«Questa mattina, come sindaci, abbiamo voluto dare un segnale forte che evidenzia le difficoltà che abbiamo nel chiudere i bilanci dei comuni e nel garantire i servizi che fino ad oggi ci hanno contraddistinto come modelli virtuosi a livello nazionale». È quanto detto dal sindaco Andrea Biancani durante la manifestazione in piazza del Popolo, contro i tagli del Governo agli enti locali che, nel 2025, vedrà togliere al solo Comune di Pesaro 3,3 milioni di euro. Numeri che aumenteranno di altri 100mila euro nel 2026 e 2027 arrivando a quota 3,4 milioni. Previsto poi un ulteriore aggravio di costi per il 2028, quando le forbici dello Stato agiranno per ulteriori 500mila euro, portando il complessivo a 3,9 milioni.
«Questi gravi tagli e aumenti di spesa fanno riferimento a circa 1 milione di euro di risorse in meno trasferite dallo Stato; 800mila euro di aumenti dei costi dei servizi, 720mila euro e 800mila per l’aumento dei costi previsti dal rinnovo del contratto del pubblico e delle cooperative. Un rinnovo condivisibile e giusto, ma che il Governo ha completamente scaricato sulle finanze degli enti locali: loro hanno sottoscritto l’accordo e noi paghiamo», precisa Biancani che poi sottolinea «gli aumenti saranno “strutturali” in un quadro che si aggraverà ogni anno fino a toccare quasi 4milioni nel 2028».
I tagli hanno obbligato l’amministrazione comunale ad una scelta «necessaria – precisa Biancani - che vede nell’adeguamento Irpef l’unica soluzione per recuperare una piccola parte - dall’1 a 1,5milioni di euro – delle risorse che comunque non basteranno ma che faranno da cuscinetto e daranno continuità ai nostri servizi fiore all’occhiello, come quelli per il sociale, gli educativi e del mondo culturale. Nel 2024 siamo stati Capitale italiana, non possiamo permetterci di disperdere questo patrimonio annullando le risorse sul settore». Per i redditi sotto i 9mila euro rimarrà l’esenzione totale, per tutti gli altri sarà previsto un aumento dai 2,31€ ai 4,5€ al mese (in base al reddito). L’Irpef del Comune di Pesaro, quindi, si è aggiornata a tutti gli altri comuni. Infatti, era rimasto l’unico capoluogo di Provincia ad avere l’aliquota a scaglioni, con percentuali progressive invariate dal 2012 (e ferme per i redditi sotto i 23mila euro dal 2007).
L’invito alla manifestazione – promossa dallo stesso sindaco Biancani – è stato inviato a tutti i sindaci della provincia di Pesaro e Urbino «perché ritengo che la situazione coinvolga le amministrazioni di destra e sinistra, senza colori politici».
La delegazione di sindaci è stata poi accolta dal prefetto di Pesaro e Urbino Emanuela Saveria Greco, al quale è stato consegnato un documento che «richiede l’intervento del Governo per cancellare i tagli previsti alle risorse destinate ai Comuni, e un’attenzione particolare sulla grave situazione economico finanziaria che va delineandosi». La lettera verrà a sua volta notificata dal prefetto al Ministero di competenza, trasmettendo i tagli al Comune di Pesaro come “modello” di quanto accade ai vari enti locali del territorio.
Infine, «invierò una comunicazione anche ad Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Anci Marche per richiedere che venga presa in mano la situazione in modo ancor più netto, con l’obiettivo di salvare la spesa corrente dei Comuni italiani», poi i ringraziamenti «alle amministrazioni presenti durante la manifestazione: il sindaco di Montelabbate Roberto Rossi, il sindaco di Vallefoglia Palimiro Ucchieli, l’assessora alla cura del cittadino del Comune di Gabicce Rossana Biangioni» ha concluso Biancani.