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Inaugurata la Nuova Circonvallazione di Muraglia

Ricci: «Un’opera strategica per la viabilità, la sostenibilità e la sanità». L’opera, realizzata da Autostrade per l’Italia con la Regione Marche, permetterà un più efficace collegamento tra Pesaro e Fano e alleggerirà il traffico su via Flaminia

 

 

Pesaro, 6 aprile 2024 - Inaugurata oggi la Nuova Circonvallazione di Muraglia. «Un’opera strategica, che la città aspettava da anni», ha commentato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, durante il taglio del nastro, questa mattina alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore alla Infrastruttura della Regione Marche Francesco Baldelli, dell’Amministratore Delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli, e del Direttore Ingegneria e Realizzazione di Autostrade per l’Italia Luca Fontana. Una giornata di festa cittadina alla quale hanno partecipato centinaia di pesaresi.

Come spiegato, nel dettaglio, da Luca Fontana, la Nuova Circonvallazione di Muraglia è un importante opera che contribuirà ad alleggerire la viabilità cittadina di Pesaro e migliorerà in modo significativo gli spostamenti verso Fano.  L’intervento rientra nel programma delle opere di Autostrade per l’Italia a beneficio del territorio di Pesaro nell’ambito dei lavori di realizzazione della terza corsia della A14 Bologna-Taranto. Si tratta nel dettaglio di un nuovo collegamento di circa 1,5 km di nuova viabilità, di cui 2 tratti e 4 rotatorie costruiti ex novo per collegare la strada Pantano Castagni con via Cesare Lombroso, ripercorrendo nella parte centrale l’attuale Strada Carloni e Strada dei Condotti. La nuova viabilità è dotata di una carreggiata a due corsie e dei più moderni impianti di illuminazione a led.

L’opera, che si stima sarà percorsa mediamente da circa 15mila veicoli al giorno, permette, così, di alleggerire la via Flaminia, che attraversa il centro urbano, diventando inoltre una direttrice di collegamento diretto per l’Ospedale di Muraglia e permettendo, in corrispondenza della prima nuova rotatoria, l’innesto del futuro Svincolo di Pesaro sud. Si chiude, così, la realizzazione del nuovo semianello periurbano, composto per buona parte dalla strada Interquartieri (Via Sandro Pertini), che collega la SS16 a Nord del centro abitato con via Cesare Lombroso a Sud Est. Per la realizzazione di questa nuova viabilità, finanziata da Autostrade per l’Italia con il contributo della Regione Marche, hanno lavorato quotidianamente oltre 70 tra maestranze e tecnici specializzati e sono state impiegati oltre 20 mezzi. Sempre a beneficio del territorio, e in ottica di sostenibilità, è stata implementata la rete di percorsi ciclabili comunali con 1,5 km di nuovo tracciato. Grazie alla costante collaborazione con il Comune di Pesaro e con i comitati dei cittadini, tra gli interventi Aspi ha previsto anche il rimodellamento 2000 mq di aree a verde e la piantumazione di 200 nuove alberature, di cui 70 querce che si aggiungono alle 7 secolari salvaguardate grazie a una rimodulazione progettuale. E’ inoltre in fase di completamento l’installazione di 820 metri di barriere fonoassorbenti lungo il tracciato stradale per la mitigazione del rumore in prossimità di edifici abitati.

Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Una giornata emozionante. Sono cresciuto in questo quartiere, Muraglia, e conosco bene l’importanza di avere questa strada, che aiuterà il quartiere a respirare di più. Negli anni ’90 il problema principale era il traffico, da qui la decisione di costruire una nuova circonvallazione che collegasse la parte nord a quella sud della città, alleggerendo le vie urbane. Una scelta lungimirante, così come fu quella di far diventare Pesaro città della bicicletta – ha detto Ricci, ricordando che con questa opera la Bicipolitana supera ufficialmente quota 105 km -. È un’opera importante, frutto di un accordo stretto con Autostrade per l’Italia, rispetto alle opere accessorie complementari della terza corsia. Un lavoro non semplice, che ha coinvolto Regione, Provincia, Comune, bloccato purtroppo dalla vicenda del ponte Morandi. Fortunatamente, dopo alcuni anni, siamo riusciti a far ripartire il progetto che oggi inauguriamo. Ringrazio Luca Fontana, l’incontro con lui è stato fondamentale. Ringrazio Amplia, Claudio Cerbarano, e tutti coloro che hanno lavorato, in modo straordinario, alla realizzazione della Nuova Circonvallazione di Muraglia. Un’opera fondamentale per la viabilità perché completa la circonvallazione nel lato sud della città e strategica per la sanità». Il sindaco ha poi elencato le altre opere, dal raddoppio dell’Interquartieri alla bretella “Gamba” che collega le aree industriali al casello. «Avanti con le altre opere, per una città sempre più moderna, attrattiva, sicura, sostenibile».

