Un nuovo evento d’arte nel ricco palinsesto autunnale di Pesaro 2024. Mercoledì 16 ottobre (ore 18) a Palazzo Mosca, inaugura ‘L’urlo creativo’, la monografica di Ettore Travaglini (Fano, 1924- Pesaro, 1988), che celebra i cento anni dalla nascita di un artista poliedrico che ha connotato il novecento pesarese. A cura di Tiziana Fuligna e Cecilia Prete, l’esposizione è promossa dal Comune di Pesaro con il contributo della Regione Marche, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, in collaborazione con Pesaro Musei. L’organizzazione è a cura della Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive.
Accolto nelle sale dei Musei Civici fino all’8 dicembre, il percorso espositivo si pone come punto di arrivo di una lunga ricerca sulla produzione del pittore iniziata con una tesi di laurea discussa presso l’università urbinate da Federica Perrucci che ha visto la catalogazione delle 199 opere della collezione di famiglia. Il lavoro scientifico è poi continuato con la revisione dei documenti perfettamente conservati: dai disegni alle incisioni, ai manoscritti, alla corrispondenza con intellettuali e critici dell’epoca. A Pesaro si potranno ammirare 53 dipinti - selezionati dalla raccolta di famiglia perché significativi per comprendere la poetica di Travaglini - cui se ne aggiungono uno proveniente da collezione privata e l’altro già appartenente al patrimonio museale.
Nel centenario della nascita, la mostra diventa quindi un momento importante per contestualizzare l’opera di Travaglini non solo come esponente di rilievo del vivace Novecento pesarese, bensì quale intellettuale libero dalle tendenze e dalle mode ben inserito nel dibattito artistico del secondo novecento. Al contempo, l’evento è un’occasione preziosa per far conoscere meglio Travaglini dopo quasi 20 anni dall’ultima mostra a lui dedicata, aggiungendo un nuovo tassello al lavoro critico fino ad oggi conseguito. Il progetto vuole percorrere tutte le fasi della sua produzione artistica, presentando al pubblico la sua poliedrica figura in tutta la sua complessità ed eterogeneità di linguaggi. Saranno esposti anche alcuni materiali autografi inediti, inseriti dentro una narrazione che proietta lo spettatore nell’universo dell’artista, sempre teso fra ciò che è reale e ciò che non lo è, fra finito e infinito. Come un astronauta sperduto fra le galassie, Travaglini è assediato dall’immensità di spazi smisurati e lascia tracce che si concretizzano in un’ampia produzione pittorica e letteraria che scuote il nostro mondo interiore. Nel susseguirsi delle stanze, il percorso è accompagnato dalle parole dello stesso artista, pensieri e riflessioni che aiutano la comprensione di questa complessa figura.
E proprio con l’obiettivo di alimentare la riscoperta di un concittadino illustre del territorio - in particolare fra le giovani generazioni -, al progetto hanno preso parte gli studenti del corso professionale “Industria e Artigianato per il Made in Italy” dell’ITET “Bramante-Genga” di Pesaro, con un programma di co-progettazione che li ha visti direttamente coinvolti nella realizzazione dell’allestimento, seguito da Paolo Scialoia e dalle curatrici.
Inoltre, l’esposizione è arricchita da una colonna sonora originale creata appositamente dal compositore David-Emilio Nerucci, autore che sviluppa le sue composizioni partendo dal pianoforte, a cui sovrappone progressivamente altri suoni fino a raggiungere l’equilibrio armonico desiderato; un processo creativo caratterizzato da continui ‘aggiustamenti’ che richiama quello di Travaglini nella realizzazione delle sue opere su tela.
Il catalogo di mostra contiene testi di Luca Cesari, Tiziana Fuligna, Cecilia Prete, Salvatore Ritrovato; schede e apparati sono di Federica Perrucci.
