Al centro della rotatoria di via Solferino, a Villa San Martino, spicca “Red Moon”, di Leonardo Nobili. Un’opera “non nuova” alla città, che molti ricorderanno perché fino a qualche mese fa era posizionata, nella sua versione “blu”, nell’area verde di via Goito. Realizzata circa 25 anni fa, oggi la scultura ha una nuova veste, “rossa” «come la passione e come la Ferrari», ha detto Nobili.
«Da oggi, grazie ad un gioco di squadra tra Comune di Pesaro e Provincia di Pesaro e Urbino, la scultura ha trovato una sistemazione più centrale. Quando Leonardo Nobili ci ha proposto di spostare la sua opera ci siamo attivati per trovare una collocazione che la valorizzasse – spiega il sindaco Andrea Biancani -. L’obiettivo è quello di valorizzare l’artista, allo stesso tempo di arricchire la rete di opere d’arte contemporanee diffuse in città, un patrimonio prezioso che vogliamo “mappare” per metterlo a disposizione di visitatori e cittadini». E ancora «Grazie a Leonardo Nobili, per aver creduto nella sua idea. Una scultura molto bella, che in questa nuova veste dà lustro ad un asse importante della città».
In rappresentanza della Provincia l’ing Mario Primavera insieme al dott. Marco Domenicucci: «Un’opera che oggi diventa centrale e ben visibile, che siamo riusciti a ricollocare utilizzando le forze umane dei Centri Operativi di Provincia e Comune».
L’opera, di circa 6 metri di altezza, è stata realizzata in ferro zincata a caldo per resistere nel tempo, poi ritrattata e ridipinta «per rivivere nel tempo», appoggiata su una base di acciaio inossidabile. «Il mio lavoro è legato ad una riflessione sul significato dell'immagine e vuole mettersi in relazione con il contesto sociale contemporaneo. Uso materiali poveri, semplici come: ferro, vetri, plastiche e materia... umana, che mi permettono di contestualizzare un concetto che funge da "chiave" per aprire infinite possibilità di lettura. La sperimentazione mi dà la possibilità di fare arte tramite l'uso di diversi materiali e anche attraverso varie esperienze culturali. La materia è in continua metamorfosi, la sua instabilità è sinonimo di apertura a diversi temi e stimoli mentali. Credo in una poetica dell'arte “pura”, non contaminata», così parla della sua arte Leonardo Nobili.
Al taglio del nastro era presente anche il sindaco di Montelabbate Roberto Rossi, Comune di nascita dell’artista, che nel 2009 ha dedicato allo scultore uno spazio d’arte permanente dal nome “Spazio-Nobili Museum”. «Leonardo Nobili è un “animatore culturale” della nostra terra. È bello che un’artista di Montelabbate, precisamente di un luogo magico come Farneto, riesca a dialogare con tutto il territorio, portando a Pesaro e anche oltre confine la nostra voce», hanno ricordato il sindaco Roberto Rossi insieme all’assessore alla Cultura Riccardo Rossi.
Infine il presidente del Quartiere 10 - Villa San Martino, Miralfiore Nicola Gresta: «Un’opera bellissima, posizionata in un luogo strategico, che unisce due quartieri, impreziosendoli».
BIO Leonardo Nobili, nato a Montelabbate (PU), vive e lavora tra Pesaro e New York, a partire dagli anni ’70 si è dedicato all’arte, esprimendosi inizialmente soprattutto con la pittura ad olio. Negli anni ‘80 ha frequentato la scuola d’incisione all’Accademia Raffaello di Urbino, diretta dal Prof. Carlo Ceci. Ha approfondito, in seguito, le sue ricerche sulla litografia, frequentando assiduamente il laboratorio di Walter Raffaelli. Artista sperimentale, ha attinto visivamente ai luoghi della sua terra, intrecciando allo studio della natura, quello dei paesaggi più “underground” e delle atmosfere decadenti metropolitane dei reperti industriali. Si esprime con diversi linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia, alla performance, fino al video d’arte. Ha realizzato, inoltre, grandi opere scultoree, sia in Italia che all’estero. Ha lavorato a Parigi, Monaco e soprattutto negli Stati Uniti a New York, con diversi fotografi e scultori, presso la Yonkers University. È stato invitato a tenere varie conferenze, mostre e video proiezioni presso diverse accademie d’arte, come l’Accademia di Brera a Milano, l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Istituto d’Arte e Museo Mart di Rovereto, il Museo Magi 900 (Pieve di Cento-Bo), il Museo Michetti (Francavilla al Mare).