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Giorno del Ricordo, Ricci: «Una pagina di storia tremenda che non si può dimenticare»

Il sindaco, durante la cerimonia in Prefettura, ha ricordato Padre Damiani «A Pesaro tanti esuli trovarono accoglienza e rifugio grazie a lui». Poi il pensiero al popolo ucraino: «speriamo possa riemergere al più presto speranza e pace»

Oggi Pesaro ricorda il massacro delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. «Una pagina di storia importante, che a causa di scontri ideologici per anni è stata raramente raccontata – ha ricordato il sindaco Matteo Ricci, durante le celebrazioni di questa mattina in Prefettura -. I fatti storici sono chiari: in un territorio di confine è avvenuto un vero e proprio sterminio etnico creato e portato avanti dalle truppe titine, comuniste e nazionaliste slave, nei confronti degli italiani accusati di essere responsabili dei crimini fascisti. Fu una vera e propria “pulizia” etnica e linguistica, che causò la morte tremenda per intere famiglie intere».

Oggi Pesaro ricorda, come tanti anni fa Pesaro ha «accolto e abbracciato i tanti esuli che sono scappati, e che hanno trovato rifugio nella nostra città grazie all’opera di Padre Damiani».

Poi conclude: «Ricordare è importante. Oggi ci sono nuovi confini dove si combatte e nuovi popoli che subiscono l’effetto del nazionalismo estremo e delle atrocità della guerra. In questa giornata il pensiero va alla comunità giuliano dalmata, agli italiani morti nelle foibe e alle loro famiglie. Ma anche alla popolazione ucraina che sta subendo le atrocità della guerra. Speriamo che, ad un anno dall’inizio del conflitto, possa finalmente riemergere speranza e pace».  

 

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