Grande successo per la mostra di Giorgio Donini Com.pa.nà.ti.co nella sala polivalente di Palazzo Mosca con mille visitatori dall’8 luglio, data di inaugurazione. Per questo si è deciso di prorogarla al 5 novembre (la chiusura programmata era per questa domenica 17 settembre) aumentando dunque le possibilità di visitare un’esposizione che è una vera e propria chicca da non perdere. Protagonisti dell’evento 68 disegni a china che l’insegnante e illustratore Donini dedica al pane – il cibo per antonomasia - come omaggio al padre fornaio Augusto che per una vita (68 anni per l’esattezza) ha dato forma al nutrimento primigenio che da sempre sfama, sostenta e ispira artisti e tradizioni.
Così Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro: ci è sembrato naturale far proseguire la mostra Com.pa.nà.ti.co visto il successo, ma anche per dare la possibilità alle scuole di visitare il lavoro. E ancora perché questo evento farà da ponte sul tema del pane che sarà centrale e ricorrente nei progetti di Pesaro 2024 come quello ‘Capitale al quadrato: 50x50’ che verrà svelato nel prossimo appuntamento del 23 settembre a Peglio in occasione del festival Happenino.
Continua Giorgio Donini: sono felice di essere stato coinvolto in questa straordinaria esperienza che mi vede protagonista di una mostra ai Musei Civici che ha riscosso un inaspettato successo di visitatori che hanno lasciato molti messaggi lusinghieri, tra cui anche gli allievi dell'università di San Antonio del Texas che mi hanno testimoniato i loro buoni commenti. Considerazioni positive sono emerse anche attraverso i social. Come positiva è risultata l'iniziativa dedicata alla presentazione del libro ‘Storia e civiltà del Pane’, in cui io e l’autrice Lucia Galasso abbiamo intrattenuto una nutrita presenza di pubblico, con una chiacchierata intensa, intorno al pianeta PANE, in una giornata ricca di sollecitazioni culturali che si svolgevano in città. Io e mia moglie Silvia Borghetto, vogliamo in questa occasione ringraziare il professor Marcello Smarrelli e Camilla Iaccarino; un ringraziamento particolare all'Assessore alla Bellezza Daniele Vimini.
I disegni a china compongono un ricercato itinerario dove ammirare tutto ciò che, per grazia di una spiga di grano (cum-panis) nel pane si origina e con il pane si armonizza, e in cui viene racchiusa una memoria elementare e immaginifica che induce a conciliare la gestazione della propria identità. 68 sono anche gli anni dell’età in cui il padre Augusto se ne andò, figura consacrata ad una sapienza ancestrale, ad un amalgama di farina, lievito e sale, rarefatta in una candida nube di pazienza operosa. Giorgio Bramante Donini gli rende omaggio, restituendo - tramite l’arte figurativa - l’incantevole malia del suo primigenio nutrimento, principio della sua più intima rivoluzione. Il pane che diviene prima lettera dell’alfabeto, l’alfa in accordo a cui il tempo si declina in messi e maggese, il pane come alimento nobilitante del proprio culto interiore e raziocinio, con una fermentazione in grado di rendere feconde le stagioni, i cicli lunari e perfino le intemperie. Il pane: la combinazione che dischiude i serrami di qualsiasi interrogativo, il selciato su cui depositare la testimonianza delle proprie impronte e il seme viticcio in cui si abbarbicano le case sull’albero. Il pane che sfama, sostenta e assurge ad afflato ispiratore di artisti e tradizioni cui Giorgio Bramante Donini è debitore, sin da quell’inesplicabile e familiare sortilegio che lo avvinse nel posare lo sguardo sulla ‘Fornarina’ di Raffaello. Una preziosa iconografia dedicata al tepore gentile di un dono semplice e alla poetica ed infaticabile bellezza delle mani artigiane.
La mostra sarà visitabile fino al 5 novembre nell’orario di apertura dei Musei Civici: per tutto settembre da martedì a domenica e festivi 10-13 / 16-19, da ottobre: da martedì a giovedì 10-13, venerdì-domenica e festivi 10-13, 15.30-18.30; ingresso gratuito, info 0721 387541.