ma se un imprenditore dovesse pensare di aprire un’attività sa che deve partire da una richiesta di modifica al Regolamento, attendere il parere della Soprintendenza e i passaggi amministrativi. E attendere almeno un anno di tempo. Non vedo alcuno sprint, né a favore delle realtà esistenti, né per quelle che vorrebbero insediarsi».

La parte dedicata alle delibere è proseguita con la discussione delle “Modifiche al titolo II del Regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari e per l’attribuzione di vantaggi economici - Attività culturali turistiche sportive”, e approvata nella versione che ha accolto 2 dei 4 emendamenti presentati - con 24 sì dei consiglieri. A presentarla è stata il dirigente dei servizi Civici Partecipazione e Promozione del Territorio Gianni Galdenzi: «Va a incidere sul titolo II del Regolamento. L’impostazione generale è immutata ad eccezione dell’art.7 che parla ancora di Circoscrizioni, abrogato. L’art. 8 sostituito dai successivi. Impostazione di distinguere contributi e sussidi ricorrenti, che si ripetono nel tempo, da quelli occasionali». Nel primo caso, il contributo si disciplina con convenzioni e accordi o con gli statuti degli enti e prosegue nel tempo. Nel secondo caso, contributi per singoli eventi, devono essere regolamentati con bandi pubblici a cui partecipano gli interessati. Le due eccezioni sono: quella relativa a eventi di grande impatto sul territorio; quella per eventi che richiedono contributi inferiori a mille euro come previsto dalla legge, che vengono indicati dall’ufficio».
Redaelli
ha preso parola per presentare i 4 emendamenti alla delibera: «Il primo (4 voti favorevoli e 17 contrari; 3 gli astenuti) riguarda l’uso degli impianti sportivi nella parte in cui viene citata la non più esistente Circoscrizione. Indichiamo di non togliere i quartieri dalla partita e diamo all’Amministrazione l’opportunità di consultare i Consigli per le osservazioni. Se non c’è un accordo su questa dicitura proponiamo il 4° emendamento (24 favorevoli), che elimina il punto 7 con il riferimento alle Circoscrizioni». L’emendamento 3 (che ha ottenuto 7 voti favorevoli e 17 contrari) vuole incentivare la pubblicità, sul tema relativo ai contributi occasionali: «Aggiungere la dicitura per la massima diffusione dei punteggi per sottolineare di opportunità pubblicizzazione più possibile ampia». Il secondo emendamento (24 voti favorevoli), interviene sul titolo I articolo 10 bis, paragrafo 2, «e pone due richieste. La prima è di estendere i contributi dei musei privati (detassazione) alle biblioteche private che mettono il loro patrimonio a uso pubblico. La seconda è non prevedere solo l’utilizzo esclusivo ma anche quello parziale degli immobili».
Mattioli:
«È accoglibile il secondo emendamento: è un incentivo alla lettura e a collezioni private, valore aggiunto per il territorio. Sul terzo, voteremo contrariamente: l’Amministrazione, nel pubblicizzare i bandi, è già esaustiva».

 

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