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Guido Arbizzoni racconta 'Il giorno' di Giuseppe Parini / Classici per un anno

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Ottavo appuntamento della terza edizione della rassegna Classici per un anno.

Domenica 3 agosto 2025, alle ore 18:00, nella Corte di Palazzo Montani Antaldi (g.c.), Guido Arbizzoni racconta IL GIORNO di Giuseppe Parini. Ad accompagnarlo, i lettori Antonio Boiano, Rita Caprio, Rosa Lorena Ferri e Luigi Sica di Le Voci dei Libri. Giuseppe Parini (1729-1799) è stato riconosciuto maestro da un’intera generazione di scrittori, da Ugo Foscolo che lo introduce come ultimo interlocutore di Jacopo Ortis e lo celebra nei Sepolcri, a Leopardi che gli intitola una delle Operette morali. Oltre che maestro di stile Parini appariva allora come modello di probità e di impegno civile.Nato a Bosisio, in provincia di Lecco, di origini modeste, aveva intrapreso la carriera ecclesiastica più per opportunità che per vocazione (come non era allora infrequente), ma conseguito il sacerdozio nel 1754 lo esercitò con sincera rettitudine.Entrato come precettore al servizio di nobili famiglie milanesi (i Serbelloni prima e quindi gli Imbonati), fu accolto nella milanese Accademia dei Trasformati, dove venne a contatto con una cultura più aperta, vagamente cosmopolita e a tratti quasi spregiudicata.Erano gli anni in cui Milano, governata dal conte Carlo Giuseppe Firmian, plenipotenziario dell’imperatrice Maria Teresa, si presentava come uno dei luoghi dell’impero asburgico più aperto ad istanze di tipo illuministico e nel quale si realizzavano le maggiori riforme dell’assolutismo teresiano sia in campo economico sia nel settore dell’organizzazione dello Stato.È dunque in questo clima che nasce in Parini il progetto di un poemetto tripartito, Il Giorno, dedicato alla giornata di un nobile, riempita di vacue occupazioni: un originalissimo insuperato modello di satira generata dalla naturale interpretazione antifrastica di un dettato che si presenta come celebrativo, ma in realtà risulta satirico (già Stendhal annotava: «une satyre qui a une couleur particulière et ne rappelle ni Horace ni Juvénal»).Pubblicate rapidamente, nel 1763 e nel 1765 le prime due parti (Il Mattino e Il Mezzogiorno) Parini più volte promise il completamento con La Sera, poi, nel lungo processo elaborativo, divisa nel Vespro e nella Notte, senza peraltro mai deciderne la pubblicazione. Restano una serie di manoscritti, alcuni più ampi e che presentano gli esiti di una profonda rielaborazione anche delle due parti già edite, altri frammentari e portatori di lezioni plurime: l’edizione critica del Giorno è stata una delle più complesse questioni filologiche della moderna tradizione letteraria, felicemente risolta con soluzioni originali nell’edizione approntata nel 1979 da Dante Isella.

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
Info: canali social e siti www.uniliberapesaro.it | www.levocideilibri.it

Curata da Enrico Capodaglio e Lucia Ferrati, con il sostegno della Fondazione Casa di Risparmio di Pesaro e il patrocinio del Comune di Pesaro, la rassegna Classici per un anno, edizione 2025 è organizzata dall’Università dell’Età Libera di Pesaro in collaborazione con l’associazione di promozione al libro e alla lettura Le Voci dei Libri APS e con l’associazione Amici della Prosa di Pesaro, con la gentile partecipazione di Istituto d’Istruzione Superiore "A. Cecchi", Villa Caprile e Renco SPA.

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