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Riapre il centro diurno Salice Gualdoni di Casa Aura; Pandolfi: «Torna un servizio di qualità che pone al centro la persona e ne tutela il benessere psicofisico e sociale»

Da lunedì 19 febbraio è possibile richiedere l’ammissione al servizio rivolto ad anziani non autosufficienti presentando domanda all’Ufficio Ricoveri dell’edificio di Casa Aura

Riapre le porte il centro diurno Salice Gualdoni, collocato all’interno di Casa Aura, per tornare ad offrire «un servizio che mette al centro la persona e la sostiene nei momenti di fragilità, con una proposta socio assistenziale che ne tutela il benessere psicofisico e sociale», così Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 annuncia la riapertura del centro diurno dopo la sospensione dell’attività dovuta prima alla pandemia e poi ai lavori di manutenzione.

La riapertura risponde alla crescente domanda di accoglienza diurna degli anziani fragili «attraverso un servizio in grado di rispondere a bisogni di assistenza socio-sanitaria, socializzazione e di stimolazione cognitiva, garantito da personale qualificato e formato all’interno di un progetto condiviso di sostegno dell’ospite e della sua famiglia» aggiunge Pandolfi.

Il centro è destinato a persone non autosufficienti, con esiti di patologie fisiche, psichiche, sensoriali o miste, con bassa necessità di tutela sanitaria. Sarà aperto dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 17.30 con possibilità di frequenza a tempo parziale. Da lunedì 19 febbraio è possibile presentare domanda di ammissione all’Ufficio Ricoveri dell’edificio di Casa Aura (in cui è ospitato il centro diurno), in strada Santa Colomba 2 (info ai numeri di telefono 0721 4234200 – 335 1045766; mail a: g.masi@comune.pesaro.pu.it).

«La riapertura del centro diurno - aggiunge Pandolfi - si colloca all’interno della politica dell’Amministrazione comunale volta a sostenere la terza età, con la proposta di nuovi servizi e con il potenziamento di quelli già esistenti. Obiettivi a cui siamo costantemente rivolti, forti della competenza del personale e della qualità dei progetti messi in campo e a cui lavoriamo in costante dialogo con i famigliari». Coinvolti nelle attività e informati costantemente sui servizi, «per precisa scelta dell’Amministrazione» sottolinea Pandolfi nel citare alcuni esempi: «Venerdì c’è stata l’elezione del comitato dei parenti del Centro Residenziale Anziani (CRA) “Santa Colomba”, che abbiamo voluto ricostituire potenziandone le funzioni; entro marzo inaugureremo il progetto Caffè Alzheimer, nuovo servizio dell’Ambito Territoriale Sociale 1; come Comune (in veste di capofila) siamo inoltre al lavoro per il progetto Pnrr, che rafforza i servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata e assistita dall’ospedale (e per prevenire l’ospedalizzazione)».

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