A cinquant’anni dalla morte, mercoledì 19 marzo (ore 17.30) nel salone Antonia Pallerini di Palazzo Gradari, Achille Wildi (1902 – 1975) sarà ricordato in una conversazione per immagini, coordinata dal giornalista Luigi Benelli che vedrà alternarsi la ricercatrice Cristina Ortolani, la storica dell’arte Grazia Calegari e la disegnatrice e autrice di corti animati Magda Guidi; insieme ripercorreranno vita e opere dell’artista pesarese grazie a dipinti, fotografie e illustrazioni della collezione Elio Giuliani.
Il pittore e ceramista Achille Wildi viene trovato cadavere nella sua casa-studio di via Cassi, in pieno centro storico. Riverso sul letto, la Beretta calibro 7,65 ancora in mano, Wildi si è tolto la vita circa un mese prima - così si legge sull’atto di morte. «Doveva subire un’operazione agli occhi che rimandava continuamente» annotano le cronache locali, e da tempo gli amici e i parenti non avevano sue notizie.
Ricordato soprattutto per la serie di tavole “Pesaro ‘900”, le cui riproduzioni a stampa sono ancora oggi piuttosto diffuse, Achille Wildi è in realtà artista assai complesso. Abilissimo ceramista – fu allievo prediletto di Ferruccio Mengaroni - esercitò il suo talento in molteplici forme, lasciando accanto alla ceramica e ai dipinti un ricco patrimonio di straordinari disegni relativamente poco noti, tra cui la serie inedita di Appuntamento a Santa Barbara, realizzata a illustrazione dell’omonimo diario di viaggio (Pesaro, Federici, 1958) ma mai data alle stampe, oggi uno dei pezzi più significativi della collezione Giuliani. Si tratta di 165 tavole di grande formato (50 x 35 cm) che documentano i viaggi compiuti da Wildi nel 1955 tra Haiti e gli U.S.A. al seguito di Wilfredo Carlin, uno dei titolari della manifattura di ceramiche sanmarinese Marmaca in cerca di nuovi mercati, definite da molti - come il regista Pupi Avati, lo scrittore Antonio Faeti, lo scultore Giuliano Vangi e l’editrice Fausta Orecchio - veri e propri capolavori, quasi una graphic novel in anticipo sui tempi. Delle tavole si sono ampiamente occupate anche testate nazionali quali il “Corriere della Sera” e “L’Espresso”.
La conversazione è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pesaro ed è realizzata in collaborazione con Elio Giuliani.
Ingresso libero fino a esaurimento posti