I pesaresi erano un tempo gente di mare. La vita ruotava intorno al porto cittadino, ai suoi mercati e alle sue barche che ogni giorno trasportavano merce di ogni tipo. Secondo alcuni storici, furono i Siculi a costruire il primo nucleo urbano attorno al fiume Foglia. In epoca cristiana, la marineria e il porto, erano a dir poco fiorenti, ma fra il Medioevo e l’inizio dell’età moderna, le cose cambiarono notevolmente.
I cittadini di Pesaro trovarono in questo luogo, la loro unica ragione di vita tanto che nel 1400 il porto di Pesaro era considerato fra i più importanti dell’intero Mar Adriatico. Nel 1750, vennero costruite delle banchine e delle abitazioni per i marinai sempre in viaggio, a caccia di nuove avventure e dei magazzini per le attività dei traffici della pesca.
Nel 1860 la parte terminale della foce fu deviata più a nord. Questa seconda deviazione venne ribattezzata porto nuovo. In seguito, con l’allungamento del bacino, Pesaro ottenne l’onore di possedere un’area portuale di gran lunga più prestigiosa rispetto alle vicine Ravenna ed Ancona. In questo modo trovarono largo sviluppo anche la marineria da pesca e da traffico con velieri che solcavano senza sosta le acque per raggiungere la ex Jugoslavia e la Grecia. Trovò nuova espansione anche la cantieristica navale.