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La sala della Sonosfera® nel nome di David Sassoli

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La sala di Palazzo Mosca che accoglie la Sonosfera® viene intitolata all’ex Presidente del Parlamento europeo scomparso l’11 gennaio scorso.

Lunedì 12 dicembre alle 18.30, un momento importante per Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024: la sala di Palazzo Mosca - sede dei Musei Civici - che accoglie la Sonosfera® viene intitolata a David Sassoli. Scomparso l’11 gennaio scorso, era stato proprio lui - nel ruolo di Presidente del Parlamento europeo - ad inaugurare il 6 gennaio 2020, l’anfiteatro tecnologico per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica. 

L’intitolazione con l’apposizione di una targa, avverrà alla presenza del sindaco Matteo Ricci, di Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, di Alessandra Vittorini, moglie di David Sassoli e di David Monacchi ideatore del progetto della Sonosfera®.

David Sassoli, era un uomo attento alle politiche dei territori, alle esigenze del paese Italia e alle sue eccellenze. Al territorio di Pesaro lo univa un forte legame: per questo da presidente del Parlamento europeo aveva accettato di presenziare l’inaugurazione della Sonosfera®. E proprio nelle parole pronunciate in quell’occasione, Sassoli aveva dimostrato di aver compreso perfettamente il valore di questo progetto simbolo di Pesaro Città Creativa Unesco della Musica. Per lui la Sonosfera® era un esempio di straordinaria tecnologia e ricerca dalle enormi potenzialità tutte da esplorare, ma anche l’attuazione concreta della lotta ai cambiamenti climatici, tema che considerava priorità assoluta del nostro presente cui si lega la sopravvivenza umana. Allo stesso tempo - grazie a questo progetto innovativo -, riconosceva nelle Marche e in Pesaro in particolare, un modello di amministrazione virtuosa capace di spendere e utilizzare in modo efficiente i fondi europei, tanto da riconoscere in questa operazione la realizzazione di una best practice che poteva ispirare il resto dell’Italia.

David Sassoli (Firenze 1956 - Aviano 2022)
Inizia la carriera giornalistica lavorando per giornali minori e agenzie di stampa, per poi passare al quotidiano Il Giorno e nel 1992 in Rai, occupandosi di cronaca e politica. È stato prima al Tg3 di Curzi e ha collaborato con Santoro in programmi come ‘Il rosso e il nero’ e ‘Tempo reale’, poi a RaiDue conducendo il programma pomeridiano ‘La cronaca in diretta’ e infine al Tg1 diventando uno dei volti più familiari per il grande pubblico, come inviato speciale e conduttore e dal 2007 al 2009 vicedirettore nell’era di Gianni Riotta. Sassoli è stato tra i fondatori dell’Associazione “Articolo 21”, movimento di difesa della libertà di stampa. Nel 2009 entra in politica come europarlamentare del Partito democratico. Nel 2013 si candida alle primarie del PD per il sindaco di Roma, poi vinte da Ignazio Marino. Alle elezioni europee del 2014 viene rieletto, e nel luglio dello stesso anno assume la carica di vicepresidente del Parlamento europeo. L'esperienza nelle istituzioni dell'Unione è culminata con l'elezione alla guida dell'assemblea di Strasburgo il 3 luglio del 2019, mantenuta fino alla morte. La sua vita ha avuto due grandi passioni: il giornalismo e la politica, declinata soprattutto in chiave europea. Convinto sostenitore della centralità del Parlamento Europeo, anche rispetto ad altre istituzioni comunitarie, Sassoli ha spesso speso la sua influenza in difesa dei diritti umani e per il rispetto dei vincoli sullo stato di diritto da parte dei paesi membri. Nei due anni e mezzo alla guida del Parlamento, è riuscito a far fronte alle straordinarie difficoltà causate dalla pandemia di coronavirus, che hanno costretto l’emiciclo e i suoi rappresentanti a escogitare modalità di lavoro a distanza come mai era avvenuto in precedenza. A Sassoli va riconosciuto anche di aver contribuito al duro negoziato sul bilancio europeo che ha aperto la strada all’approvazione dello storico piano di rilancio dell’economia europea, il Next Generation EU: un investimento sul futuro dell’Europa e degli Stati membri, per ripartire dopo l’emergenza Covid-19.

La Sonosfera®
Inaugurata il 6 gennaio 2020, la Sonosfera® è il fiore all’occhiello di Pesaro Città Creativa Unesco della Musica. Collocata all’interno di Palazzo Mosca sede dei Musei Civici, è parte integrante del patrimonio del Museo Nazionale Rossini. Unico al mondo, questo anfiteatro tecnologico per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica nel 2014 ha ottenuto il brevetto internazionale ad opera dell’ideatore David Monacchi, professore del Conservatorio Rossini. La struttura a doppia cavea è costruita per essere acusticamente perfetta, isolata dall’esterno e completamente fono-assorbente all’interno. Il suono proviene da 45 altoparlanti che si combinano creando al centro un campo sonoro sferico molto prossimo alla realtà. Gli spettrogrammi del suono e i contenuti audiovisivi sono proiettati a 360° ad altissima definizione generando un’esperienza di vera e propria immersione in un panorama sonoro e visivo e di un’esplorazione sensoriale molto potente. La Sonosfera® costituisce uno straordinario strumento di divulgazione arrivando a coprire una serie di ambiti legati alla ricerca nelle scienze e nell’arte, all’educazione ecologica ed estetica.  

 

 

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