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Paolo Icaro per Pesaro 2024

Inaugura il 19 aprile - con un doppio momento nei giardini di Rocca Costanza e alla Biblioteca di Villa Fastiggi - il secondo episodio del progetto di Pesaro 2024 che si interroga sul ruolo dell’arte nello spazio pubblico con una mostra e 12 opere d’arte permanenti nei Quartieri, nate dal dialogo con i cittadini. Per il Quartiere 4 - Villa Fastiggi - Villa Ceccolini, l’artista Paolo Icaro ha realizzato ‘Meteorite, gemello’ con una poesia di Gianni D’Elia

Venerdì 19 aprile - alle 17.30 a Rocca Costanza e alle 18.30 alla Biblioteca di Quartiere di Villa Fastiggi - inaugura il secondo episodio del progetto di dossier di Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura a cura di Marcello Smarrelli ‘Dalle sculture nella città all'arte delle comunità’ che coinvolge nell’arco dell’anno i 12 Quartieri cittadini e il Municipio di Monteciccardo, sviluppando come fulcro tematico il rapporto tra le arti e lo spazio pubblico. Special partner di progetto, Banca di Pesaro - Credito Cooperativo.

Protagonista è il Quartiere 4 di Villa Fastiggi - Villa Ceccolini che svela alla città l’opera ideata da Paolo Icaro, ‘Meteorite, gemello’, risultato della condivisione del percorso creativo tra l’artista e la comunità di riferimento. Per quattro settimane, tra settembre e ottobre 2023, Icaro ha incontrato studenti e abitanti del Quartiere 4 per cui ha organizzato un ciclo di workshop: spazi di discussione, confronto e lavoro legati ai temi più cari della sua poetica. Risalendo alla radice del suo essere scultore, l’artista ha ispirato i partecipanti nella creazione di manufatti realizzati con l’impasto del pane, la terracotta, la carta, i colori. Già dalle primissime esperienze artistiche, Icaro aveva trovato nell’uso della terracotta un nuovo vocabolario scultoreo fatto di gesti semplici e quotidiani da compiere sulla materia morbida e facilmente modellabile: gli stessi che fanno ogni giorno i fornai per preparare il pane.

‘Meteorite, gemello’ nasce dal desiderio di condividere un’unica opera d’arte attraverso un sistema di multiproprietà. Si parte da una grande pietra divisa in due parti collocate in due luoghi diversi: una davanti alla Biblioteca di Quartiere di Villa Fastiggi, l’altra nel Quartiere 1 - Cento storico nei giardini prospicenti Rocca Costanza. La ‘separazione’ svela la natura interna del monolite di granito verde e la porta alla luce del sole. Le due parti - che in estrema sintesi rappresentano l’intima relazione tra arte, natura e tecnologia - sono una metafora evidente dei sentimenti che legano i residenti del Quartiere 4 a quelli del centro storico. Le facce lisce delle due parti dell’opera, ottenute col taglio netto della pietra, sono disposte su un ideale asse spaziale, in un simbolico rimando di sguardi, un dialogo intenso sottolineato dai versi di Gianni D’Elia. Tratti dalla poesia ‘L’oro di Pesaro’, composta per l’occasione dal poeta, i due versi (Spezziamo un pan di pietra alla parola… Al verde meteorite della rima…) sono scolpiti sui lati delle due sculture a contatto con la terra, invisibili allo spettatore, come le radici dell’albero che forniscono linfa e nutrimento.

Dal lavoro di Icaro con i cittadini del Quartiere 4, che si è protratto per oltre un anno, sono nati altri quattro progetti che saranno inaugurati durante Pesaro 2024: ‘Arcobaleno’ (nell’ex stabilimento industriale Fastigi-Nava), ‘Cartoline’ (che saranno distribuite ai 50 comuni della provincia di Pesaro Urbino), ‘Promenade’ (camminate nel bosco in collaborazione con l’agronomo Luigi Marini), infine, la mostra dei manufatti realizzati durante i workshop. A conclusione di questo articolato percorso verrà pubblicato un volume.

Alla conferenza erano presenti: Daniele Vimini assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro e presidente Pesaro 2024; l’artista Paolo Icaro; il curatore Marcello Smarrelli direttore artistico di Pesaro Musei; Giorgio Baldantoni presidente del Circolo Arci Villa Fastiggi.

