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Musica e Natura

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Al Museo Nazionale Rossini l'ultima delle tre conferenze in collaborazione con il Conservatorio Rossini

Sabato 5 e 19 ottobre, 9 novembre (alle 16.30) il Museo Nazionale Rossini in collaborazione con il Conservatorio G. Rossini propone il nuovo ciclo di conferenze “Musica e Natura”: arte suprema dell’uomo la prima, arte sublime del Creato la seconda, un binomio inscindibile e misterioso, tra vibrazioni invisibili, soffio di aria e nell’aria che muove infinite particelle, da esplorare approfondendo, attraversi i secoli, il tema della natura come ispirazione della musica, il legame tra natura, pittura e musica, e più nel dettaglio il rapporto musica-natura nel dramma del Settecento. In tre incontri, i musicologi Riccardo Graciotti, Francesca Menchelli-Buttini e Mariateresa Storino indagheranno l’intreccio tra le due arti nel contesto della cultura occidentale, il suo realizzarsi in generi musicali diversi, con e senza la parola, tra descrizione, imitazione, suggestione, metafora. Un percorso affascinante perfettamente in linea con il tema “La Natura della Cultura” di Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura.

Sabato 9 novembre h 16.30
Musica e natura nel dramma per musica del Settecento, a cura di Francesca Menchelli-Buttini
L’incontro discute il rapporto fra Musica e Natura all’interno del dramma per musica del secolo XVIII, salvo brevi incursioni in generi diversi, l’oratorio e il dramma giocoso, per non abdicare del tutto a quel principio di varietà che è un aspetto irrinunciabile per l’estetica, non solo musicale, del Settecento. Ci si avverrà di esempi tratti da testi e da messe in musica di grande momento, destinati ai maggiori interpreti dell’epoca, nella versione della première o in riprese successive di un libretto e/o di un’intonazione, “adattamenti da”, disseminati di accomodi di entità variabile, come tagli ai recitativi, spostamenti, soppressioni, aggiunte o sostituzioni di scene e di arie. Qualsivoglia le ragioni di simili arrangiamenti (necessità di produzione, volontà dei cantanti, modificazione del messaggio ecc.), essi rispondono in genere ad esigenze di coerenza drammatica rispetto al contesto pre-esistente.
Si osserverà come spesso gli elementi naturali (animali o piante, giardini, ambienti pastorali e marini, fenomeni estremi quali tempeste ecc.) possano rappresentare una cornice alle azioni, ai comportamenti, alle vicende, agli stati d’animo dei personaggi, talvolta in un rapporto metaforico o di similitudine, per rispecchiamento o antitesi; oppure la natura diventa destinataria di appelli o invocazioni di personaggi in cerca di compatimento. Pur appoggiandosi a una solida tradizione, i compositori e gli interpreti reagiscono originalmente ai contenuti e all’orditura dei testi intonati, scegliendo fra le molteplici alternative poetico-teatrali e tecnico-compositive. In sostanza il ricorso alla forza espressiva della musica fu discusso in relazione alla retorica nel corso di quasi due secoli, dal tardo Cinquecento al Settecento, nel tentativo di mostrare come la categoria dell’intensità visiva fosse associabile al discorso e alla musica: figurazioni verbali e musicali potevano assumere la qualità di illustrazioni vivide e il potere di far immaginare agli ascoltatori eventi, azioni e oggetti.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
INFO T 0721 192 2156
info@museonazionalerossini.it  | www.museonazionalerossini.it  

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