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Bilancio, Ricci: «Pesaro è un Comune esempio, con 4,5milioni di variazione distribuiti per dare risposte alle esigenze della città»

«Pesaro è un Comune esempio nella tempistica, nella programmazione, nella gestione finanziaria, in quella degli investimenti. È così da dieci anni e lo dimostrano i 4,5milioni di variazione che distribuiamo per dare risposte alle esigenze della città». Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, intervenuto in Consiglio comunale, durante l’approvazione della variazione al bilancio di previsione 24-26, per sottolineare la «soddisfazione e la gratitudine per la gestione di questo bilancio negli ultimi 10 anni. Quando siamo arrivati – dice - abbiamo ereditato un Comune virtuoso, ben gestito dal punto di vista del bilancio, ma che aveva due elementi di sofferenza. Il primo, la spesa corrente, messa in grave difficoltà da una stagione fatta di continui tagli agli enti locali, con il rischio di chiudere servizi o aumentare la tassazione locale. Il secondo, il patto di stabilità. Ogni anno, in questo periodo approvavamo il bilancio consuntivo, ogni anno c'era un avanzo che si andava ad accumulare ad altro avanzo dell'anno precedente, arrivato a cifre astronomiche che non si potevano spendere a causa del patto di stabilità. Abbiamo affrontato il primo problema, quello della spesa corrente, con una politica basata su tre grandi pilastri: la continua lotta all'evasione fiscale, la riorganizzazione della macchina comunale (diminuzione dei dirigenti e un conseguente risparmio di circa 850.000 € all'anno ndr), la politica di fusione. Scelte che ci hanno permesso di non aumentare le tasse, ma di investire sui servizi alla comunità, in particolar modo su educativi, cultura e verso i più deboli. Inutile – afferma – dire che ci sono emergenze su questi settori. Piuttosto in questi anni se ne sono aggiunte delle nuove, alle quali il Comune di Pesaro ha provato a rispondere ogni anno destinando il fondo anticrisi alle nuove emergenze. Ultima quello della casa, è un grande problema che non ci sia più il fondo nazionale per aiutare le persone a pagare l’affitto».

Continua: «i dati inequivocabili dimostrano che abbiamo aumentato la spesa per le scuole, i servizi educativi, la cultura. Il Consiglio dovrebbe indignarsi per il minimo sostegno ricevuto dalla Regione Marche per la Capitale italiana della cultura».

«Avevamo ereditato un Comune con un indebitamento molto basso e finiamo lasciando un Comune con un indebitamento molto basso, riuscendo a contribuire a scrivere le nuove regole del patto di stabilità che ci hanno permesso di spendere maggiori risorse. Poi siamo riusciti ad attrarre 2miliardi di risorse pubbliche che ci hanno permesso e ci permetteranno di cambiare la città.

Non ci sono emergenze, grandi problemi irrisolti, incompiute. Non so su cosa si baserà la campagna elettorale dell’opposizione - conclude -. Questo è motivo di soddisfazione per chi, come me, sta terminando il mandato. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo risultato straordinario».

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