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IO sono Natura

Dal 31 agosto allo spazio bianco, la mostra di Michele Alberto Sereni e Giovanni Marinelli che è un dialogo per immagini di Michele Alberto Sereni e Giovanni Marinelli.

Sabato 31 agosto alle 19 - allo spazio bianco (via Zongo 45) della Fondazione Pescheria - inaugura la mostra “Io sono natura” con le opere di Michele Alberto Sereni e Giovanni Marinelli, in dialogo per sondare il possibile equilibrio nel rapporto uomo-natura. Promossa da Archivio Loreno Sguanci APS e Azobé ODV con la cura di Luca e Mariastella Sguanci,l’esposizione sarà visitabile fino al 22 settembre con orario: venerdì, sabato e domenica 17-20.

L'antropocene mina la possibilità di una piena comprensione di se stessi e sacrifica al    mito del progresso e dell'umana efficienza, buona parte del nostro tempo, ogni nostro pensiero ed ogni nostra azione. La natura è erroneamente vissuta come altro da noi, un ostacolo alla nostra rassicurante vita, alla nostra idea di mondo. L'arte può ricucire questa dicotomia, di cui noi uomini siamo portatori, può ricordarci che tu, noi ed io siamo tutti Natura.

Con questo evento L'Archivio Loreno Sguanci conclude la seconda tappa di un percorso di arte fotografica alla ricerca di un equilibrio tra uomo e mondo per trovare, infine e attraverso il mezzo della fotografia, solo l'onnipresenza della Natura, che ha visto sei personali realizzate al Museo della Marineria Washington Patrignani dal 2020 ad oggi e la collettiva “Uomo Natura” allo spazio bianco nel 2023. In soluzione di continuità con gli eventi passati, ora Michele Alberto Sereni propone delle luminose rappresentazioni di un’umanità che si dissolve nel paesaggio. L'uomo infatti, nella sua peculiare ricerca fotografica, si fa riflesso di luce solare, vivida presenza nel tutto e diviene parte integrante dell'ambiente che, in altre immagini fotografiche, stratifica suggestioni nella coscienza degli osservatori. Nel piano interrato, il lavoro di Giovanni Marinelli che della fotografia ama in modo particolare il contrasto tra chiaro e scuro, tra luce e ombra, tra forma e sfondo. L’intensità degli scuri ed i bagliori della luce disegnano un habitat perfetto in cui far acquisire alle forme vegetali, parziali ed isolate, una presenza volumetrica e scultorea. La Natura è da lui contemporaneamente proposta come realtà esterna all'uomo e come stimolo alla creatività umana. Ogni scatto pertanto isola un dettaglio che trova un doppio o un gemello nella rielaborazione cromatica eseguita a mano su una ristampa.

BIO

Michele Alberto Sereni è nato a Pesaro nel 1958. Dal 1974 opera come tecnico di stampa in camera oscura per lo sviluppo e la stampa del bianco e nero e avvia una personale ricerca e sperimentazione nell’ambito della fotografia, avviando una produzione sul tema ambientale e collaborando come fotografo di scena con la compagnia teatrale “Il Labirinto” di Pesaro. Nel 1987 apre uno studio fotografico a Pesaro e opera nell’ambito dell’industria e dell’editoria d’arte. Dal 1992 collabora con vari artisti per la documentazione fotografica e video di mostre ed installazioni e la realizzazione di cataloghi: tra questi, grandi maestri come Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Marco Gastini, Jacob Hashimoto, Herbert Hamak, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Eliseo Mattiacci, Giulio Paolini, Luigi Ontani, Pino Spagnulo, Ettore Spalletti, Gilberto Zorio. Ha collaborato con numerose gallerie come Studio la Città, Verona; Franca Mancini, Pesaro; Triebold, Basilea; Niccoli, Parma; Building, Milano; Lorenzelli, Milano; Poggiali, Firenze, Milano; Ronchini, Londra; Continua, San Giminiano; Otto Gallery, Bologna; Fabio Tiboni, Bologna; Fabj-Basaglia, Rimini; Massimo Minini, Brescia.

Giovanni Marinelli è nato a Pesaro nel 1945. “Dal 1963 ha per amica, e forse per amante, la fotografia”, come sottolinea Vittorio Sgarbi nel catalogo “Progetti”, ma è dal 1970 che la utilizza per le potenzialità espressive e comunicative in un crescendo di acquisizioni tecniche e professionali. Dalla Canon analogica passa nel tempo alla Nikon digitale e con un retaggio di 50.000 scatti realizzati, dal 1995 inizia una intensa attività espositiva in Italia e all’estero e diviene il fotografo ufficiale di Fano Jazz. “Un artista di lungo corso”, così ne parla Gaia Conti, “abituato a catturare i momenti della quotidianità, spazi, situazioni e tempi cadenzati” e tuttavia capace di cristallizzare fugaci pensieri sulla realtà attraverso il sapiente uso del contrasto chiaroscurale. Tra le esposizioni realizzate si ricordano: Marcinelle 1956-2016 Belgio  l’expositio x 60° 2016; Il Salotto di Milano corso Venezia Black, White, Jazz 2022; Biennale di Venezia Urbino 2011; l’Alinari di Firenze Installazione presso l’istituzione della fotografia per l’antonomasia 2012; Galleria Comunale Faenza Ricordare Guernica.

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