Uomo ritroso e pieno di paure, arguto nella conversazione con gli intimi ma balbuziente nelle esposizioni pubbliche - così ce lo rappresentano le testimonianze epistolari e le biografie dell’epoca - Alessandro Manzoni con i Promessi Sposi fece un’operazione di estremo coraggio, che potremmo dire rivoluzionaria: in un contesto letterario nazionale ancora vincolato all’immaginario neoclassico, decise di rivolgersi alla storia e al suo “santo Vero”; rivelandosi lettore aggiornatissimo della narrativa europea, innalzò il romanzo - fino ad allora relegato in Italia a genere di consumo, “genere proscritto” - a forma di valore e complessità inedite; scelse come protagonisti non più grandi eroi narcisisticamente concentrati sulle proprie frustrate speranze, ma persone umili e incolte, “gente meccanica e di piccol affare” alle prese con le ingiustizie del mondo. E per la prima volta adottò in un libro la lingua realmente utilizzata da una comunità di parlanti, la borghesia fiorentina. Tutte novità assolute che fanno sì che i Promessi sposi segni un punto di non ritorno nella nostra storia letteraria: da best seller divenne immediatamente un classico, testo fondativo dell’identità italiana e come tale inserito nei programmi scolastici fin dai primi anni dell’Unità. Ma, di là da questi aspetti canonici, il romanzo, con la varietà dei suoi personaggi e la profondità delle sue storie, si offre ancora oggi al lettore come un viaggio di esplorazione nella complessità dell’umano: attraverso le vicende di Don Abbondio e Fra Cristoforo, Don Rodrigo e l'Innominato, Lucia e Gertrude, Renzo e Bortolo Manzoni ci consegna un mondo, antico ma sempre vivo, in cui il comico si vela di un insopprimibile pessimismo, e il tragico si tempera in una superiore, cristiana accettazione dei destini umani.
Leggono: Corrado Capparelli, Luca Cenciarini, Lucia Ferrati, Silvia Melini.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
La rassegna, curata da Enrico Capodaglio e Lucia Ferrati, è organizzata da Università dell’Età Libera e Comune di Pesaro (Presidenza del Consiglio e Assessorati alla Bellezza e alla Crescita), in collaborazione con Amici della Prosa e Le Voci dei Libri APS, Prefettura di Pesaro e Urbino, Ente Olivieri, Fondazione Rossini, Fondazione Pescheria, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Confindustria di Pesaro e Urbino, Istituto d'Istruzione Superiore "A.Cecchi”, Coop Villa Fastiggi e Famiglia Castelbarco Albani, con il sostegno di Riviera Banca.