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Pesaro Capitale della Cultura 2024 conferisce la cittadinanza onoraria a Gianfranco Mariotti

Il riconoscimento del Comune di Pesaro attesta l’eccellenza del lavoro di chi ha fondato il Rossini Opera Festival contribuendo a riscoprire l’opera omnia di Rossini e a portare il nome di Pesaro in tutto il mondo. Il 21 giugno - giorno della Festa della Musica - la consegna ufficiale in occasione del compleanno dei 90 anni.

Se il Rossini Opera Festival è diventato uno dei festival monografici più importanti della scena internazionale e l’indiscusso centro propulsore della Rossini renaissance che porta il nome di Pesaro in tutto il mondo, si deve a lui: Gianfranco Mariotti, oggi Presidente onorario del ROF e figura preminente della cultura musicale nazionale. Per questo il Comune di Pesaro - su proposta del vicesindaco Daniele Vimini - ha deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria: forse non tutti sanno che Mariotti è nato a Perugia. Il riconoscimento attesta l’operato di altissima qualità di chi nel 1980 ha dato vita ad un progetto culturale di eccellenza che ha fondato radici solide per il percorso in crescendo che ci ha condotto prima a Pesaro Città Creativa Unesco della Musica e poi a Capitale Italiana della Cultura 2024. Già approvata in Giunta, accolta con grande favore dalla Commissione Cultura e in attesa del necessario passaggio in Consiglio, il conferimento della cittadinanza onoraria a Mariotti rientra nei festeggiamenti per un compleanno decisamente importante: quello dei 90 anni il prossimo 17 giugno. In quell’occasione – più precisamente il 21 giugno Festa Europea della Musica – in piazza del Popolo, la consegna ufficiale con una speciale dedica in musica.

Gianfranco Mariotti
Nel 1980 ha elaborato il progetto fondativo originale del Rossini Opera Festival, basato su una formula inedita: quella di un laboratorio interattivo di musicologia applicata, collegato al lavoro della Fondazione Rossini e di Casa Ricordi. Con la restituzione, oggi quasi completa, del catalogo rossiniano realizzata dal ROF, il patrimonio di arte, bellezza e civiltà legato al nome di Gioachino Rossini è tornato ad essere ricchezza del mondo. Ha guidato il Festival dalla prima edizione fino al 2017 mantenendolo ad un livello artistico assoluto: per cinque anni come Assessore alla Cultura del Comune e poi, con la costituzione del ROF in ente autonomo, con l’incarico di Sovrintendente. In tale veste ha ricevuto negli anni numerosi premi e riconoscimenti da istituzioni nazionali e internazionali, ed è stato ripetutamente invitato come docente in sedi universitarie quali Bologna (DAMS), Napoli (Federico II), Urbino e Macerata, per analizzare e discutere l’esperienza del ROF, sia sul piano artistico che su quello dell’indotto economico. È laureato in medicina e chirurgia (Bologna) ed è specializzato in Ginecologia (Perugia), Pediatria (Parma) e Oncologia (Roma). Ha alle spalle una rilevante carriera ospedaliera e libero professionale. Autore di molteplici saggi e contributi letterari di argomento rossiniano, ma anche teatrale e umanistico, ha pubblicato nel 2014 per l’editore Ricordi il libro Suite della bellezza dimenticata.

 

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