Domenica 22 aprile alle 17, nella chiesa di Santa Maria Maddalena, l’Associazione Culturale Sarda “Eleonora D’Arborea” presenta il libro di Piera Cilla “Sa poesia de sas Fèminas”, una straordinaria raccolta di poesie in lingua sarda scritte da donne, dal Settecento agli anni cinquanta del ‘900.
Voce narrante sarà Carmela Arghittu, raffinata interprete di poesie in lingua sarda. Per l’occasione nello spazio della Maddalena sono allestiti i “Cuori di Ossidiana” dello scultore Pino Mascia, ispirati a queste poesie e a queste donne.
Quello di Cilla è un lavoro minuzioso e accurato di oltre 300 pagine, che documenta poesie edite e inedite, conservate negli archivi familiari e nei piccoli quaderni di famiglia, dove di generazione in generazione, venivano trascritte perché non fossero dimenticate. Amante della poesia e lei stessa poetessa, per anni la curatrice ha girato la Sardegna, chiedendo notizie delle donne che componevano versi in epoche passate. Ha così recuperato inediti conservati per ricordo, ma soprattutto è riuscita a dar voce ai versi di tante autrici di cui si è perso il nome, andando oltre la convinzione che le donne fossero solo bravissime negli attitos (lamento funebre) o nelle anninias (ninne-nanne). Chi sapeva comporre scriveva anche di guerra, politica ed emigrazione, e con versi ironici e pungenti affrontava tematiche sociali o familiari; ma furono veramente poche quelle che riuscirono ad essere pubblicate. Per secoli, il pubblico per cui componevano rimase l’ambito familiare o le occasioni pubbliche come i funerali. “Una visibilità maggiore per alcune di loro’, ricorda Piera Cilla, ‘arrivò soltanto all’inizio del ‘900 grazie alla rivista La Donna sarda, dove scriveva anche Grazia Deledda, e dalla metà degli anni Cinquanta con la partecipazione ai concorsi, tra i quali il Premio Ozieri, vinto per la prima volta da una donna, la poetessa Maddalena Morittu, nel 1956».
Info: Associazione Culturale Sarda “ELEONORA D’ARBOREA” APS Via Guidubaldo II Della Rovere, 13 0721.580950 – 3298054305 - 3356115194