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Tutto nasconde un segreto. Nuovi scatti

Dal 2 marzo allo spazio bianco di via Zongo 45, la personale dell’artista pesarese Maria Letizia Morini a cura di Giorgio Donini. In mostra una serie di fotografie recenti, incentrate sull’osservazione dei particolari del quotidiano

Da sabato 2 marzo spazio bianco, luogo espositivo del Centro Arti Visive Pescheria dedicato alla fotografia, ospita la personale di Maria Letizia Morini (Pesaro 1991) a cura di Giorgio Donini. L’artista portatrice della sindrome di Down ha iniziato a fotografare all’età di dieci anni, testimoniando un amore particolare per l’immagine che emerge attraverso la delicatezza dei suoi scatti.

Le fotografie, che inizialmente catturavano aspetti del quotidiano familiare, risultavano già molto particolari, il suo obiettivo infatti fissava gli interni delle borse, dettagli della trama dei tessuti contenuti negli armadi oppure appesi agli ombrelloni in spiaggia, i propri piedi, fogli di carta, mozziconi di sigaretta e altro ancora. Già da allora catturavano l’interesse di chi le osservava. Con il tempo questo interesse è cresciuto costantemente e Maria Letizia ha iniziato a fotografare con una macchina fotografica professionale, necessaria alla sua attività artistica che immortala luoghi che lei dice essere bellissimi e che dunque vanno fotografati ad arte, parafrasando un pensiero dell’artista.

Negli anni la passione di Maria Letizia è maturata sul piano tecnico, di pari passo con la sua poetica, raggiungendo una identità artistica che si evince dalle immagini. Nelle sue opere vivono situazioni semplici, gioiose, drammatiche, particolari inusuali, ritratti, oggetti. I segni di una quotidianità reale che a tratti diviene onirica, a tratti leggera come il passaggio di una piuma mossa dal vento, altre volte più cupa, come quando la sera allunga le sue ombre scure. Le opere dell’artista si configurano in sintesi come cristallizzazioni emotive del quotidiano, frammenti di esistenza, eternati nelle sue immagini delicate e vere. Resta l’obiettivo e gli occhi che vi stanno dietro,autentici e innamorati della vita reale.
In mostra circa 45 lavori di piccole e medie dimensioni per un viaggio nella poesia di Maria Letizia Morini, ben descritta in un testo di Gilberto Santini quando afferma: “Quello che colpisce nell'arte di Maria Letizia Morini è l'assoluto valore dato all'istante. Istante di cui il suo sguardo innamorato ha colto qualcosa che ha un valore infinito, quasi sacro verrebbe da dire. Qualcosa che noi riusciamo a vedere solo raramente. E che abbiamo assoluta necessità di conoscere. Per questo il suo sguardo la costringe a farsi testimone. Prima che quell’istante fugga inesorabilmente, quel prolungamento del suo sguardo che è l’amata macchina fotografica si preoccupa di trattenerlo, di - direbbe Montale – 'infinitarlo'”.

La mostra sarà visitabile fino al 31 marzo, orario: venerdì-domenica 17- 20

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