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Oltre l'effimero

Riparte in gennaio la rassegna che fa dialogare letteratura e sport. Giovedì 19 appuntamento con Silvia Sinibaldi che parla di Edmondo De Amicis, giovedì 26 finale con Massimo Raffaeli e la sua ‘lettura’ di Giovanni Arpino.

Torna in gennaio la rassegna a cura di Giuliano Martufi, promossa dagli assessorati alla Bellezza e alla Rapidità del Comune di Pesaro sotto l’egida di Pesaro Città che legge: Oltre l’effimero/4 Conversazioni tra letteratura e sport.

Appuntamento giovedì 19 gennaio (ore 17.30) nel Salone Convegni di Palazzo Ciacchi sede di Confindustria Pesaro Urbino, con Silvia Sinibaldi che propone la lettura di Amore e Ginnastica (1892) di Edmondo De Amicis. Nel racconto - riesumato da Italo Calvino nella collezione Centopagine di Einaudi (1971) - più che la ginnastica di cui pure si parla, conta la bellezza androgina della protagonista, la cui sensualità è esaltata dall’idea di salute; di fatto è il corpo il vero centro del libro.

Silvia Sinibaldi è nata e vive a Pesaro. È giornalista professionista dal 1991. In precedenza ha collaborato nel settore informazione di Radio Antenna Tre (Pesaro), Tv Antenna Tre (Pesaro) e Radio Punto. Dal 2000 è caposervizio del 'Corriere Adriatico'. Collabora con la rivista 'In Magazine'. Ha pubblicato una raccolta di poesie Gerundio, Edizione La Posterula di Urbania e un romanzo L'oceano nel mezzo (Ismeca, Bologna, 2007) Ha pubblicato racconti in varie riviste italiane. È un'appassionata lettrice e mamma di Alessandro.

L’idea fondamentale da cui nasce la rassegna ‘Oltre l’effimero/4 Conversazioni tra letteratura e sport’ è che corpo e mente non sono separati, idea decisamente controcorrente in Italia, e che nella dimensione letteraria - non necessariamente ‘solo’ quella codificata nei manuali - si trovano tracce e occasioni di pensare a fondo anche il fenomeno sport, inteso come massima espressione della corporeità. Da qui il tentativo di indagare quale sia il connubio ideale tra corpo e mente e la convinzione che declinare sport e ‘cultura alta’ - la letteratura meglio di altri ambiti - è possibile. Come evoca il titolo scelto, la memoria del campione dura se c’è un suo ricordo che va oltre il fiorire della sua fisicità e delle sue vittorie e il racconto - con parole perlopiù scritte o magari cantate – è una garanzia per l'effimera stagione dell'atleta che così riscattata e mantenuta viva nel tempo.

La conclusione degli incontri sarà giovedì 26 gennaio: Massimo Raffaeli offrirà la rilettura del più noto romanzo sul calcio di cui anni fa ha curato la ristampa - Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (BUR, 1977) - in cui questo sport compare come catastrofe etica ed estetica.

Massimo Raffaeli (1957, Chiaravalle/AN) scrive di critica letteraria per “il manifesto”, “Il Venerdì di Repubblica” e collabora alle trasmissioni di Rai Radio 3 e della Radio Svizzera Italiana. Ha curato edizioni, fra gli altri, di Alberto Savinio, Primo Levi, Carlo Cassola e Mario Soldati e ha tradotto autori della moderna letteratura francese, da Antonin Artaud, Jean Genet, Louis-Ferdinand Céline a René Crevel e Tony Duvert. Parte della sua produzione è raccolta in diversi volumi, da ultimo L’amore primordiale (2016), Marca francese (2019) e Di senso comune (2021). Si è a lungo occupato dei rapporti fra calcio e letteratura, curando opere di Gianni Brera e Giovanni Arpino, nonché riunendo i propri scritti in una trilogia: L’angelo più malinconico (2005), Sivori, un vizio (2010) e La poetica del catenaccio (2013).

Calendario

19 gennaio SILVIA SINIBALDI Dal seminario alla palestra: l’erotismo del corpo libero

26 gennaio MASSIMO RAFFAELI Calcio e tenebre, Giovanni Arpino

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti disponibili

Info 0721 3831

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