Ha aperto Daniele Vimini: siamo molto felici di questa tappa di oggi che di fatto rappresenta la partenza del percorso disseminato nei Quartieri del progetto di Pesaro 2024 ‘Dalle sculture nella città all’arte delle comunità’ che vede il coinvolgimento di numerosi artisti che a quei Quartiere sono legati o perché ci vivono o anche per scelta e passione. Ringrazio Paolo Icaro per il regalo che ha fatto alla città di Pesaro e per il suo lungo processo di condivisione con la comunità che ha portato ad una forma che porta dentro molti dei significati di Pesaro 2024 e che rimarrà in modo permanente come segnale nel tempo del lavoro fatto. Ed è una scelta anche questa chiamata a distanza da un quartiere all’altro - dal centro a Villa Fastiggi - simbolo di una collaborazione nel segno della scultura e della poesia. Grazie anche al supporto di Banca di Pesaro – Credito Cooperativo che affianca il progetto Dalle sculture nella città all’arte delle comunità’.

L’opera che inauguriamo oggi è particolarmente importante perché ci racconta questa vocazione di Pesaro ad essere una città dove gli artisti vivono e lavorano: afferma Marcello Smarrelli. E’ molto strano trovare in una città così piccola una così grande concentrazione di artisti così importanti, credo che si un po’ un unicum in Italia. Una città dedita all’arte e ad una delle arti più complesse come la scultura. Per me Icaro è l’artista più significativo per il lavoro che sta portando avanti con estrema coerenza in tutti questi anni ed è bello inaugurare con lui un progetto che potrebbe bastare da solo a fare una Capitale della cultura perché mette in campo davvero tante figure ed energie con un obiettivo: immaginare una rete dove gli artisti diventano ambasciatori dell’arte perché gli artisti sono all’apice della società.

La scultura può dire senza parlare: questa è una delle sue caratteristiche: così Paolo Icaro. Ho sentito che la pietra - che per me risolve il tema della natura della cultura - rinvenuta lungo il fiume Foglia, dunque un luogo fondativo della città, risolve la mia responsabilità nei confronti della natura perché è un’opera originaria della natura. Non è stata estratta dalle cave non è stata lavorata per esigenze funzionali, è un grande sasso che si è venuto a formare nel tempo. Una volta trovata la creatura iniziale, il concetto di base è stato quello della condivisione: mi piaceva inaugurare la condivisione di un unico lavoro, di un unico momento della natura. L’unità deve venire condivisa, dividere per unire, ed è stata divisa - non facilmente perché il porfido verde è una delle pietre dei più dure - in due luoghi: il Quartiere 4 e la parte centrale storica di Pesaro che per me è rappresentata da Rocca Costanza. Per condividere l’abbiamo tagliata ma mancava uno scatto particolare che è arrivato dall’incontro con D’elia che è stato rapito subito dalla bellezza della pietra originaria e da lì è nata la sua poesia ‘L’oro di Pesaro’. Due versi sono stati incisi nella parte radicale della pietra che nasconderà una immediata lettura delle parole ma allo stesso tempo le conserverà e proteggerà.

Non presente, Gianni D’Elia ha inviato due battute: L’oro di Pesaro è l’arte, è la cultura, è quest’aria in cui vivono ancora Rossini, Raffaello e Leopardi, perché gli atomi epicurei continuano a cadere e gli atomi e il respiro dei geni dell’arte sono ancora qui tra noi. La poesia ‘L’oro di Pesaro’ è una sorta di dialogo a due voci tra la bellezza e la verità, l’ho dedicata a Paolo Icaro che è un uomo di poesia, perché la sua scultura è molto leggera ma profonda, e la poesia tiene insieme le cose che non stanno insieme.

Giorgio Baldantoni ha sottolineato il valore prezioso di questo progetto culturale che è stata l’occasione per il Quartiere 4 per tornare a dialogare e discutere insieme, coinvolto in tutte le sue componenti; un’occasione preziosa di partecipazione grazie anche all’approccio di partenza di Icaro che si è messo in ascolto della comunità per conoscerla e capirla.

