Contenuto principale

KUM! Festival | Cantieri

Dal   al 

Dal 5 al 7 aprile per la prima volta a Pesaro 2024 il festival creato e diretto da Massimo Recalcati. Sotto il tema 'La vita della scuola', una tregiorni ricca con oltre 40 ospiti e più di 30 incontri

Da venerdì 5 a domenica 7 aprile Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura ospita per la prima volta KUM! Festival, la kermesse creata e diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati e con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, giunta alla sua VIII edizione. Il tema di quest’anno è La vita della scuola e proporrà un programma eclettico ricco di dialoghi, incontri e spettacoli dedicati al mondo dell'educazione e della formazione.

Durante i tre giorni di Festival saranno presenti a Pesaro molte personalità del mondo accademico, culturale e sociale, che si confronteranno in dialoghi, ritratti e lectio sul pensiero pedagogico, sull'importanza dell'educazione inclusiva, sul ruolo del digitale nella formazione e sulle sfide della scuola contemporanea.

Domenica 7 aprile
09:00 -
Palazzo Ciacchi Lectio
Rossana Lista
Promesse e paradossi dell’educazione inclusiva
A partire dalla Dichiarazione di Salamanca (UNESCO, 1994) i principi dell’inclusività hanno informato il discorso pubblico e istituzionale sulla scuola. Forte dell’esperienza dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, avviata sin dagli anni Settanta, la scuola italiana è stata tra le più sensibili ai valori dell’inclusione. Ma ha anche inteso questi valori come sinonimi di integrazione, smarrendo, nella teoria e nelle pratiche, il senso di  una profonda differenza semantica e  concettuale tra inclusione e integrazione. Ha così rischiato di restare paralizzata, nell’impossibilità di decidere tra l’una e l’altra delle sue vocazioni storiche: quella che ne fa uno strumento di mobilità e accesso sociale, e quella che ne fa uno strumento di selezione sociale.

09:00 -
Sala della Repubblica Ritratti
Mario Cucca
Don Lorenzo Milani. “Ho voluto più bene a voi che a Dio”.
Figura singolare e complessa di prete cattolico ed educatore, Lorenzo Milani (1923-1967) seppe riconoscere nel trauma dell’esilio a Barbiana – sulla montagna del Mugello, dove era stato mandato per punizione dall’istituzione ecclesiastica – possibilità di una ripartenza per sé e per il popolo dei poveri di quel borgo sperduto. È qui che nasce la sua idea di scuola. Idea sovversiva e scandalosa rispetto agli assetti tradizionali dell’epoca, che ancora oggi provoca l’istituzione scolastica e ogni singolo insegnante a ripensarsi al di là di ogni propaganda sul merito, come semplice vita che trasmette altra vita. «Non vivo che per farli crescere, per farli aprire, per farli sbocciare, per farli fruttare».

10:15 -
Sala della Repubblica Ritratti
Riccardo Panattoni
John Berger. Educare allo sguardo *L'appuntamento è stato annullato
per cause di forza maggiore. Ci scusiamo per eventuali inconvenienti che questa notizia potrebbe causare.
Maestro è chi insegna a guardare, chi dona uno sguardo. Maestro non è chi ammaestra qualcuno ma chi mostra qualcosa. È chi insegna come vedere, cosa guardare in ciò che vediamo, e quindi
che cosa custodire di invisibile al margine sfrangiato di quella nuova incipiente visibilità delle cose. Insegnare a vedere è anche insegnare a prendersi cura di questo invisibile situato al cuore del visibile ed è questo insegnamento enigmatico che proveremo a rintracciare nell'opera dello scrittore, pittore e critico d'arte inglese John Berger.

10:15 -
Palazzo Ciacchi Dialoghi
Monica Carestia, Erica Ferrario e Federica Pelligra
Pinocchio: rimosso o promosso?
L’incontro di Pinocchio con la scuola ha la marca del trauma. Da una parte Pinocchio vorrebbe adeguarsi alla domanda dell’istituzione scolastica, dall’altra non può sottrarsi al richiamo della sua natura ambigua ed enigmatica. Natura vegetale, legnosa e nodosa. Natura non umana e più che umana, ossia artistica, creativa, poetica. Pinocchio desidera andare a scuola e “farsi onore”, ma è attratto dal teatro dei burattini. Ascolta i consigli di Geppetto, della Fata, del Grillo parlante, e tuttavia segue il Gatto e la Volpe, si lascia condurre nel Paese dei Barbagianni e poi nel Paese dei balocchi. Ma un’ulteriore linea di tensione percorre l’intera avventura di Pinocchio, alternando in modo vertiginoso momenti educativi e irruzioni oniriche. Non è detto, del resto, che quella tensione vada richiusa, e che educare non significhi tenere aperta quella differenza anziché ricomporla.

11:30 –
Teatro Sperimentale Dialoghi
Gad Lerner, Mauro Magatti e Guido Viale
Il 68. Alfabetizzazione di un Paese, e ritorno
Il Sessantotto è stato il culmine di un virtuoso percorso di alfabetizzazione della società. È stato un momento in cui larghi settori della società hanno preso parte per la prima volta alla costruzione di una cultura comune e di un inedito desiderio di rinnovamento. L’Antisessantotto che tuttora lo denigra coi luoghi comuni del 6 politico e della fine del merito ha prodotto invece la retrocessione nell’ignoranza di grandi masse. Del resto, è proprio il desiderio di crescita e creazione condivisa, espresso da quella stagione unica, a costituire il bersaglio polemico dell'Antisessantotto e il nemico eterno dell'eterno conservatorismo italiano. Rimettere il sapere nelle mani di pochi, riconsegnare le chiavi della città agli antichi detentori, ecco il progetto oggi, al termine di un lungo ciclo storico, sembra sul punto di realizzarsi senza riserve, spesso col plauso di chi quel progetto restaurativo è destinato a subire.

