Il primo cittadino di Pesaro Andrea Biancani scrive al direttore generale dell’AST Alberto Carelli, «affinché convochi al più presto la Conferenza dei sindaci dell’Azienda Sanitaria Territoriale, così come previsto dalle nuove regole volute dalla Regione». «Un’azione urgente - sottolinea Biancani - occorre affrontare le enormi criticità che sta vivendo la sanità dell’intero territorio e che si ripercuotono sui cittadini. Per questo ho scritto al direttore Alberto Carelli perché riunisca al più presto l’organo di rappresentanza dei Sindaci. Un’azione necessaria affinché lo stesso possa eleggere il nuovo presidente e, soprattutto, possa discutere dei problemi che gravano quotidianamente sui cittadini. La convocazione non è più rinviabile, anche alla luce dell’approvazione delle Linee di indirizzo per il funzionamento della Conferenza, approvate dalla stessa Giunta regionale» (DGR 1032 del 08/07/2024).
Il sindaco è chiaro: «Si metta fine allo stallo burocratico e si superi il cortocircuito politico tra le Amministrazioni di centrodestra, che sollecitano a interlocutori diversi, e sbagliati, la convocazione della Conferenza senza arrivare a un punto» dice il sindaco di Pesaro nel fare riferimento alla lettera del sindaco di Urbino Maurizio Gambini (che, ad agosto, esortava Biancani a indirla) a cui è seguita prima la risposta del sindaco di Pesaro (che sottolineava al primo cittadino della città ducale che spettava al direttore generale dell’Ast farlo), poi la risposta dell’omologo di Mombaroccio Emanuele Petrucci (del 5 settembre, che chiariva a Gambini – tornato a scrivere ai sindaci proponendo una convocazione tramite raccolta firme dei sindaci – che faceva riferimento a un quadro normativo superato dalla delibera di giunta regionale), «È paradossale che alcuni dei sindaci di centrodestra - che hanno contatti più facili con la giunta regionale - ancora non sappiano a chi spetta la convocazione» aggiunge Biancani che poi incalza: «A quattro anni dal nuovo governo regionale, è evidente come la sanità ospedaliera e quella territoriale sia in grande difficoltà e completamente sulle spalle degli operatori che fanno fatica a garantire servizi essenziali ai cittadini. Servono trasparenza e risposte immediate sull’Atto aziendale dell’Ast».
La missiva inviata riporta come, da tempo si assista “a una continua fuga di medici da ogni struttura del territorio. I bandi per le nuove assunzioni vanno spesso deserti, in particolare, purtroppo, nel settore dell’emergenza e urgenza. In alcuni reparti è sempre più acuta anche la mancanza di personale infermieristico e OSS. Situazione che crea disagi ai pazienti e costringe il personale in servizio a lavorare in condizione di notevole stress”. E ancora, “La Regione ha scelto di ricorrere a medici gettonisti con un elevato costo per la sanità pubblica; i quali non sono tenuti, neppure ad avere gli stessi titoli del personale assunto, e percepiscono compensi spesso più alti, creando una disparità di trattamento”.
Biancani torna a sottolineare, nella lettera, la necessità di convocare i sindaci: “Dopo la riforma sanitaria regionale del 2022 – scrive - le Ast avrebbero dovuto emanare gli Atti aziendali. Consapevoli che le linee guida per la stesura degli stessi sono state approvate dalla Regione, con notevole ritardo, solo ad agosto di quest’anno, a due anni dalla riforma, riteniamo fondamentale il coinvolgimento dei sindaci, attraverso la Conferenza, nella stesura dell’Atto aziendale. Un documento che dovrà contenere indicazioni chiare sui reparti e i servizi attivi in ogni struttura del territorio e la relativa dotazione di posti letto, personale e attrezzature. Da troppo, persiste incertezza sui servizi che saranno offerti e i reparti che saranno attivati nelle strutture del territorio, quali Fossombrone, Cagli, Sassocorvaro e Macerata Feltria, e negli ospedali di Pesaro, Fano, Urbino e Pergola”.
Biancani chiede inoltre a Carelli, “di fornire ai sindaci un doveroso aggiornamento sui lavori finanziati dal PNRR”, sia riguardanti le strutture esistenti, sia quelle da costruire» prima di sottolineare, “la strutturale carenza di servizi di Guardia medica e Potes nel territorio. Una situazione che si aggrava nel periodo estivo nelle località turistiche, vanificando anche gli sforzi che i territori fanno per attrarre visitatori. L’intrecciarsi di tutte queste problematiche, si ripercuote sulla mobilità passiva. Quest’anno sono stati riscontrati enormi disservizi nelle liste d’attesa: prenotazioni a mesi di distanza, prestazioni offerte fuori provincia e addirittura la chiusura temporanea delle liste”.
Il sindaco riporta infine le questioni più urgenti per Pesaro: «Va affrontato il tema dei reparti del nuovo ospedale, compreso il mantenimento delle alte specializzazioni; va trovato subito un accordo sullo spostamento dei servizi dedicati alla salute mentale, ora a Muraglia; c’è poi il tema della palazzina di emergenza al Pronto soccorso, costruita da oltre un anno con soldi pubblici e mai aperta».
Per tutti questi motivi, Biancani chiede, nella lettera, «La convocazione urgente della Conferenza dei sindaci per discutere delle problematiche elencate; ottenere dati e aggiornamenti chiari; collaborare alla definizione dei servizi che saranno offerti ai cittadini nei nostri territori».