Una curiosità ricordata da Stefano Pezzali, assistente di Icaro, in merito alla collocazione dei due gemelli di pietra codificata in modo preciso. Dopo aver posato la prima pieta a Rocca Costanza già in direzione Villa Fastiggi con una bussola si sono misurati i gradi - 50° a nord est - mentre quella di Villa Fastiggi è a 230° sud ovest; dunque sono esattamente speculari, è come se i centri della pietra si guardassero a distanza.

Paolo Icaro
Nato a Torino (1936), vive e lavora a Tavullia, è protagonista assoluto delle ricerche artistiche degli anni Sessanta. Vicino all’esperienza dell’Arte Povera, sin dagli esordi sperimenta il divenire dell’azione scultorea in relazione alla forma e allo spazio, utilizzando materiali elementari e duttili come cemento, argilla, carta, legno e gesso. Tecniche e materiali si uniscono per esplorare lo spazio attraverso il corpo, lo misurano in senso fisico e mentale, lo attraversano, trasformandolo e ridisegnandolo tramite sculture e installazioni che si sublimano in poesia pura. Ha partecipato alle più significative mostre del Novecento, costruendo nella sua lunga carriera un’identità autonoma e originale che lo ha posto al centro dell’attenzione critica internazionale. Oggi le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.

Dalle sculture nella città all’arte delle comunità
‘Meterorite, gemello’ costituisce il secondo dei tredici episodi di cui si compone il progetto di Pesaro 2024 ‘Dalle sculture nella città all’arte delle comunità’ a cura di Marcello Smarrelli, che nasce dalla memoria storica della mostra di Arnaldo Pomodoro ‘Sculture nella città’ (1971) pietra miliare nel dibattito sull’arte nello spazio pubblico e tappa fondamentale per l’identità contemporanea di Pesaro. Tra i più iconici del dossier, il progetto ricolloca la città al centro delle strategie culturali relative alla rigenerazione urbana coinvolgendo oltre 40 soggetti tra artisti, autori e curatori, interrogandosi su cosa è Pesaro e su cosa vuole diventare. Il progetto ha visto l’attivazione di 12 residenze artistiche nei Quartieri e nel Municipio di Monteciccardo, con 12 artisti e autori di diversa formazione e generazione nominati Ambasciatori dell’arte, affiancati da altrettanti curatori, e la realizzazione della mostra in corso al Centro Arti Visive Pescheria, ‘Sculture nella città 1971/2024. Dall’arte pubblica di Arnaldo Pomodoro allo spazio urbano di dieci giovani autori’. Le residenze sono state l’occasione per instaurare un dialogo attivo con i cittadini e il territorio, allo scopo di promuovere percorsi di co-creazione artistica finalizzati alla produzione di 12 opere d'arte permanenti e site specific, la cui collocazione è strettamente condivisa con i cittadini. Risultato di oltre un anno di lavoro, le ‘opere’ create rappresentano la testimonianza di un percorso che permette di raccontare per la prima volta - attraverso il linguaggio dell’arte - le micro e macro storie che caratterizzano i Quartieri dando visibilità anche a ciò che sta fuori dal ‘centro’. Il soggetto attuatore è la Fondazione Centro Arti Visive Pescheria.
Artisti nominati ambasciatori dell’arte:
Friedrich Andreoni, Benni Bosetto, Gianni D’Elia, Matteo Fato, Oliviero Fiorenzi, Cyprien Gaillard, Paolo Icaro, Nevio Mengacci, Arianna Pace, Lamberto Pignotti, Michele Alberto Sereni, Giovanni Termini, Ricardo Aleodor Venturi, Davide Mancini Zanchi

PAOLO ICARO - METEORITE, GEMELLO
con una poesia di Gianni D’Elia
a cura di Marcello Smarrelli
Inaugurazione venerdì 19 aprile 2024
ore 17.30 giardini Rocca Costanza (piazzale Matteotti)
ore 18.30 Biblioteca di Quartiere di Villa Fastiggi (via della Concordia s.n.)
a seguire presso il Circolo Arci Villa Fastiggi (via della Concordia 42) momento conviviale in onore dell’artista e dei cittadini del Quartiere che hanno partecipato alla realizzazione del progetto

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