12:45 - Palazzo Ciacchi Lectio
Teresa Forcades
La conoscenza incarnata e la metodologia della perla
La saggezza monastica ha sempre saputo che la conoscenza e la vita non possono essere separate. La conoscenza deve essere incarnata e così anche l'insegnamento. Suor Teresa Forcades racconterà l'esperienza della scuola monastica "Sincletica" di cui è direttrice, soffermandosi in particolare sulla sua metodologia, la metodologia della perla. Il riferimento è al Vangelo di Matteo dove leggiamo: "Anche il Regno dei cieli è simile a questo. Un uomo cerca perle fini e quando ne trova una insolitamente bella, va a vendere tutto quello che ha e compra quella perla" (Mt 13,45-46).
     
12:45 -
Sala della Repubblica Visioni
Andrea Bellavita
So cos’hai fatto! La scuola, gli adolescenti e il trauma
Da alcuni decenni la fiction seriale ha eletto il mondo dei ragazzi in età scolare, e in particolar modo il mondo degli adolescenti, a oggetto di rappresentazione del tutto autonomo e indipendente. Non più soltanto figli di, ma protagonisti della narrazione a pieno titolo. Naturale quindi che l’ambientazione scolastica, come luogo fisico e come luogo simbolico, come spazio di permanenza quotidiana e come terreno di conflitto e di crescita, si configuri come uno snodo essenziale nella costruzione dell’immaginario contemporaneo. Luogo che spesso, per non dire sempre, troviamo caratterizzato dalla centralità del trauma, che fa da innesco narrativo e insieme da detonatore del percorso di soggettivazione dei protagonisti. Gli adolescenti della fiction “scolastica”, italiana come internazionale, sono adolescenti strutturalmente traumatizzati oltre che traumatici. Anche per il mondo degli adulti.

14:00 -
Teatro Sperimentale Lectio
Erri De Luca

La parola come presidio sanitario
Dovremmo pensare la cultura come presidio medico, come misura sanitaria. In tempi difficili, in tempi di emergenza, il pensiero corre alle scienze, alle tecnologie, ai dati degli economisti. Ma non c'è salute se le cose non trovano salvezza nelle parole, non c'è bene se quel bene non viene coltivato nello spazio comune della cultura. La cura più antica e più necessaria è cura delle parole, perché le parole curano e perché è delle parole che dobbiamo anzitutto prenderci cura.
 
15:15 –
Teatro Sperimentale Lectio
Massimo Recalcati
La radura della scuola
Una delle metafore secondo le quali è possibile pensare la scuola è quella della radura. Heidegger la chiamava Lichtung, un termine che allude all'improvviso diradarsi degli alberi nel buio del bosco e che non è senza assonanze con la parola tedesca che indica la luce. La scuola può essere una radura, cioè uno spazio capace di garantire la possibilità dell'imprevisto al cuore della trasmissione della conoscenza, una luce capace di indicare il sapere come oggetto possibile del desiderio e come possibile cammino di soggettivazione del mondo.

Pesaro Biblioteche ha studiato ad hoc le bibliografie dei protagonisti.

Info logistiche

Tutti gli eventi di KUM! sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria online sul sito del Festival. Alcuni di questi, selezionati dalla direzione scientifica per il loro maggior richiamo sul pubblico e collocati al Teatro Sperimentale, rientrano tra quelli prenotabili con KUMCard. La possibilità di sottoscrivere la KUMCard, oltre a riguardare quindi solo alcuni degli eventi, riguarda anche solo una parte dei posti disponibili in platea, i restanti posti restano sempre e comunque con prenotazione gratuita.
La KUMCard dà inoltre diritto all’accesso a contenuti esclusivi, offerte dedicate a Pesaro per tutto l’anno grazie alla collaborazione con la Card Pesaro Capitale e all'esclusivo Kit di KUM!24.

Lo spettacolo di venerdì 5 - La strada: indagine a due voci sul romanzo di Cormac McCarthy - è a pagamento con Biglietteria AMAT. Per maggiori informazioni consultare il sito www.kumfestival.it

Come sempre il Festival è attento ai temi di accessibilità e inclusività; per molti degli eventi è prevista la traduzione simultanea in LIS- Lingua italiana dei segni, mentre l'archivio digitale sarà disponibile anche in CAA.

Per la sezione KUM!PRO, diversi appuntamenti tra quelli in calendario saranno riconosciuti come formazione professionale per i docenti. Tutte le info all'apposita sezione del sito (www.kumfestival.it/kum-pro/ ).

Grazie alla partnership tra KUM! e APA Hotels, tante strutture alberghiere hanno deciso di affiancare il Festival riservando offerte combinate e sconti al pubblico che esibirà un biglietto di KUM! Offerte e modalità di prenotazione all'apposita sezione del sito (https://www.kumfestival.it/hospitality-2024/).

Un elemento fondamentale di KUM! sono gli sponsor storici, che hanno una grande autorevolezza sul tema della Cura e rendono orgoglioso il festival. Alce Nero, partner KUM! dall’inizio, è protagonista nella cura del rapporto tra uomo e natura; Fondazione Seragnoli, che si prende cura al massimo grado delle persone fragili; Unione Buddhista Italiana, che sviluppa progetti sociali per le persone che maggiormente ne hanno bisogno.

Torna all'inizio