Nell’ambito dei lavori per la nuova circonvallazione di Muraglia è stato ‘deviato’ l’attuale tracciato dell’acquedotto principale di Pesaro per circa un chilometro. L’intervento realizzato da Marche Multiservizi ha richiesto l’impiego di tecniche e tecnologie innovative a basso impatto ambientale ed ha interessato l’infrastruttura idrica più importante della provincia: un’opera realizzata nella metà degli anni Settanta e messa in esercizio a metà degli anni Ottanta, che serve oltre 200.000 abitanti nei Comuni di Pesaro, Gradara, Tavullia, Vallefoglia, Montelabbate, Colli al Metauro, Terre Roveresche, Mondavio e Fano. Lo spostamento dell’acquedotto si è reso necessario per superare le interferenze e consentire l’esecuzione dei lavori per la realizzazione della nuova arteria stradale. L’intervento dell’amministratore delegato di MMS Mauro Tiviroli: «L’acquedotto di Pesaro è l’infrastruttura idrica più importante del nostro territorio – spiega l’amministratore delegato di MMS Mauro Tiviroli – Per far capire la valenza strategica di quest’opera, rimanendo in tema, possiamo definirla la nostra Autostrada dell’Acqua. Per realizzare una sorta di ‘bretella idrica’, dando risoluzione alle interferenze dell’opera e consentendo un ammodernamento ed un potenziamento di un tratto dell’acquedotto, abbiamo posato una nuova tubazione in acciaio con una tecnica ‘No dig’ innovativa che ci ha permesso di ottenere benefici importanti: riduzione delle emissioni di CO2, minor durata dei cantieri, minor consumo di materiali e risorse, riduzione dei volumi del materiale di risulta da trasportare a smaltimento, minore impatto sulla viabilità e riduzione dell’inquinamento acustico ed ambientale. Efficienza, innovazione e sostenibilità: parole che ispirano l’azione di MMS e che proiettano il nostro territorio verso uno sviluppo economico sempre più attento alle tematiche ambientali ed ai valori dettati dall’economia circolare».

A concludere la cerimonia inaugurale, per la Regione Marche, l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli: «A Pesaro la Regione Marche ha deciso di investire oltre 270 milioni di euro in opere infrastrutturali, al netto delle opere compensative autostradali, con in testa il nuovo ospedale, il più grande appalto pubblico nella storia della Regione. E anche per mettere a terra le opere compensative alla terza corsia dell'A14 il ruolo svolto dalla Regione è stato fondamentale: abbiamo lavorato per trasformare l'investimento iniziale di ASPI di 70 milioni nei 170 milioni di Euro previsti dalla nuova convenzione per conservare opere fondamentali come il raddoppio della interquartieri a quattro corsie. Le infrastrutture sono la più grande opportunità per abbattere le diseguaglianze tra territori. Tra nord e sud, tra costa ed entroterra, tra grandi e piccoli centri, tra zone centrali e ben servite e i quartieri delle nostre città. Ogni intervento deve rispondere ai principi della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Le complessità che spesso si incontrano vanno affrontate con abilità tecniche e la “buona burocrazia”.Quando parliamo di infrastrutture troppo spesso l’attenzione è posta su due elementi critici: i ritardi nei lavori e l’aumento dei costi. E non è un fatto puramente italiano. In Europa ben il 90% delle opere infrastrutturali non rispettano tempistiche e budget. Tempi e costi sono due variabili che è difficile prevedere. Mentre troppo spesso non si tengono in considerazione i costi del “non fare” – oltre a quelli nel non “aver fatto” – e la durata nel tempo di ciò che si sta realizzando.
Tuttavia i segnali di svolta li abbiamo anche in questa provincia, come l’avvio dei lavori nella Galleria della Guinza e l’impegno del Governo nel completamento della Fan-Grosseto e dei tratti del sistema delle Pedemontane e Intervallive a nord di Fabriano. E anche i cittadini della seconda città delle Marche meritano infrastrutture moderne, sicure e all’altezza delle aspettative di chi è fiero di vivere e lavorare in una regione che vogliamo tutti insieme riagganciare ai territori più dinamici ed evoluti d’Europa», ha concluso.

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