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Pesaro, “La Porta a Mare” di Sguanci torna alla città dopo il restauro. Vimini, Pozzi e Nobili: «Recuperiamo un monumento importante, che arricchisce il parco urbano delle sculture»

L’intervento, eseguito da T41B, in sinergia tra Comune, Quartiere 11, Lions Club Pesaro Della Rovere, con l’Archivio Loreno Sguanci voluto con forza dalla consigliera Anna Maria Mattioli

“La Porta a Mare” di Loreno Sguanci torna a splendere nel lungomare di Pesaro, dopo gli interventi di restauro. «Un momento simbolico e molto importante. Restituiamo alla città - spiega il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini - una delle sculture a cui i pesaresi sono più affezionati, in un luogo, viale Trieste, tra i più frequentati e amati di Pesaro. Una scultura che accoglie, che dà il benvenuto dalla spiaggia alla città, recuperato grazie ad un bel lavoro di squadra. Un grazie al Lions Club Pesaro Della Rovere, che con il Quartiere 11 Porto Mare, assieme al Comune di Pesaro, con L’Archivio Loreno Sguanci hanno resto possibile questo recupero, in particolar modo alla consigliera Anna Maria Mattioli per averci creduto da subito. Un plauso anche alla T41B, che sotto la supervisione di Luca Sguanci, ha eseguito un intervento perfetto. In questi giorni è in corso alla Pescheria una mostra importante, quella di Pomodoro che rappresenta una stagione che ha segnato la tradizione delle sculture in giro per la città. Artisti, come Loreno Sguanci, che attraverso le loro opere hanno contribuito a rendere Pesaro un parco urbano delle sculture, che è una costola non secondaria del programma dell’arte contemporanea che parte dalla Pescheria e passa attraverso lo Spazio Bianco e il Conventino di Monteciccardo».

Così l’assessore al Fare Riccardo Pozzi: «Recuperiamo un monumento importante, che unisce simbolicamente il mare e il centro storico. Una passeggiata che qualche settimana fa si è arricchita con la restituzione alla città dell’Auditorium Scavolini. Un intervento che si inserisce tra le manutenzioni che stiamo facendo sul territorio, senza mai abbassare la guardia, sempre in sinergia con i Quartieri. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato e contribuito a questo momento». Il restauro è stato completato grazie i fondi del bilancio partecipativo. L’intervento di Andrea Nobili, assessore al Bilancio: «A volte è difficile trovare le risorse, ma va assolutamente fatto per tutto ciò che è cultura e per chi ha dedicato la sua vita a dare un valore aggiunto alla città, come ha fatto Sguanci. Gli interventi realizzati grazie al bilancio partecipativo sono frutto di un bel lavoro di squadra, di una sinergia tra pubblico e privato dove tutti sono attori fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo».

Come ricordato da Vimini, chi ci ha creduto da subito è stata la consigliera comunale Anna Maria Mattioli: «Non eravamo noi a cercare l’opera, ma era l’opera a cercare noi. È questo l’insegnamento che ci ha trasmesso il grande maestro Sguanci. Il restauro si è reso indispensabile predisponendo un capillare intervento per ridonare la sua bellezza alla significativa opera, che da mezzo secolo dialoga con la città. Questa copia di "Porta a Mare" realizzata nel 2013 e collocata nell'intersezione di viale Marconi con viale Trieste, è un vero e proprio invito ad entrare nel litorale, ingresso simbolico dalla terra al mare. Un momento molto emozionante».

Presente il presidente di Quartiere 11 Andrea Tartaglia: «Grazie a tutti, in particolar modo ad Anna Maria Mattioli che ha coordinato tutto in maniera eccelsa. Così il nostro quartiere si arricchisce, ancora di più, grazie ad un’opera ritrovata di un’artista straordinario».

Esecuzione del restauro a cura della Cooperativa T41 sotto la supervisione di Luca Sguanci, presente all’inaugurazione insieme alla famiglia: «Grazie. Siamo molto orgogliosi che il nostro cognome, tramite Loreno, abbia portato qualcosa alla città e spinto tanti a rivoluzionare la traccia culturale della città. Quest’opera è nata nel ’76, ma guardano al futuro, per il rilancio della cultura pesarese con l’intento di creare una progettualità allargata, che ben si sposa con Pesaro Capitale italiana della cultura 2024».
Infine il presidente Lions Club Pesaro Della Rovere Gabriele Belfatto: «Siamo oltremodo lieti e orgogliosi di aver contribuito a questo momento così importante per Pesaro 2024 e il suo substrato culturale. È un monumento importante per la città, perché si restituisce alla comunità un’opera di uno tra gli artisti più conosciuti e amati».

A rendere più suggestiva l’inaugurazione è stata l’esecuzione musicale di “Corsaro Handpan”.

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