Una nuova proposta all’interno del progetto di Pesaro 2024 ‘Il bosco che cammina’, l’installazione temporanea di alberi e arbusti in diversi luoghi della città dove il verde è assente fino all’approdo finale nello spazio esterno dell’Istituto Alberghiero Santa Marta (in programma per ottobre). Sabato 21 settembre alle 17, in viale Marconi (di fianco all’Auditorium Scavolini), inaugura ‘Quino, Mafalda e l’ambiente’, percorso espositivo che propone una serie di strisce a fumetti dedicate alla salvaguardia dell'ambiente e all'ecologia, temi fondanti di Pesaro 2024 ma anche molto cari alla piccola Mafalda, icona intramontabile del fumetto internazionale.
La celebre bambina ribelle e riflessiva creata dall'artista argentino Quino che quest’anno compie 60 anni, è conosciuta per il suo spirito critico e le sue riflessioni sulla società, la politica e il mondo in generale, sempre preoccupata per il futuro dell'umanità e della Terra. Nella mostra di Pesaro 2024, Mafalda si addentra simbolicamente nel Bosco che cammina, muovendosi tra le tavole che raccontano la sua lotta per un mondo migliore. Le strisce esposte, selezionate appositamente, ricordano al pubblico quanto sia importante tutelare il pianeta e danno voce alle preoccupazioni che milioni di persone condividono oggi.
L’esposizione è realizzata grazie alla collaborazione del Cartoon Club Rimini - Festival Internazionale del Cinema di Animazione, Fumetto e Games, che nell’edizione di luglio ha celebrato i 60 anni di Mafalda, dedicandole eventi, incontri e installazioni visive sui principali monumenti riminesi, per sottolineare l'importanza del fumetto nella cultura popolare e il ruolo di questo personaggio come simbolo di impegno sociale. Si ringrazia Caminito S.a.s. Agenzia Letteraria per la gentile concessione delle immagini.
Allestita in viale Marconi, la mostra sarà visitabile fino al primo ottobre.
Il progetto ‘Il Bosco che cammina’
Pensato per la sezione della ‘natura vivente della cultura’ del dossier di Pesaro 2024 e partito in aprile, il progetto propone un’installazione temporanea di alberi e arbusti in vasi di canapa, in luoghi della città in cui l’elemento vegetale è assente. L’invasione verde ha previsto una serie di tappe fino alla destinazione definitiva: a ottobre gli alberi saranno piantati a terra nell’area dell’Istituto Alberghiero Santa Marta che in questo modo sarà fortemente riqualificata trasformando un suolo pesantemente degradato in un parco dotato anche di aule verdi. Il progetto è stato coordinato da Michele Gambini e affidato operativamente ad Aspes, soggetto attuatore che si è avvalso dell’opera professionale di Olga Moskvina, paesaggista che ha curato tutta la parte progettuale e logistica. La cura degli eventi artistici e divulgativi che accompagnano le diverse tappe è di Sergio Paladino. La progettazione dello spazio del Santa Marta ha visto protagonista l’intero istituto scolastico con il dirigente Roberto Franca, i docenti e i ragazzi. Il ‘Bosco che cammina’ è stato possibile grazie alla collaborazione della Protezione Civile e delle aziende: Renco, Lindbergh Hotels&Resorts, Moretti Ugo Carrelli Elevatori, Teo Rimorchi.