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Corpo libera tutti. Laboratorio di danza con Matteo Marchesi

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Prosegue la collaborazione tra AMAT e il Liceo Coreutico “Guglielmo Marconi” di Pesaro nell’ambito della formazione nel campo dell’arte coreutica. Nei giorni 23, 24, 26 e 27 aprile l’istituto pesarese ospiterà presso il Center Stage il laboratorio di danza Corpo libera tutti, tenuto dal coreografo e danzatore Matteo Marchesi (Associazione Culturale Zebra) con gli studenti del primo anno.

 

 

Il laboratorio è realizzato nell’ambito del progetto Azione Collaboraction Kids del Network Anticorpi XL, primo network italiano dedicato alla giovane danza d’autore che coinvolge operatori da tutta Italia rappresentando un esempio concreto e significativo di promozione della nuova generazione di coreografi italiani di cui AMAT, in qualità di circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo contemporaneo, è partner per le Marche.

Il laboratorio rivolto è uno spazio di incontro e di ricerca per conoscere le potenzialità del corpo, dei corpi diversi e in trasformazione, che in questa fascia d’età esplorano la propria natura individuale e collettiva. Partendo dalla ricerca della performance Bob, già condivisa con bambini e bambine dai 6 ai 10 anni sul tema del mostro, per esplorare le narrazioni di corpi fuori dalla norma, il percorso si apre a una fascia d’età che fa esperienza del mondo attraverso un corpo potenziale, ricco di stimoli, di nuove prospettive e spinte, ma anche di sfide alle norme con cui si confrontano. Cosa consideriamo normale? che ruolo ha un corpo dentro e fuori da questi limiti? Cosa può raccontare? Come può rendere concreto ciò che è potenziale, e quindi non tangibile? Come può il corpo potenziale essere un’ancora per relazionarsi al mondo? quale ambiente gli permette di coesistere, e far emergere la propria narrazione e il proprio valore? Attorno a queste domande il laboratorio costruisce uno spazio di gioco e danza fatto di pratiche corporee e cognitive, attraverso gli strumenti della danza, delle arti audio-visive e della drammaturgia.
L’obiettivo artistico, di cui i ragazzi e le ragazze sono co-autori, è la raccolta di un immaginario sul corpo potenziale, e di qualità di sguardi e di pelle, come una risorsa condivisa di senso e azione.

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