Contenuto principale

Si ampliano e rinnovano composizioni e ruoli del Comitato dei parenti del Centro “Santa Colomba”; Pandolfi presenta le modifiche al Regolamento: «Per migliorare i servizi e la qualità di vita di una piccola grande comunità a cui teniamo tanto»

Presentate le variazioni al documento che accrescono i rappresentanti dell’organismo e ne aumentano le funzioni; a gennaio la nomina dei componenti. Il presidente del Comitato dei sindaci dell’Ats, assessore alla Solidarietà spiega le variazioni e illustra l’esito del questionario di gradimento dei servizi offerti a Casa Aura

Ripropone, rafforza e amplia le funzioni - snellendo le modalità organizzative - del Comitato dei parenti del Centro Residenziale Anziani (CRA) “Santa Colomba” la delibera presentata da Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 che modifica il Regolamento del complesso composto dalle residenze per anziani Casa Aura (gestita direttamente del Comune) e Casa Roverella (gestione affidata in concessione).

«Il comitato non era più attivo a causa del covid - spiega Pandolfi -; la modifica permette di rafforzarne funzioni e ruolo, ampliandoli, prima di renderlo nuovamente operativo a gennaio 2024». L’organismo, “collabora con la struttura per migliorare la qualità del servizio e la esaustiva e tempestiva diffusione delle informazioni” e “promuove azioni e iniziative integrative per elevare la qualità di vita degli ospiti”. Funzioni rese più “partecipate” dalla revisione al Regolamento, «riletto alla luce dell’esperienza maturata in questi anni», le cui modifiche si pongono l’obiettivo di allargare la composizione e rafforzare la flessibilità di funzionamento del Comitato come strumento per migliorare la qualità di vita degli ospiti».

Primo step, il rinnovo del Comitato che passerà nella prossima nomina di gennaio, dai 16 attuali ai 22 rappresentanti (2 espressi per ogni nucleo di cui 8 per Casa Aura e 14 per Casa Roverella, individuati fra i parenti degli ospiti) a cui si aggiungeranno altri 11 membri supplenti.

«Crediamo molto nel ruolo delle famiglie e nel confronto con le stesse – aggiunge Pandolfi -, è fondamentale per migliorare i servizi offerti per quella che è una piccola grande comunità a cui siamo molto legati». Un sostegno in questo senso, «viene dal confronto e dal dialogo continuo che non si è mai interrotto ma solo diversificato nelle modalità. Gli anni complicatissimi della pandemia hanno imposto nuovi metodi di incontro e relazione. Proprio per analizzare quanto fatto, abbiamo somministrato un questionario di gradimento sui servizi proposti a Casa Aura. I risultati, eccellenti, che ne risultano gratificano e spingono a fare ancora di più, sempre meglio» precisa Pandolfi.

Compilato da 48 persone, generalmente figli/e dei circa 80 ospiti di Casa Aura (di cui l’87.5% è donna; per il 72.9% ha età superiore agli 85 anni) il questionario di gradimento indica una soddisfazione “eccellente” in termini di “accoglienza” per il 47.9% dei votanti; è buona per il 50%; sufficiente per il 2%. “Buona” soddisfazione per il servizio di informazione (52.1%) giudicato “eccellente” per iil 27.1% degli utenti e “sufficiente” per il 20.8%. In merito alla gestione delle criticità, l'81.2% degli utenti ritiene che, “quando emergono dei problemi c'è sempre qualcuno a cui rivolgersi”. In termini assoluti, la “valutazione generale” del complesso è di 3,39/4.

I risultati del questionario, consegnati alla presenza dell'assessore ai familiari le scorse settimane, «confermano il valore e la qualità del personale che gestisce la struttura e che ringraziamo per l’impegno e l’attenzione» ha concluso Pandolfi.

Torna all'inizio