BIO
Ettore Travaglini nasce a Fano il 24 dicembre 1924. Negli anni della prima giovinezza cresce dentro il fervido clima culturale fanese, insieme agli amici Arnaldo Battistoni, Luigi Antinori, Lando Fabbri, con cui manterrà una profonda amicizia. Nell’immediato dopoguerra frequenta gli artisti Emilio Antonioni e Giorgio Spinaci; proprio quest’ultimo, amico fraterno di Francesco Carnevali, lo spingerà a iscriversi alla Scuola del Libro di Urbino, dove conseguirà il diploma nel 1950. Conclusi gli studi Ettore inizia subito ad insegnare. È in una scuola pesarese che conosce la collega Eleonora Mariotti, sorella dei latinisti Scevola e Italo, che sposerà nel 1956. All’attività di insegnante, Ettore affianca tenacemente quella creativa, dipingendo e scrivendo: «Comunque vadano le cose, un pittore rimane sempre un pittore», appunta in pensieri autografi. Pur vivendo a Pesaro dove allestisce anche il suo studio, continua a frequentare il Caffè Centrale di Fano, al quale dedica anche una raccolta di racconti, e mantiene vivi i rapporti con gli amici di Urbino testimoniati anche dalla corrispondenza: primo fra tutti Carnevali, poi Bruscaglia, Castellani, Volponi. Sin dagli anni Sessanta, l’artista espone in diverse personali a Pesaro, Fano, Urbino ma anche a Sassoferrato e Legnano, ospitato da Gallerie e istituzioni pubbliche. Diverse le presenze anche in mostre collettive fra cui il Premio Scipione (1955); il Premio Marzotto, Valdagno (1958); VIII Quadriennale di Roma (1960); dal 1958 partecipa a diverse edizioni del Premio Marche, Ancona; dal 1969 partecipa a molte edizioni della Rassegna “G. B. Salvi” e “Piccola Europa”, Sassoferrato; Cronovideografie, Pesaro (1990). Fra i premi si menzionano: Premio Colori della Lunigiana, Sarzana (3° Premio,1958); Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea, Cinisello Balsamo (4° Premio, 1967); Premio Chiostro Ascoli Piceno (2° Premio, 1968). Nel suo percorso artistico sperimenta diverse fasi stilistiche: partendo dal figurativo inizia a scomporre la forma arrivando a tecniche materiche molto vicine all’informale. Successivamente indaga le tecniche astratte realizzando opere pienamente inserite nei linguaggi degli anni Sessanta del secolo scorso. Dagli astratti ritorna a ricomporre di nuovo le forme in figurative: guerrieri, figure femminili, angeli fino alla sintesi degli pterodattili, gli uccelli preistorici che caratterizzeranno tutta la sua ultima produzione. Muore nella sua casa di Pesaro il 6 marzo 1988.
Ettore Travaglini. L’urlo creativo
a cura di Tiziana Fuligna e Cecilia Prete
17 ottobre – 8 dicembre 2024
Palazzo Mosca - Musei Civici (piazza Mosca 29, Pesaro)
Inaugurazione mercoledì 16 ottobre ore 18
orario: martedì-domenica e festivi 10 – 13/15.30- 18.30
ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni
info 0721 387541 | info@pesaromusei.it www.pesaromusei.it
Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura è possibile grazie a:
Partner istituzionali: Comune di Pesaro, UNESCO, Ministero della cultura, Regione Marche.
Con il sostegno di: Camera di Commercio delle Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, CTE Square - Casa delle Tecnologie Emergenti.
Main partner: Scavolini, Intesa Sanpaolo, Gruppo Hera.
Gold partner: TeamSystem, Enel, Amplia, Freetox.
Partner: Lindbergh Hotels & Resorts, Fox Petroli, Renco, Alpitour World, Fileni, Si con te, Lancia Impresa Edile, Poste Italiane, Cassa Depositi e Prestiti.
Sostenitori: Benelli Moto, Ratti, Coop Alleanza 3.0, Felici Costruzioni e Restauri, Dago Elettronica.
Food partner: Food Brand Marche.
‘50x50 Capitali al quadrato’ Special Partner ‘’: Banca di Pesaro – Credito Cooperativo.
Technical partner: Maggioli Cultura e Turismo, Fondazione Wanda di Ferdinando, APA Hotels, ASPES spa.
Con il contributo di: Confartigianato Imprese Ancona - Pesaro e Urbino, Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord, Confindustria Pesaro Urbino, CNA, Fondazione Cassa di Risparmio di Fano.
Official airport: Ancona International Airport
Job partner: Adecco
Media partner: Ansa, QN - Quotidiano Nazionale – Il Resto del Carlino, RAI, Interni.
Official Radio: Rai Radio2.
Si ringrazia: Sound D-Light.
Accedi ai Servizi